Più di 9 milioni di euro di benefici generati per la Pubblica Amministrazione, 1.940 lavoratori svantaggiati assunti, un fatturato complessivo che si avvicina ai 277 milioni di euro e quasi 7mila addetti al 77,5% con contratti a tempo indeterminato. È un impatto decisamente positivo quello generato in Emilia-Romagna dalle 203 cooperative sociali aderenti a Federsolidarietà/Confcooperative che svolgono inserimenti lavorativi. Un bilancio calcolato (su dati 2016) da una innovativa “Ricerca sull’impatto sociale ed economico dell’inserimento lavorativo nelle cooperative sociali” promossa da Federsolidarietà/Confcooperative Emilia Romagna e curata da AICCON.
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Lavoro pubblico, 25 anni di riforme non hanno risolto i problemi.
L’interrogativo retorico che intitola la raccolta di scritti curata da Carlo Dell’Aringa e Giuseppe Della Rocca (Lavoro pubblico fuori dal tunnel?) non può avere naturalmente risposta positiva. Il volume comprende i contributi di numerosi esperti e studiosi impegnati in molti casi anche nei progetti di riforme amministrative passati e in corso. L’opera è utilmente articolata in tre parti, rispettivamente dedicate a: contrattazione e retribuzioni nel pubblico impiego; efficienza ed efficacia nella Pubblica amministrazione; organizzazione, dirigenza e partecipazione dei lavoratori pubblici.
Poste italiane secondo il congresso della Slp-Cisl.
“Mantenere in piedi la mobilitazione dell’intera categoria. La privatizzazione, non ancora scongiurata, se attuata metterebbe a rischio l’unicità aziendale, per la quale l’organizzazione si è sempre battuta in tutti questi anni e per la quale continuerà a battersi nel futuro. L’ulteriore privatizzazione metterebbe inoltre a rischio i livelli occupazionali attuali e la capillarità della rete di distribuzione e degli uffici oggi ancora in piedi”.