Intervista a Maurizio Petriccioli (CISL)

maurizio_petriccioli12La partecipazione dei lavoratori costituisce da tempo un pilastro centrale in molti contesti esteri che ne hanno saputo fare un fattore strategico in ottica di competitività economica e inclusione sociale; contesti che si distinguono sullo scenario globale per relazioni industriali costruttive e finalizzazione comune verso l’interesse primario aziendale. Quali le potenzialità socio-economiche?

Numerosi studi hanno dimostrato che i sistemi economici d’impresa più efficienti sono quelli in cui sono maggiormente diffuse relazioni sindacali partecipative.

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Mario Sassi – Per un “capitalismo dei partecipanti”

Severino Salvemini sul Corriere ha rilanciato un dibattito importante. Il suo assunto di partenza è chiarissimo:” ..bisogna dare vita ad una nuova dinamica di governo aziendale dove i diversi portatori di interesse possano far sentire di più la propria voce”. E così il tema che fa riferimento alla partecipazione o, in altri termini, alla collaborazione, al coinvolgimento dei collaboratori, ritorna in primo piano.

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Mario Bozzi Sentieri – Il caso. La svolta partecipativa dei sindacati: se capitale e lavoro marciano uniti

Dopo anni di chiusure acritiche e di conflittualità sociale  i sindacati italiani sembrano essere avviati sulla strada della partecipazione.  La proposta è contenuta nel documento “Un moderno sistema di relazioni industriali”, che verrà presentato nei prossimi giorni da Cgil, Cisl e Uil. Il documento rappresenta il tentativo da parte delle Confederazioni sindacali di aggiornare il sistema contrattuale,  dopo il fallimento, alcuni mesi fa, della trattativa con la Confindustria, unitamente alla  richiesta di una legge per rendere validi per tutti i minimi retributivi fissati nei contratti e all’indicazione di adottare un modello partecipativo con i rappresentanti dei lavoratori coinvolti nelle scelte strategiche delle imprese.

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Enrico Cisnetto – Il ritorno delle parti sociali

Avanguardia tra le avanguardie. Il metalmeccanico è da sempre il settore più turbolento e innovativo nel campo dei rapporti tra imprenditori e sindacati, e il piano appena lanciato da Federmeccanica ha le stigmate giuste per stravolgere (in positivo) le relazioni industriali, creando l’occasione per le parti sociali, dopo anni di discredito e vittime della disintermediazione renziana, di riprendersi un poco del ruolo perduto.

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Sanpellegrino, accordo con i sindacati per lo sviluppo dell’acqua minerale.

Il Gruppo Sanpellegrino ha firmato con Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil un Protocollo d’Intesa per sostenere il settore delle acque minerali – che in Italia occupa 35 mila persone con un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro – orientandone lo sviluppo verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Tra gli obiettivi: la tutela delle fonti, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione delle opportunita’ occupazionali e il miglioramento continuo degli standard di flessibilità, sicurezza e qualita’ del lavoro.

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“Contratti aziendali e produttività”. La Cisl esulta: convinta anche la Cgil.

È LA SVOLTA buona sui contratti. Dopo mesi di trattative, i sindacati hanno messo a punto una proposta unitaria che verrà presentata a Confindustria a metà gennaio e poi a tutte le altre organizzazioni di lavoro e al governo. Il pacchetto prevede contratto nazionale, contrattazione aziendale o territoriale legata alla produttività e alla qualità del servizio, partecipazione dei lavoratori nell’azienda sul modello tedesco. «Su questo siamo ormai tutti d’accordo, noi Uil e Cgil», svela la leader della Cisl Annamaria Furlan.

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Contratti, riparte il confronto tra i sindacati.

Estendere e qualificare la contrattazione, a tutti i livelli. Sperimentare nuovi livelli di partecipazione dei lavoratori al governo dei processi produttivi aziendali. Consolidare le regole della rappresentanza definite con il Testo Unico del 10 gennaio 2014 firmato con Confindustria (e con gli accordi raggiunti negli altri settori). Intorno a questi tre capisaldi Cgil, Cisl e Uil intendono costruire una proposta unitaria sul nuovo modello contrattuale da presentare a Confindustria, secondo quanto è stato deciso ieri al tavolo tecnico che si è riunito nella sede della Uil e che verrà nuovamente convocato il 2 dicembre (…).

(G. Pogliotti, Il Sole 24 Ore, 26.11.2015)