La partecipazione dei lavoratori all’impresa nasce dalla condivisione delle informazioni, si rafforza mediante la consultazione dello staff, dei rappresentanti o dei team di lavoro e, talvolta, si realizza al “terzo livello” della cogestione. Non credo alla gerarchia dei tre livelli di partecipazione: un’ampia condivisione delle informazioni aziendali può rivelarsi molto più produttiva di un complicato processo decisionale mirato a mettere tutti d’accordo. Ogni azienda ha la sua storia e la sua cultura e, di conseguenza, le sue pratiche partecipative. Ma anche un popolo, una nazione o un partito hanno approcci peculiari rispetto al tema della partecipazione. Interessante quindi il contributo di pensiero che pubblichiamo di seguito perché presenta un progetto di riforma “inaspettato” da parte del nuovo primo ministro britannico e, inoltre, ci consente di ripercorrere le diverse applicazioni della codeterminazione nell’Unione Europea. Visionario il progetto di rappresentanza dei consumatori nel board. (nota del Redattore) Continua la lettura
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Maurizio Ballistreri – Contratto metalmeccanici: il valore della partecipazione
Nei commenti di Cisl, Uil (meno della Cgil) e in quelli di Confindustria è stata data notevole enfasi ai profili di partecipazione in azienda, per quanto riguarda le relazioni industriali, contenuti nell’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici.
Indagine Eurofound sulla partecipazione dei lavoratori.
Pubblichiamo in allegato l’Executive Summary della terza indagine sulle imprese europee in merito alla partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori, condotta e pubblicata nel gennaio 2016 da Eurofound (www.eurofound.europa.eu), la fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, agenzia tripartita dell’Unione Europea istituita nel 1975.
Pietro Ichino – I paradossi e l’ingiustizia del contratto collettivo nazionale
LE MOLTE RAGIONI DI EQUITÀ E DI EFFICIENZA PER SPOSTARE NEL LUOGO DI LAVORO IL BARICENTRO DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA, AFFIDANDO AL CCNL LE FUNZIONI DI DETERMINARE IL SALARIO MINIMO ORARIO E DI ISTITUIRE SCHEMI FLESSIBILI DI COLLEGAMENTO TRA PRODUTTIVITÀ E RETRIBUZIONE AL LIVELLO AZIENDALE
Slides utilizzate per la relazione introduttiva al seminario della Cisl Veneto, svoltosi a Verona il 1° luglio 2016
(www.pietroichino.it, 11.07.2016)