Idee, esperienze, prospettive e nuove sperimentazioni.
Lunedì 5 Febbraio 2018, ore 15.00-17.30
Milano – Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, viale Pasubio 5
Fondazione Unipolis_Convegno Partecipazione
Idee, esperienze, prospettive e nuove sperimentazioni.
Lunedì 5 Febbraio 2018, ore 15.00-17.30
Milano – Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, viale Pasubio 5
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Dopo oltre due mesi e mezzo di protesta e dodici giorni di sciopero della fame si apre uno spiraglio per i lavoratori delle due cooperative spurie, Ilia D.A e Work Service, che gestivano in appalto la logistica dell’azienda Castelfrigo di Castelnuovo Rangone, nel distretto delle carni di Modena.
“Inqualificabile”. Amazon non si presenta in Prefettura per il confronto e i sindacati caricano a testa bassa. L’atteggiamento del colosso dell’e-commerce, che non si è presentato all’incontro con i sindacati di categoria territoriali di Parma e Piacenza Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e Ugl Terziario è “inqualificabile”, come dice il segretario generale Fist Cisl Pierangelo Raineri. Il confronto avrebbe dovuto favorire la discussione di migliori condizioni contrattuali e di lavoro all’interno dello stabilimento di Castel San Giovanni.
Silvia Bruno, 38 anni, dopo studi umanistici mi avvicino all’ambito della formazione e dal 2005 lavoro in tsm-Trentino School of Management ricoprendo nel tempo ruoli diversi che mi permettono di sviluppare competenze anche organizzative e di processo. Dal 2008 mi appassiono al tema delle relazioni di lavoro e contribuisco alla nascita in tsm, nel 2012, di LaReS Laboratorio Relazioni Sindacali, divenuto poi nel 2017 LaReS-Laboratorio Relazioni di Lavoro e Sindacali a testimonianza dell’ampliamento degli interlocutori, in seguito alla modifica delle legge provinciale sul lavoro (l.p. 16 giugno 1983, n. 19).
Più di 9 milioni di euro di benefici generati per la Pubblica Amministrazione, 1.940 lavoratori svantaggiati assunti, un fatturato complessivo che si avvicina ai 277 milioni di euro e quasi 7mila addetti al 77,5% con contratti a tempo indeterminato. È un impatto decisamente positivo quello generato in Emilia-Romagna dalle 203 cooperative sociali aderenti a Federsolidarietà/Confcooperative che svolgono inserimenti lavorativi. Un bilancio calcolato (su dati 2016) da una innovativa “Ricerca sull’impatto sociale ed economico dell’inserimento lavorativo nelle cooperative sociali” promossa da Federsolidarietà/Confcooperative Emilia Romagna e curata da AICCON.
L’Unione europea integra le attività degli Stati membri in materia di diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione con misure preposte a incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri o con l’adozione di requisiti minimi mediante direttive.
Il doping non fa bene nello sport, ma anche sul versante dell’occupazione. Il Rapporto sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva presentato dal Cnel certifica quanto hanno sostenuto da subito soprattutto Cgil, Uil ed Ugl: gli incentivi a pioggia hanno alterato i comportamenti dei datori di lavoro, facendo segnare un picco nelle assunzioni a tempo indeterminato, immediatamente seguito da un rapido decalage, fino ad arrivare alla situazione attuale nella quale il 90% delle nuove assunzioni è a tempo determinato.
Un distretto in controtendenza, rispetto al quadro nazionale, che vede il numero di aziende aumentare (+12 unità, a quota 532); gli addetti passare da 10.032 a 10.389 (+357); le paia sfiorare i 20 milioni (19.822.440 per la precisione, +2,1% rispetto all’anno precedente) e per la prima volta il fatturato superare i 2 miliardi (+6,2%).
La Regione Emilia-Romagna chiama, la Camera di commercio e il Comune di Ferrara rispondono con un progetto comune – nato dalla collaborazione con la Camera di commercio ed il Comune di Ravenna e con le associazioni imprenditoriali delle due province – volto a diffondere le azioni della responsabilità sociale delle imprese.
Le imprese ferraresi sono sempre cresciute in un continuo sforzo verso il miglioramento della qualità della vita di tutti i soggetti coinvolti nelle loro attività. La partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa, ad esempio, è stata spesso un punto di forza per le aziende e i nostri imprenditori hanno sempre avvertito forte la necessità di dover rispondere nel loro operato – quindi, di dover essere responsabili – verso le famiglie cui danno lavoro e verso i consumatori cui rivolgono i loro prodotti.
Non tutto va bene, madama la marchesa. Mentre iniziano i lavori preparatori per il rinnovo del contratto nazionale del chimico-farmaceutico e la nuova legge di Stabilità è in fase di approvazione, i sindacati del settore farmaceutico riconoscono il buono stato di salute del settore. Ma sottolineano anche la presenza di aspetti problematici che vanno risolti quanto prima.