Smart working, dimissioni di massa, nuovi equilibri tra occupazione e vita privata. L’era Covid sta rivoluzionando il mondo del lavoro con velocità e intensità impressionanti, disegnando una nuova architettura sociale che potrebbe mutare ancora sotto i nostri occhi lasciando spazio a ulteriori innovazioni. Il lavoro agile o ‘a distanza’, che all’inizio della pandemia è stato percepito da molti imprenditori come ‘male necessario’, è invece considerato oggi il pilastro di una nuova organizzazione del lavoro in grado di archiviare il modello taylorista.
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Smart Working Reloaded
Luca Pesenti, Giovanni Scansani, Smart Working Reloaded. Una nuova organizzazione del lavoro oltre le utopie (con un saggio di Angelo Zambelli), Vita e Pensiero, Milano, 2021.
Pubblichiamo in allegato sinossi e indice del libro per gentile concessione di Giovanni Scansani, co-autore e main contributor di Mitbestimmung.
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Giovanni Scansani – Lavoro agile, cambiamento organizzativo e partecipazione diretta
Riceviamo dall’autore, Giovanni Scansani, l’articolo pubblicato su FORME N. 14/2021 e volentieri pubblichiamo.
Dopo la salute, il lavoro è l’argomento principale del dibattito sulle conseguenze della pandemia. Uno degli aspetti più discussi – anche perché ancora molto confuso – è quello della sua “remotizzazione” che, terminata l’emergenza sanitaria, conserveremo come stabile eredità. Continua la lettura
Employee share ownership ‘could kickstart post-Covid recovery’.
Pietro Ichino – Nel lavoro agile anche un modello nuovo di impresa
Intervista a cura di Alessandra Ricciardi pubblicata da Italia Oggi il 13 marzo 2020
L ’emergenza coronavirus potrebbe dare il la a una rivoluzione nella gestione del personale e del lavoro. Una volta individuati compiti ben definiti, con il lavoro agile niente più sedi fisse e timbrature di cartellino, «il corretto adempimento della prestazione non si misurerà più sul tempo passato in azienda, ma sull’esecuzione di quei compiti». Lo smart working a cui stanno ricorrendo le aziende, dice Pietro Ichino, giuslavorista dell’Università di Milano, tra i padri del Jobs act, più volte parlamentare, cofondatore del Pd, è però ancora appesantito da «una serie di bardature burocratiche prive di senso».
Accordo per le PMI metalmeccaniche della provincia di Bergamo: la nuova geografia delle relazioni industriali.
L’accordo territoriale sottoscritto da Confimi Apindustria Bergamo con le federazioni Fim-Cisl e Uilm-Uil della bergamasca rappresenta un unicum nel panorama della contrattazione collettiva nel settore metalmeccanico in Italia e non solo. Si tratta invero di una sperimentazione che interessa un livello di confronto negoziale – il territorio, qui identificato dalla provincia di Bergamo – tradizionalmente escluso dalle dinamiche di relazioni industriali nel settore manifatturiero.
Giovanni Faverin – E nel pubblico impiego 4.0 ?
L’intesa raggiunta sul contratto dei metalmeccanici segna una tappa estremamente importante di quel processo di rigenerazione del nostro sistema produttivo che nel manifatturiero prende il nome di Industria 4.0. E che non consiste soltanto nell’introduzione di tecnologie innovative, ma altresì di forme altrettanto innovative di organizzazione del lavoro.