Conbipel, primo contratto integrativo per 1.740 dipendenti.

Siglato il primo integrativo per i 1.740 dipendenti, prevalentemente donne, del brand italiano di moda Conbipel, presente nel territorio con 170 punti vendita. Diritti sindacali, salute e sicurezza, responsabilità sociale nei processi di terziarizzazione, welfare e banca delle ore sono i punti cardine dell’intesa raggiunta dopo 12 mesi di trattativa dai sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e la direzione aziendale.

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Metalmeccanici, un contratto per tutti.

È stata raggiunta oggi (26 novembre) l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. La firma di tutte le parti in causa – Federmeccanica/Assistal, Fim, Fiom e Uilm – mette fine a una lunga fase di accordi separati. La delegazione della Fiom dà “un giudizio positivo sull’intesa raggiunta, che non presenta alcun tipo di scambio improprio, allarga diritti, va oltre l’inflazione nel suo costo complessivo, struttura il percorso democratico nel contratto nazionale, richiesta da sempre centrale per la nostra organizzazione”.

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Intervista a Luca Berretti

l-berretti_fotoCi parli di lei…

Attualmente mi occupo di gestione delle risorse umane per un’importante azienda di distribuzione e vendita di energia che opera su tutto il territorio regionale toscano. La mia formazione accademica (Laurea Specialistica in Sociologia e ricerca sociale, indirizzo in Analisi e politiche dello sviluppo locale e regionale, presso l’Università degli studi di Firenze) mi ha portato ad appassionarmi alle tematiche legate al mondo del lavoro, alle sue problematiche ed evoluzioni e agli attori che lo popolano (lavoratori, sindacati, associazioni imprenditoriali, istituzioni locali, regionali, statali), osservate attraverso il filtro metodologico della sociologia, in particolare della sociologia economica, della sociologia del lavoro e dei connessi studi sulle relazioni industriali.

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Dipendenti: partecipazione agli utili e welfare – parte 2.

3.3 Ambito oggettivo di applicazione

Sotto il profilo oggettivo, è confermato che, per essere detassate, le somme devono essere erogate in esecuzione di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da organizzazioni in possesso di uno specifico grado di rappresentatività, con conseguente esclusione della possibilità di fruire dell’agevolazione in relazione ad emolumenti:
• riconosciuti sulla base delle previsioni del solo contratto collettivo nazionale di lavoro;
• introdotti dal datore di lavoro in modo unilaterale o a seguito di pattuizioni individuali con un lavoratore o più lavoratori (c.d. “contratti individuali plurimi”);
• previsti da accordi collettivi di secondo livello conclusi con organizzazioni prive del grado di rappresentatività richiesto.
Si registrano, invece, novità con riguardo all’individuazione delle somme agevolabili, ora rappresentate dai premi di risultato e dalle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.

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Welfare aziendale, le strade per attivare il piano.

Per descrivere in poche parole come si attiva un piano di welfare aziendale, potremmo parafrasare uno slogan di successo: basta volerlo. Un’azienda interessata a erogare ai propri dipendenti un pacchetto di beni e servizi diversi dalla tradizionale remunerazione in denaro dispone, infatti, di molte opzioni per attivare questo percorso, e alcune sono rimesse interamente alla sua volontà.

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