Intervista a Giovanni Scansani

1. Ci parli di lei…

Dopo aver maturato le mie esperienze manageriali come Amministratore Delegato di aziende specializzate in servizi alle imprese e ai lavoratori, nel 2012 ho dato vita ad una delle prime realtà italiane specializzate nell’erogazione di servizi di supporto al Welfare Aziendale e dal 2016, come co-fondatore e Amministratore unico di Valore Welfare Srl, mi occupo di consulenza operativa per la progettazione e la realizzazione di piani di Welfare Aziendale.

Collaboro con alcune testate dedicate all’HRM e sono tra i componenti dell’Osservatorio Welfare Aziendale di Assolombarda, nonché del Laboratorio di ricerca “Welfare Benefit Return” istituito presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

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Alberto Orioli – Contratti, la rivincita delle parti sociali sulle parole della politica

In tempi di chimere sovraniste, un’intesa tra imprese e sindacati sull’esercizio di una sovranità micro come quella contrattuale è un segnale che la politica non può non cogliere. Dalle parti sociali arriva tutt’altro che uno scarto centrifugo, ma un accordo razionale, capace di guardare lontano, oltre le fazioni, oltre gli interessi delle singole sigle per dare una stabilità di fondo alle correnti e agli inevitabili conflitti prodotti dall’evoluzione economica.

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Intervista a Mario Ricciardi

Ci parli di lei…

Insegno Relazioni industriali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bologna. Sono stato coordinatore del corso di laurea magistrale in Politica, amministrazione e organizzazione dell’Unibo. Ho fatto parte per un decennio del comitato direttivo dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

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Il digitale e la partecipazione alle imprese.

“La partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese può essere il modo per coniugare insieme il desiderio di autorealizzazione del lavoratore e il raggiungimento degli obiettivi dell’impresa”. Ne è convinto il segretario della Cgil del Trentino, Franco Ianeselli, che intervenendo ieri alla presentazione del libro “La partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa – un progetto possibile”, a cura di Marco Carcano, Roberto Ferrari e Vito Volpe, ha sottolineato l’importanza di muoversi in questa direzione.

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Rocco Palombella – Le novità dei metalmeccanici italiani non sono da meno di quelle dei cugini tedeschi

Ci sono due notizie importanti che giungono dalla Germania. La prima è di natura squisitamente politica e riguarda l’intesa per il nuovo governo di Angela Merkel. I due principali partiti tedeschi, Cdu e Spd, hanno raggiunto l’accordo definitivo per governare insieme. E, tra le altre cose, hanno deciso di spendere ben 46 miliardi di euro nei prossimi 4 anni in investimenti pubblici a favore della formazione, della digitalizzazione, del risanamento ambientale, nella riforma dell’imposizione fiscale, nello sviluppo industriale.

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Accordo per le PMI metalmeccaniche della provincia di Bergamo: la nuova geografia delle relazioni industriali.

L’accordo territoriale sottoscritto da Confimi Apindustria Bergamo con le federazioni Fim-Cisl e Uilm-Uil della bergamasca rappresenta un unicum nel panorama della contrattazione collettiva nel settore metalmeccanico in Italia e non solo. Si tratta invero di una sperimentazione che interessa un livello di confronto negoziale – il territorio, qui identificato dalla provincia di Bergamo – tradizionalmente escluso dalle dinamiche di relazioni industriali nel settore manifatturiero.

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Innovazione sociale e politiche del lavoro: più spazio ai lavoratori nelle aziende.

Torna spesso la definizione di Trentino come laboratorio di sperimentazione, in campo politico e amministrativo, in campo sociale e delle politiche del lavoro. L’intervento del vicepresidente Alessandro Olivi sull’Adige offre lo spunto per soffermarsi su quest’ultima dimensione, quella del lavoro, che, dal nostro punto di vista è uno degli ambiti che dà sostanza alla definizione.

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Il Cnel rilancia la partecipazione.

Il doping non fa bene nello sport, ma anche sul versante dell’occupazione. Il Rapporto sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva presentato dal Cnel certifica quanto hanno sostenuto da subito soprattutto Cgil, Uil ed Ugl: gli incentivi a pioggia hanno alterato i comportamenti dei datori di lavoro, facendo segnare un picco nelle assunzioni a tempo indeterminato, immediatamente seguito da un rapido decalage, fino ad arrivare alla situazione attuale nella quale il 90% delle nuove assunzioni è a tempo determinato.

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