Gli accordi sui premi di risultato cominciano a conquistare anche le piccole e medie imprese dove non c’è rappresentanza sindacale. Facciamo parlare i numeri. Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero del Lavoro, gli accordi sui premi di produttività oggi attivi sono 11.539. Di questi 2.053 sono legati ad accordi territoriali. Siamo a un soffio dal 20%, quindi parliamo di un accordo su cinque e soprattutto «stiamo parlando di un incremento secco», osserva Pierangelo Albini, direttore dell’area Lavoro, welfare e capitale umano di Confindustria.
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Intervista a Maurizio Del Conte
Maurizio Del Conte con DPR 12 gennaio 2016 è stato nominato Presidente della Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro-ANPAL per un triennio e in data 12 settembre è diventato Amministratore Unico di Italia Lavoro. Professore di Diritto del lavoro all’Università Bocconi, Ph.d in Diritto del lavoro e relazioni industriali europei e comparati nell’Università degli Studi di Pavia, già Direttore della Research Unit of Law and Economics Studies del Centro di Ricerca P. Baffi, è stato Visiting Professor alla University of Richmond, School of Law (USA) e alla Kobe University (Giappone). Membro della Policy Unit presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consigliere giuridico del Presidente del Consiglio dei Ministri dal 2014 al 2016, membro del Comitato Scientifico per l’indirizzo dei metodi e delle procedure per il monitoraggio della riforma del mercato del lavoro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, membro della Consulta degli Esperti costituita dal Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, già consulente per le politiche del lavoro del Comune di Milano, avvocato cassazionista nel Foro di Milano.
Rinnovare le relazioni industriali: la proposta di Federmeccanica.
Federmeccanica, nel corso dell’Assemblea Generale tenutasi a Reggio Emilia il 23 giugno 2017, ha presentato la nuova “Carta delle Relazioni Industriali”. Il documento si pone in continuità con la vision adottata dalla Federazione, nel solco tracciato dal Manifesto delle Relazioni Industriali del 2014 e, soprattutto, dall’idea di “Rinnovamento” che ha portato alla firma del CCNL unitario del 26 novembre 2016.
Eccellenza Berto’s: dal bonus bebè all’orario ad hoc per favorire la genitorialità.
Relazioni industriali moderne, fattore di competitività. Mentre il confronto nazionale sul modello contrattuale è ai preliminari, nei territori il ‘patto per la fabbrica’ entra nel vivo delle aziende e dei rinnovi contrattuali: premi di risultato, welfare 4.0, formazione continua, inserimento dei giovani.
Contrattazione aziendale, premi di risultato e partecipazione dei lavoratori nel nuovo assetto normativo.
Il seminario intende fornire un quadro organico delle disposizioni normative attraverso le quali l’ordinamento ha introdotto, di recente, misure di premialità fiscale nei confronti delle somme erogate ai lavoratori a titolo di premi di risultato o sotto forma di prestazioni di welfare aziendale.
Marco Carcano e Roberto Ferrari – Quale partecipazione per quali imprese
Pubblichiamo in allegato questo interessante contributo di pensiero apparso su “Direzione del Personale” di giugno 2017, il trimestrale dell’Associazione Italiana dei Direttori del Personale (AIDP).
Ringraziamo gli autori per la cortese disponibilità.
Quale partecipazione per quali imprese_Direzione del Personale_giugno 2017
Italian Exhibition Group: rinnovo contratti completato sulle cinque sedi.
Welfare aziendale, ferie solidali, smartworking, comitati paritetici sono al centro dei rinnovi contrattuali di secondo livello per Italian Exhibition Group SpA, nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che oggi, con la firma del nuovo Contratto Integrativo Aziendale per la location vicentina, completa l’operazione articolata su tutte le sue sedi: Rimini – dove si trovano l’headquarter e il Palacongressi – Vicenza, Milano e Torino.
Intervista a Mimmo Carrieri
Mimmo Carrieri è Professore ordinario di Sociologia economica e del lavoro all’Università di Roma “La Sapienza” e Presidente dell’Associazione Italiana di Studi sulle Relazioni Industriali. Con Paolo Feltrin ha presentato di recente il libro “Al bivio”, edito da Donzelli, del quale abbiamo pubblicato una recensione a fine Aprile ( https://www.mitbestimmung.it/la-ricetta-contro-il-declino-tra-multitasking-e-partecipazione/).
A che punto siamo con la partecipazione dei lavoratori all’impresa in Italia ?
Certamente l’interesse verso questo tema è crescente, grazie anche alle pratiche di tipo partecipativo messe in atto in particolare dalle aziende medio-grandi. Non possiamo comunque parlare di una cultura diffusa della partecipazione in senso strategico, piuttosto di iniziative in ambito organizzativo; e, in generale, non percepisco un bisogno generalizzato di partecipazione che possa influire, magari mediante organismi formali “alla tedesca”, sulle decisioni aziendali.
La contrattazione collettiva in un mondo che cambia: dati e tendenze dal rapporto OCSE Employment Outlook 2017.
Sono molti i cambiamenti che hanno interessato la contrattazione collettiva negli ultimi decenni. A partire dagli anni Ottanta, in seguito a fenomeni quali il declino del settore manifatturiero, l’introduzione di nuove tecnologie e modalità organizzative, la crescita di forme flessibili di lavoro e l’invecchiamento della popolazione, si è assistito ad un progressivo decentramento della contrattazione collettiva, un lento declino nei tassi di partecipazione sindacale e una crescente individualizzazione dei rapporti di lavoro: tendenze queste, che la crisi economica e finanziaria del 2008-09 ha contribuito ad accelerare.
Intervista ad Ambra Tessera
Mi chiamo Ambra Tessera e sono una sindacalista del settore chimico farmaceutico, tessile e manifatturiero di Milano. La federazione a cui appartengo si chiama FILCTEM CGIL.
Provengo da un’azienda del settore chimico farmaceutico nella quale ho vissuto in prima persona cosa significa lavorare e avere, quindi, dei diritti e dei doveri.
Mi sono occupata dei bisogni e dei sogni dei lavoratori prima come delegata sindacale e poi come funzionaria.
Per svolgere il mio lavoro al meglio, mi impegno nel realizzare buone relazioni industriali, attraverso un dialogo aperto, trasparente e produttivo che privilegia il lato umano di ognuno. Solo in questo modo, nel rispetto di ogni ruolo e con senso di responsabilità individuale e collettiva, sono convinta sia possibile sviluppare una cultura realmente partecipativa. Come persona e sindacalista ho un sogno: la ripresa del movimento unitario dei lavoratori e del sindacato, che ponga con forza nell’agenda politica la questione della partecipazione dei lavoratori alla governance dell’impresa. Continua la lettura