Danilo Terra – Le potenzialità della codeterminazione strategica nel contesto internazionale e italiano

L’articolo 46 della Costituzione della Repubblica Italiana dichiara:

‘’Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.’’

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Lavoro. Furlan: “Servono relazioni industriali partecipative ed un nuovo modello contrattuale per alzare le buste paga”.

“La Cisl è pronta a sedersi ad un tavolo assieme alle altre organizzazioni sindacali e a Confindustria per ridisegnare il modello sindacale per il nostro Paese”. Accoglie così il segretario generale della Cisl Anna Maria Furlan oggi a Expo per l’Assemblea annuale di Confindustria, “l’invito di Squinzi per individuare assieme nuove relazioni industriali e un nuovo modello contrattuale, dando peso e valore alla contrattazione di secondo livello”.

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Tavola rotonda “Partecipazione e contrattazione per il lavoro protagonista dello sviluppo”

“Noi crediamo che i tempi siano maturi per sperimentare forme di condivisione del governo dei processi e della governance delle imprese. I lavoratori accettano che una parte del loro contributo sia remunerata in base all’andamento aziendale, ma pretendono di poter contribuire con il proprio apporto di intelligenza e competenza a determinare le scelte di cui dovranno comunque subire e gestire le ricadute.”

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Partecipazione dei lavoratori all’impresa: nasce il contratto istitutivo.

Per consentire la partecipazione dei lavoratori all’impresa, con il contratto istitutivo le aziende potranno stipulare contratti collettivi aziendali ovvero aderire ad accordi territoriali volti a istituire modalità di coinvolgimento dei lavoratori nella gestione aziendale. E’ quanto contenuto nel testo base del disegno di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione d’impresa che prevede anche la possibilità che i contratti aziendali dispongano l’accesso privilegiato, su base volontaria, dei dipendenti dell’impresa al possesso di azioni o quote di capitale dell’impresa stessa, direttamente o mediante la costituzione di apposite società di investimento, o fondazioni, o associazioni alle quali i dipendenti possano partecipare.

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Imprese, Petriccioli (Cisl): più partecipazione lavoratori per realizzare sistema economico più forte.

“Una legge promozionale e di sostegno per la partecipazione organizzativa, finanziaria e alla governance dei lavoratori nell’impresa è indispensabile per rafforzare il clima collaborativo fra il lavoro e il capitale e, a fronte della grave situazione economica che vive il Paese, per rilanciare la crescita della produttività, per migliorare la specializzazione del nostro sistema produttivo e per collegare più efficacemente la retribuzione accessoria ai risultati economici e finanziari che l’impresa ottiene grazie al contributo dei lavoratori”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, intervenendo all’audizione presso la Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato della Repubblica, su un disegno di legge per l’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione in materia di partecipazione dei lavoratori.

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Riparte il Ddl partecipazione.

Consentire, attraverso la contrattazione aziendale (o territoriale), l’adozione di modelli di partecipazione dei lavoratori nella vita delle imprese per favorire un’evoluzione nelle relazioni industriali, con il superamento della conflittualità attraverso la ricerca di obiettivi condivisi.

È questa, in estrema sintesi, la finalità del Ddl Sacconi adottato ieri dalla commissione Lavoro del Senato come testo di base, frutto del lavoro svolto in comitato ristretto, con i voti dei partiti di maggioranza e dei senatori di Forza Italia.

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La partecipazione del lavoro: una storia italiana.

L’esperienza dei Consigli di Gestione e della democrazia industriale in italia. La ripubblicazione degli atti di un convegno a Milano, a cura di Giuseppe Amari.

In un momento in cui cresce il potere dell’impresa sul lavoro, in cui la politica contesta il ruolo delle organizzazioni sindacali, in cui l’espansione del precariato ribadisce la subordinazione delle persone a scelte produttive sulle quali non hanno alcun modo di contare, appare singolare, ma per questo apprezzabile, la scelta delle Edizioni Ediesse di sollevare una riflessione sulla democrazia industriale in Italia con la ripubblicazione degli Atti del Convegno di Milano (febbraio 1946) – Amari G. (a cura di), I Consigli di Gestione e la democrazia industriale e sociale in Italia. Storia e prospettive, Roma: Ediesse, 2014 (pp. 352, € 18,00) – nel corso del quale viene affrontata la questione se e come radicare nelle nuove istituzioni repubblicane l’esperienza dei Consigli di Gestione.

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Valorizzare i CAE per rafforzare i diritti dei lavoratori.

Concluso ad Alghero il progetto europeo APF-FIBA.

Rafforzare le alleanze con i sindacati degli altri Paesi europei e valorizzare i CAE, per dare una prospettiva ai lavoratori del settore coinvolti nei processi di ristrutturazione aziendale” questa la strategia della Fiba Nazionale espressa da Pier Luigi Ledda ad Alghero nelle conclusioni della Conferenza Finale Transnazionale del progetto europeo  “Accordi quadro globali Dichiarazioni comuni: Cae sindacati insieme per promuovere i diritti di partecipazione dei lavoratori”.

(A. Masiello, www.fiba.it, 20.10.2014)