Intervista a ISMO

Vito Volpe – Presidente

Parlateci di voi…

ISMO è la “start-up” più longeva e dunque più innovativa. Infatti ha 45 anni, ma vive in una condizione di perenne giovinezza e di inconcludenza generativa.

ISMO è nata come incontro e convergenza di interessi culturali e intellettuali intorno alle questioni dei gruppi, dei comportamenti organizzativi, della partecipazione nel lavoro e non solo. A ciò si è via via aggiunto un impegno professionale e, dunque, un’attività di impresa di consulenza nella formazione del personale e del cambiamento organizzativo.

Continua la lettura

Amazon diserta incontro, furia sindacati.

“Inqualificabile”. Amazon non si presenta in Prefettura per il confronto e i sindacati caricano a testa bassa. L’atteggiamento del colosso dell’e-commerce, che non si è presentato all’incontro con i sindacati di categoria territoriali di Parma e Piacenza Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e Ugl Terziario è “inqualificabile”, come dice il segretario generale Fist Cisl Pierangelo Raineri. Il confronto avrebbe dovuto favorire la discussione di migliori condizioni contrattuali e di lavoro all’interno dello stabilimento di Castel San Giovanni.

Continua la lettura

Intervista a Silvia Bruno

Ci parli di lei…

Silvia Bruno, 38 anni, dopo studi umanistici mi avvicino all’ambito della formazione e dal 2005 lavoro in tsm-Trentino School of Management ricoprendo nel tempo ruoli diversi che mi permettono di sviluppare competenze anche organizzative e di processo. Dal 2008 mi appassiono al tema delle relazioni di lavoro e contribuisco alla nascita in tsm, nel 2012, di LaReS Laboratorio Relazioni Sindacali, divenuto poi nel 2017 LaReS-Laboratorio Relazioni di Lavoro e Sindacali a testimonianza dell’ampliamento degli interlocutori, in seguito alla modifica delle legge provinciale sul lavoro (l.p. 16 giugno 1983, n. 19).

Continua la lettura

Rappresentanza sindacale in Francia, Spagna e Germania riforme da tenere d’occhio.

L a vicenda Amazon ha riportato agli onori della cronaca uno degli elementi strutturali della società italiana di oggi: lo stato di crisi del sindacato e della sua rappresentatività. Sullo sfondo di questa controversa vertenza è infatti ritornato a galla il problema dell’eccessiva parcellizzazione della rappresentanza sociale. Questa vicenda dà quindi lo spunto per riflettere su quello che sta accadendo in giro per l’Europa in materia: cioè quali riforme paesi come Francia, Spagna e Germania hanno realizzato o sono sul punto di farlo per modificare il loro sistema di rappresentanza.

Continua la lettura

Giuseppe Piemontese – Mitbestimmung, un modello partecipativo per nuove strategie di sviluppo

La convivenza e la collaborazione, messa in atto per tanti anni tra la proprietà, i manager della ThyssenKrupp e i lavoratori, i quadri dell’AST di Terni, hanno prodotto nel tempo ricchezza, benessere e benefici di varia natura a tutti i protagonisti di un progetto di produzione creativo, ormai noto in tutto il mondo. Ora, dopo 130 anni di vita delle Acciaierie Speciali di Terni, sembra che si voglia porre fine ad un’IMPRESA, da tutti ritenuta un modello di produzione completa e strategica per l’Italia. La conseguenza drammatica sarà che migliaia di persone con le loro famiglie, una città intera e, diciamolo pure, l’intera Nazione vedrà spegnersi una stella di riferimento, svanire un sogno, smarrire la speranza. La perdita del posto di lavoro, con il dramma della disoccupazione per centinaia di famiglie, sarà la cifra pesante e la drammatica conseguenza che deriverà dallo spegnimento dell’interruttore dell’AST, da parte di chi ne ha il potere economico e decisionale.

Continua la lettura

La Francia di Macron passa alla contrattazione aziendale.

Contrattazione aziendale e fine della «discriminazione sindacale». È questo lo schema che sorregge la riforma francese del codice del lavoro, che il primo ministro Edouard Philippe considera equilibrato. «È la fine del contratto di lavoro», è stato invece il commento di Philippe Martinez, segretario della Cgt, il secondo sindacato del paese, che conferma lo sciopero generale proclamato per il 12 settembre, al quale non parteciperanno però la Cfdt e Force Ouvriére, che hanno adottato posizioni più sfumate.

Continua la lettura

Poste italiane secondo il congresso della Slp-Cisl.

“Mantenere in piedi la mobilitazione dell’intera categoria. La privatizzazione, non ancora scongiurata, se attuata metterebbe a rischio l’unicità aziendale, per la quale l’organizzazione si è sempre battuta in tutti questi anni e per la quale continuerà a battersi nel futuro. L’ulteriore privatizzazione metterebbe inoltre a rischio i livelli occupazionali attuali e la capillarità della rete di distribuzione e degli uffici oggi ancora in piedi”.

Continua la lettura