Dipendenti: premi e partecipazione agli utili – parte 1.

1 PREMESSA

La L. 28.12.2015 n. 208 (legge di stabilità 2016) e il DM 25.3.2016 disciplinano la possibilità di:
• assoggettare ad una tassazione agevolata (imposta sostitutiva del 10%) le somme erogate ai lavoratori dipendenti privati, sulla base della contrattazione collettiva di secondo livello, sotto forma di:
– premi di risultato di ammontare variabile legati ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione;
– partecipazione agli utili dell’impresa;
• sostituire la corresponsione delle predette somme con “welfare aziendale”, sostanziantesi nell’attribuzione di beni, servizi, nonché, in alcuni casi, di somme sostitutive (c.d. “benefit”), connotati da rilevanza sociale ed esclusi, nel rispetto dei previsti limiti, da qualsiasi forma di tassazione.

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Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi – Lavoro, vera sfida di Industria 4.0

E se il vero Jobs Act si chiamasse Industria 4.0? Non è una provocazione, ma la constatazione di un fatto. Col piano sulla manifattura digitale presentato dal ministro Calenda, sembra infatti prendere corpo l’annuncio con il quale, ormai quasi tre anni fa, Matteo Renzi lanciava la sua versione del piano per il lavoro di Barack Obama (l’American Jobs Act), proponendo ampi investimenti per la modernizzazione del sistema produttivo in linea con la nuova rivoluzione digitale.

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Welfare aziendale, le strade per attivare il piano.

Per descrivere in poche parole come si attiva un piano di welfare aziendale, potremmo parafrasare uno slogan di successo: basta volerlo. Un’azienda interessata a erogare ai propri dipendenti un pacchetto di beni e servizi diversi dalla tradizionale remunerazione in denaro dispone, infatti, di molte opzioni per attivare questo percorso, e alcune sono rimesse interamente alla sua volontà.

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Fincantieri: welfare e partecipazione all’insegna del nuovo contratto aziendale

(…)

Relazioni industriali – Un nuovo modello partecipativo 

Come anticipato, il terzo pilastro su cui si fonda l’impianto dell’accordo di secondo livello, è costituito dal nuovo sistema di relazioni industriali che, orientato ad una maggiore compartecipazione, si pone quale primario obiettivo l’affermazione di opportuni livelli di coinvolgimento, consapevolezza e corresponsabilizzazione delle rappresentanze sindacali e dei  lavoratori sugli obiettivi produttivi nonché sulle problematiche di comune interesse.

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Claudio Tognonato – Aperti per fallimento

Quando a novembre del 2001 l’Argentina si dichiarò in default alcune fabbriche erano già state occupate e si cominciava a parlare del “recupero” come una novità nel panorama dell’organizzazione del lavoro. Nel 2005 mi sono recato in Argentina per conoscere da vicino queste esperienze, ho visitato la Brukman, la Chilavert, laGhelco e varie altre. Molti credevamo fosse un fatto transitorio ma il tempo ha dimostrato il contrario. Oggi, anche se quella crisi economica e sociale è stata superata, il fenomeno rimane. Le imprese che adottano questo modello di autogestione continuano a riproporsi, al punto che il loro numero tende, anche se lentamente, a crescere.

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UCID – Papa Francesco e il ruolo dell’impresa per la costruzione del bene comune

1. L’impresa è una grande istituzione per la produzione e la distribuzione della ricchezza e un luogo fondamentale per la costruzione del bene comune.
Questa definizione viene mirabilmente espressa da Papa Francesco nel capitolo quarto dell’Esortazione apostolica sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, Evangelii gaudium.
“La vocazione di un imprenditore è un nobile lavoro, sempre che si lasci interrogare da un significato più ampio della vita; questo gli permette di servire veramente il bene comune, con il suo sforzo di moltiplicare e rendere più accessibili per tutti i beni di questo mondo” (203).

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Indagine Eurofound sulla partecipazione dei lavoratori.

Pubblichiamo in allegato l’Executive Summary della terza indagine sulle imprese europee in merito alla partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori, condotta e pubblicata nel gennaio 2016 da Eurofound (www.eurofound.europa.eu), la fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, agenzia tripartita dell’Unione Europea istituita nel 1975.

Eurofound, Terza indagine sulle imprese europee, Partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori, January 2016

Lavoro, il piano del governo: addio al bonus assunzioni, si punta sulla produttività.

GLI OCCUPATI a tempo indeterminato crescono dello 0,3% da maggio a luglio (su febbraio-aprile), quelli a termine dieci volte tanto (+3,1%). I lavoratori autonomi scendono (-68 mila in un mese). Le imprese che dovevano stabilizzare i precari lo hanno già fatto, sfruttando il bonus. E tutta l’operazione sgravi-assunzioni peserà sulle casse pubbliche per circa 17 miliardi nell’arco di sette anni complessivi, considerando quelli che i tecnici chiamano i trascinamenti.

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