Rai: scelto membro Cda espresso dai lavoratori.

Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Informazione hanno sciolto la riserva sulla candidatura per l’elezione del consigliere di amministrazione Rai espresso dai lavoratori, come previsto dalla legge 220 del 2015. “La scelta del candidato è stata frutto di un ragionamento che ha tenuto conto di molti presupposti, e soprattutto del futuro del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale”. Il profilo individuato è quello di Gianluca de Matteis Tortora, “funzionario Rai con una rilevante esperienza nel settore delle comunicazioni e delle relazioni istituzionali, questo nonostante la sua giovane età”.

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Intervista a Mario Sassi

Ci parli di lei…

Dal 2014 sono Direttore Generale CFMT (centro studi, ricerche e formazione per i manager del terziario) dove ne ho rilanciato il ruolo al servizio di oltre 20.000 dirigenti aziendali e 8.000 imprese del comparto. In precedenza in Confcommercio Imprese per l’Italia sia come Assistente del Direttore Generale che come Direttore Centrale delle Politiche del Lavoro dopo una lunga esperienza come Direttore Risorse Umane nel terziario di mercato e nell’industria. In Standa dove ho gestito la ristrutturazione e, successivamente, la selezione, lo sviluppo e la formazione sull’intero  territorio nazionale poi in REWE Italia per oltre dieci anni. Negli anni 90 ho lavorato in Galbani e nel gruppo Danone dove ho implementato innovativi sistemi di gestione delle ristrutturazioni e delle conseguenze sulle risorse umane concordandoli con le organizzazioni sindacali e gestito i progetti di change management del gruppo.

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Firmata a Bologna la “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano”.

Far crescere le piattaforme digitali senza abbassare le tutele dei lavoratori. È questo lo spirito della “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano” che oggi a Bologna viene firmata dal Sindaco Virginio Merola e dall’assessore al Lavoro Marco Lombardo, da Riders Union Bologna, dai segretari di Cgil, Cisl e Uil e dai vertici di Sgnam e Mymenu, marchi della nuova società Meal srl.
La Carta nasce dalle sollecitazioni che Riders Union ha rivolto all’Amministrazione Comunale nel dicembre 2017 e dalla convinzione di aprire un tavolo cittadino che il Sindaco Virginio Merola ha espresso ai lavoratori nel primo incontro avuto lo scorso 12 gennaio.

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Provincia di Trento, sì unanime al DDL unificato Civettini–Degasperi: welfare aziendale, eguaglianza di genere, partecipazione dei lavoratori e pagamenti delle imprese.

Approvato all’unanimità in Seconda commissione, presieduta da Luca Giuliani del Patt, il ddl unificato di Cladio Civettini della Civica Trentina e Filippo Degasperi di 5 Stelle che, sostituendo l’articolo 22 della legge 6 sugli incentivi alle imprese, assegna alla Pat il ruolo di promuovere protocolli che prevedano il principio della responsabilità sociale d’impresa, interventi di welfare aziendale, l’affermazione dell’eguaglianza di genere e la partecipazione dei lavoratori alle scelte organizzative delle aziende. Il ddl prevede inoltre che la Pat favorisca la sottoscrizione, da parte delle aziende, di un codice etico per il rispetto dei tempi di pagamento. Protocolli e codice etico che, con una delibera della Giunta, serviranno per il riconoscimento delle maggiorazione degli incentivi previsti dalla legge 6. 

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Mario Sassi – L’importante è partecipare…

Non è certo una sorpresa la cautela della CGIL sul tema. A questo proposito trovo divertente ma testimone sincero  di una cultura il siparietto del segretario FIOM Rosario Rappa “Calenda ha troppa inventiva e sta innovando troppo”.

Calenda, in effetti,  ha un po’ spiazzato tutti con la sua proposta per Alcoa. Le pur diverse forme di partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese non erano da tempo all’ordine del giorno del dibattito politico sindacale.

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Intervista ad Aldo Amoretti

Ci parli di lei…

Ho trascorso tutta la mia vita nel sindacato Cgil. Ho iniziato a lavorare in azienda a 17 anni e sono stato eletto delegato d’impresa. Segretario della Camera del Lavoro di Parma nel 1967 (a 23 anni); nell’ufficio organizzazione della Cgil nazionale dal 1972 al 1977 quando entro nella segreteria del tessili (Filtea) e ne divento Segretario generale nel 1986; dal 1991 Segretario generale della Filcams (commercio, turismo, servizi);  dal 1999 al 2002 Segretario generale della Cgil siciliana e poi Presidente del Patronato Inca dal 2002 al 2006.  Consigliere Cnel  dal  2006 al 2012. Dal luglio 2012 svolgo un’attività di volontariato come Presidente dell’Associazione Professione in Famiglia, a supporto delle famiglie che combattono con il problema della non autosufficienza. Sono da sempre un “migliorista” del PCI, credo nel miglioramento dall’interno del sistema capitalistico mediante l’attuazione di riforme socialdemocratiche.

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Intervista a Mario Sai

Mario Sai è responsabile dell’Ufficio Studi della Camera del Lavoro di Milano. Insegnante, pubblicista, dirigente sindacale. Dagli anni ottanta si è occupato del rapporto tra innovazione tecnologica e cambiamenti nel lavoro da diverse angolature. Come presidente di commissione al Cnel, designato dalla Cgil, ha coordinato dal 1998 al 2004 la stesura dei «Rapporti sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione» in Italia.

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Matteo Pirazzoli – Contro l’accordo quadro tra Confindustria e confederali !

LA POSTA IN GIOCO DELL’ACCORDO QUADRO: LA RISTRUTTURAZIONE DEL CAPITALISMO ITALIANO (INDUSTRIA 4.0).

Si è visto che le nuove tecnologie che si vogliono implementare nell’industria permettono una maggior cooperazione, ovvero aumentano il livello di controllo automatico dei ritmi di lavoro, consentendo di produrre di più e con meno operai, scaricando la maggior parte di fatica fisica e mentale sui lavoratori. In questa maniera i padroni tentano di estrarre maggior plusvalore dagli operai, aumentandone lo sfruttamento con accorgimenti che non implicano elevate spese fisse (si pensi al tristemente famoso braccialetto di Amazon).

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