«La socializzazione, ardito progetto di un socialismo proiettato al futuro, presuppone una educazione profonda ed una coscienza saldissima delle classi sociali, le quali si rendono conto di agire e lavorare per lo stesso obiettivo: il miglioramento economico e sociale del popolo tutto e di rimando di ogni singolo cittadino»: semplici parole che descrivono la collaborazione di classe fulcro della socializzazione delle imprese. Questa teoria rivoluzionaria, messa in pratica nelle tragiche ore finali del fascismo, viene descritta con dovizia di particolari nell’opera La nobile impresa, di Gianluca Passera, libro che costituisce una perla rara nel panorama economico e culturale italiano.
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La partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, seminario di studi italo-francese.
Giovedì 10 marzo abbiamo partecipato al seminario di studi italo-francese sul tema della partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, organizzato dall’Associazione Lavoro e Welfare presso la sala Bruno Salvadori della Camera dei Deputati; di seguito la nostra sintesi.
Intervista a Pierangelo Albini (Confindustria)
La partecipazione dei lavoratori costituisce da tempo un pilastro centrale in molti contesti esteri (in particolare dell’area renano-scandinava) che ne hanno saputo fare un fattore strategico in ottica di competitività economica e inclusione sociale; contesti che si distinguono sullo scenario globale per relazioni industriali costruttive e finalizzazione comune verso l’interesse primario aziendale. Quali le potenzialità socio-economiche?
La partecipazione dei lavoratori è uno di quei temi che inevitabilmente suscita sentimenti e opinioni contrapposte, ma affermare che essa sia il pilastro centrale della competitività della Germania dei paesi scandinavi è una “forzatura” della realtà.
Enzo Russo – Sulle proposte per rilanciare la democrazia nelle imprese
Astrid, La partecipazione incisiva. Idee e proposte per rilanciare la democrazia nelle imprese, a cura di Mimmo Carrieri, Paolo Nerozzi e Tiziano Treu, il Mulino, Bologna, 2015.
Come è detto nella quarta di copertina, i 13 saggi raccolti nel volume di Astrid nascono dalla discussione di un gruppo di studio, composto da valenti studiosi della materia: “essi mettono a fuoco i caratteri e gli strumenti che può assumere una declinazione italiana della partecipazione, a partire dalle esperienze concrete sui luoghi di lavoro e dalla ricerca di affinità con impianti regolativi stranieri, in particolare Germania e Francia”.
Augusto Grandi – Cogestione, quell’articolo 46 della Costituzione dimenticato e tradito da tutti
Per una larga parte dei maschi italiani, e anche per molte femmine, il 46 e’ semplicemente “il numero di Valentino”. Ossia di Rossi, il campione di motociclismo. Ma 46 e’ anche il numero dell’articolo della costituzione italiana che prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Articolo, ovviamente, mai applicato in Italia.Perché la costituzione viene sbandierata quando va comodo ed ignorata quando comodo non fa. E l’articolo 46 comodo non fa. A nessuno.
Petriccioli e Biasi – Aspettando l’avvento della democrazia economica
Pubblichiamo in allegato gli interessanti contributi di Maurizio Petriccioli, segretario confederale CISL, e di Marco Biasi, avvocato, ricercatore universitario di studi giuridici e professore a contratto presso la Bocconi.
Sixmemos – Democrazia economica
Salvo Leonardi – Employee participation and involvement: the italian case and trade union issues
Pubblichiamo in allegato il recente contributo di Salvo Leonardi sulla partecipazione dei lavoratori all’impresa.
“Contratti aziendali e produttività”. La Cisl esulta: convinta anche la Cgil.
È LA SVOLTA buona sui contratti. Dopo mesi di trattative, i sindacati hanno messo a punto una proposta unitaria che verrà presentata a Confindustria a metà gennaio e poi a tutte le altre organizzazioni di lavoro e al governo. Il pacchetto prevede contratto nazionale, contrattazione aziendale o territoriale legata alla produttività e alla qualità del servizio, partecipazione dei lavoratori nell’azienda sul modello tedesco. «Su questo siamo ormai tutti d’accordo, noi Uil e Cgil», svela la leader della Cisl Annamaria Furlan.
Forum “Partecipazione incisiva” – Intervista a Salvo Leonardi
Sono un ricercatore della Fondazione Di Vittorio (l’istituto di ricerca e formazione della CGIL nazionale, già IRES e poi Ass. “B. Trentin”), dove mi occupo di relazioni industriali. Mi sono laureato in Scienze Politiche a Catania e ho un dottorato di ricerca in diritto dell’economia. Faccio parte di diversi network internazionali di ricerca e – visto che la Mitbestimmung è il vostro tema – collaboro abitualmente coi colleghi tedeschi della Fondazione Hans Boeckler e della Friedrich Ebert, con cui – di recente – abbiamo pubblicato dei libri e condiviso progetti e conferenze.