Mario Bozzi Sentieri aveva pubblicato, su Barbadillo, un interessante articolo sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Electomagazine era intervenuto nel dibattito ed ora ospitiamo con piacere la risposta di Bozzi Sentieri.
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L’azionariato dei dipendenti in Europa nel 2021.
L’anno scorso si è registrata una nuova progressione dei dipendenti azionisti in Europa, con una capitalizzazione detenuta pari a 433 miliardi di euro in azioni delle loro aziende, un nuovo record. Buone notizie per tutti coloro che possono beneficiare dei piani azionari per i dipendenti.
EssilorLuxottica, si lavora alla nuova governance. Il ruolo dei dipendenti.
Mentre tutti gli occhi in Italia sono puntati sulla sua progressiva crescita in Mediobanca (e le eventuali mosse sulla controllata Generali), Leonardo Del Vecchio è impegnato in queste settimane in una partita per lui più importante, in Francia, in quella Parigi dove ha fuso la sua Luxottica con Essilor. Il dossier a cui tiene di più, proprio perché riguarda l’azienda da cui è partito.
Anche in Francia.
14 milioni di azionisti dipendenti nel modello ESOP solo negli Stati Uniti. Milioni di dipendenti azionisti di piccole e medie imprese, quasi nulla qui. Prosperità per loro, noccioline qui.
Ma cosa c’è di veramente americano nel modello ESOP?
Un Management Buy Out (MBO) è americano? Certo che no, è la finanza, è universale. Anche in Francia.
Focus FCA-Psa – Volker Telljohann “Ecco perché ci saranno due rappresentanti dei lavoratori nel Cda”
Il 17 dicembre è stato siglato il cosiddetto ‘combination agreement‘ tra FCA e PSA che porterà tra circa un anno alla fusione dei due gruppi. Nei media italiani è stato dato molto risalto al fatto che nel Consiglio di amministrazione (Cda) del nuovo gruppo ci saranno anche due rappresentanti dei lavoratori, uno per PSA e uno per FCA.
“Diritti e democrazia industriale in Europa”, il seminario della Cgil. Un confronto con i maggiori sindacati europei.
È ormai chiaro che è l’Europa il campo sul quale si gioca l’enorme questione del lavoro, dei diritti, delle tutele, delle legislazioni, soprattutto dopo il decennio della crisi del capitalismo, e l’avvio di una nuova fase molto critica sul piano industriale. I problemi aperti sono tanti, sia a livello continentale, che soprattutto a livello di ogni singolo Paese, dove sono state adottate misure di relazioni e di politiche industriali talmente differenti da delineare in Europa una sorta di mosaico impazzito privo di un disegno unitario, razionale e definito. Su questi temi, la Cgil ha organizzato un workshop, un seminario, dal titolo “Diritti e democrazia industriale in Europa”, chiamando al confronto esponenti di importanti sindacati europei, giuristi, esperti, con le conclusioni affidate al segretario generale Maurizio Landini. Ha coordinato i lavori Susanna Camusso, ex segretario generale della Cgil e oggi responsabile dell’Area politiche europee e internazionali del sindacato di corso d’Italia. Continua la lettura
Marina Capobianco – La partecipazione dei lavoratori nell’era del digital work
1. Fordismo, post-fordismo e nuova organizzazione del lavoro
Per quasi tutta la metà del secolo scorso, il modello economico-produttivo dominante è stato quello dell’organizzazione scientifica del lavoro (Scientific Management Organization1) o “taylorismo” al quale è affiancato il paradigma del “fordismo”2.
Salvo Leonardi e Donata Gottardi – Why no board-level employee representation in Italy ?
Pubblichiamo in allegato il recente, ampio ed esaustivo contributo di Salvo Leonardi, main contributor di Mitbestimmung, e Donata Gottardi sulla rappresentanza dei lavoratori in Italia negli ambiti aziendali deputati a orientare, definire e attivare le decisioni strategiche.
Heinz Bierbaum – I diritti dei lavoratori al primo posto
Si deve constatare che negli ultimi decenni il peso politico del lavoro è diminuito. I diritti dei lavoratori sono stati limitati e i sindacati sono stati indeboliti. È questa la conseguenza della politica neoliberista prevalente da tanti anni. Un elemento centrale della politica neoliberista è l’attacco ai diritti dei lavoratori. La cosiddetta riforma del mercato del lavoro è un fattore principale della politica d’austerità europea, cioè flessibilità dell’organizzazione del lavoro, meno tutela dei lavoratori, priorità degli accordi aziendali sui contratti collettivi, indebolimento dei sindacati.
Intervista a Peter Scherrer
I am the Deputy General Secretary of the European Trade Union Confederation (ETUC). I served an apprenticeship as a metal worker (since 1974 member of the IG Metall) and studied history and sociology in Berlin, Bielefeld and Newcastle-upon-Tyne. In the field of workers participation I served as a works council, a member of various supervisory boards (ThyssenKrupp, Opel, Vodafone) and I was more than three years with ArcelorMittal as a Labour Director and member of the management committee in a steel plant. From 2005-2011 I was General Secretary of the European Metalworkers Federation (EMF).