VW Italia, un bell’esempio di partecipazione aziendale. Intervista a G. di Palma.

In Italia, al di fuori degli specialisti di settore il termine Mitbestimmung (codecisione) dice poco. Basta invece andare appena al di là delle Alpi e raggiungere la Germania per scoprire come intorno a questo modello sia cresciuta un’esperienza partecipativa che ha portato i rappresentanti dei lavoratori nel board delle maggiori imprese pubbliche e private, diventando la spina dorsale della crescita economica e sociale tedesca.

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Pietro Ichino – Contrattazione, rappresentanza e partecipazione; il nuovo capitolo della politica del lavoro del governo

Il Presidente del Consiglio – come già fece Schroeder in Germania all’inizio degli anni 2000 – ha sollecitato imprese e sindacati a un accordo che realizzi due obiettivi fondamentali di riforma del sistema delle relazioni industriali: innanzitutto l’allineamento del nostro sistema di relazioni industriali con quelli dei nostri maggiori partner europei, che prevedono la possibilità che il contratto aziendale non soltanto deroghi parzialmente al contratto collettivo nazionale, ma anche lo sostituisca integralmente in funzione della sperimentazione di piani industriali che escono dai vecchi schemi; in secondo luogo la definizione dei requisiti di rappresentatività maggioritaria dell’associazione o coalizione sindacale stipulante.

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Pietro Ichino – Riflessioni e prospettive sulla partecipazione dei lavoratori nell’impresa

MEZZO SECOLO DI SCARSA APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 46 DELLA COSTITUZIONE (E I SUOI PERCHÉ) – QUEL CHE BOLLE IN PENTOLA DALLA XVI LEGISLATURA – UN APPROCCIO DI LAW & ECONOMICS ALLA QUESTIONE

Slides utilizzate per la relazione al Seminario promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, 31 marzo 2014

“ su gentile concessione del sito www.pietroichino.it “

140331 IchinoMilano.31III141

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La concertazione è una palla al piede, parti sociali in ritardo sulle riforme.

Ichino: l’esecutivo fa bene a procedere e non concedere veti

(…) La concertazione può costituire una marcia in più per il governo di un Paese, ma solo a una condizione: che tra Governo e associazioni sindacali e imprenditoriali ci sia una piena condivisione degli obiettivi da raggiungere e dei vincoli da rispettare (…)

(P. Griseri, la Repubblica, 24.03.2014)