Il loro momento di gloria è durato un paio di mesi, il tempo in cui il resto d’Italia si chiudeva in casa terrorizzato dal coronavirus, lasciandosi invece contagiare da un improvviso, patriottico entusiasmo per infermieri, medici e farmacisti. Lavoratori essenziali la cui essenzialità si è però rapidamente appannata a emergenza superata, tanto da costringere proprio gli infermieri a scendere in piazza per chiedere salari e condizioni lavorative migliori.