L’idea di lavoro in Europa. Sintesi di una ricerca dell’ILO.

Come cambia l’idea del lavoro in Europa? Tenta di rispondere a questo interrogativo Dominique Méda, Professoressa di sociologia all’Université Paris-Dauphine e Direttrice dell’IRISSO (Institut de Recherche Interdisciplinare en Sciences Sociales), la quale ha di recente pubblicato una ricerca commissionata dall’ILO volta ad analizzare l’evoluzione del concetto di lavoro alla luce dei cambiamenti economici e tecnologici, nonché i suoi effetti sui lavoratori.

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Intervista ad Aldo Marchetti

foto-a-marchettiCi parli di lei…

Ho studiato filosofia alla Statale di Milano e sociologia alla Scuola Superiore di Sociologia del Cospos, una scuola che non esiste più ma che negli anni ’70 a Milano è stata un importante centro di studio diretto da Alessandro Pizzorno e da Giovanni Arrighi. Poi ho lavorato per quasi un decennio alla formazione sindacale nella Cisl-Lombardia e ho cominciato a insegnare sociologia a Scienze Politiche di Milano e in seguito a Scienze della Formazione de La Bicocca e a Giurisprudenza a Brescia. Ho sempre svolto ricerche per la Fondazione Pietro Seveso, diretta da Tiziano Treu e da Gian Primo Cella e all’IRER, l’Istituto di Ricerca della Regione Lombardia. Ho lavorato in una ONG milanese per cui ho svolto ricerche sui bambini di strada ad Addis Abeba e sulla condizione femminile in Cambogia. Con maggiore costanza mi sono occupato di relazioni industriali, parità uomo-donna, immigrazione. Negli anni più recenti ho svolto ricerche sulle fabbriche recuperate dai lavoratori in Argentina e sul movimento dei contadini “Sem Terra” in Brasile.

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Imprese e lavoro nella Quarta rivoluzione industriale.

“Cambiare. Imprese e lavoro al tempo della quarta rivoluzione industriale”, è questo il titolo delle Assise generali 2016, per la prima volta congiunte, di Unindustria Treviso, Confindustria Padova e Confindustria Vicenza, che si terranno sabato 19 novembre, con inizio dei lavori alle 10, al Pala Expo Venice di Marghera, Venezia, in via Galileo Ferraris 5.

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Intervista a Luca Berretti

l-berretti_fotoCi parli di lei…

Attualmente mi occupo di gestione delle risorse umane per un’importante azienda di distribuzione e vendita di energia che opera su tutto il territorio regionale toscano. La mia formazione accademica (Laurea Specialistica in Sociologia e ricerca sociale, indirizzo in Analisi e politiche dello sviluppo locale e regionale, presso l’Università degli studi di Firenze) mi ha portato ad appassionarmi alle tematiche legate al mondo del lavoro, alle sue problematiche ed evoluzioni e agli attori che lo popolano (lavoratori, sindacati, associazioni imprenditoriali, istituzioni locali, regionali, statali), osservate attraverso il filtro metodologico della sociologia, in particolare della sociologia economica, della sociologia del lavoro e dei connessi studi sulle relazioni industriali.

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Confindustria: più crescita. Cisl: bene Renzi e Boccia su riforma dei contratti.

“La crescita deve essere il nostro progetto per il Paese”. Lo afferma il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia dal palco dell’Assemblea di Assolombarda: “Partiamo dagli effetti sull’economia reale – spiega – individuiamo strumenti e poi consideriamo i saldi di bilancio, non facciamo l’errore di partire dai saldi di bilancio”.

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Agricoltura sociale: arrivano le Azioni di partecipazione cooperativa (Apc).

Investire in titoli di una cooperativa agricola sociale che produce cibo, ma opera anche nella multifunzionalità, “guadagnandoci” e non solo materialmente: ora è possibile. Lo strumento è l’Apc, ovvero le Azioni di partecipazione cooperativa, che tradotto significa proporre a soci, dipendenti e soggetti terzi di partecipare finanziariamente allo sviluppo dei progetti della cooperativa riconoscendo loro un interesse di remunerazione.

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Quale evoluzione per gli studi sulle relazioni industriali? Un report sull’11° congresso europeo dell’ILERA.

Questo report riassume i contenuti principali di alcune delle ricerche presentate in occasione dell’undicesimo Congresso europeo dell’ILERA – International Labour and Employment Relations Association (http://www.ileraeurope2016.eu/), tenutosi a Milano dall’8 al 10 settembre 2016.

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Dipendenti: partecipazione agli utili e welfare – parte 2.

3.3 Ambito oggettivo di applicazione

Sotto il profilo oggettivo, è confermato che, per essere detassate, le somme devono essere erogate in esecuzione di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da organizzazioni in possesso di uno specifico grado di rappresentatività, con conseguente esclusione della possibilità di fruire dell’agevolazione in relazione ad emolumenti:
• riconosciuti sulla base delle previsioni del solo contratto collettivo nazionale di lavoro;
• introdotti dal datore di lavoro in modo unilaterale o a seguito di pattuizioni individuali con un lavoratore o più lavoratori (c.d. “contratti individuali plurimi”);
• previsti da accordi collettivi di secondo livello conclusi con organizzazioni prive del grado di rappresentatività richiesto.
Si registrano, invece, novità con riguardo all’individuazione delle somme agevolabili, ora rappresentate dai premi di risultato e dalle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.

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