Ilaria Armaroli – Appunti di viaggio/1. Lo scenario bresciano delle relazioni industriali

“Appunti di viaggio” è il diario di un percorso di studi sulla evoluzione del sistema di relazioni industriali nella provincia di Brescia avviato da ADAPT nell’ambito di una collaborazione con FIM-CISL Brescia di cui si è dato atto nell’intervento “A Brescia un nuovo ponte tra ricerca e sindacato” che potete trovare qui.

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Produttività, governo detassa i premi di risultato. “Ma i lavoratori più deboli sono esclusi”.

(…)“Siamo d’accordo con questo provvedimento – commenta Michela Spera, segretaria nazionale Fiom Cgil – Ma la platea dei beneficiari è limitata ai lavoratori delle aziende che fanno contrattazione aziendale. Restano esclusi i dipendenti più deboli, che ne avrebbero più bisogno: si tratta del personale che lavora nelle imprese piccole e medie, nelle aziende in crisi o in quelle dove il sindacato è meno presente”.

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Contratti, sì al confronto, no ai muri di gomma.

“Aggiornare il sistema contrattuale non riguarda solo Confindustria, ma anche altre associazioni datoriali. E non è un’operazione al ribasso dei parametri salariali, come intende fare Squinzi, perché non è di questo che il Paese ha bisogno, se vuole rilanciare lo sviluppo. Per noi, riformare i contratti vuol dire ammodernare il sistema delle relazioni industriali, al cui interno confronto, partecipazione e contrattazione siano considerate delle risorse”. Così Franco Martini, segretario confederale Cgil, stamattina ai microfoni di Italia Parla, la rubrica quotidiana di RadioArticolo1.

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Anche per Confindustria l’importante è partecipare.

E’ di poche ore fa una svolta storica di Confindustria sui contratti di lavoro di cui solo gli osservatori più attenti si sono accorti. Nel suo discorso all’assemblea annuale privata degli industriali, il presidente Giorgio Squinzi ha proposto di rivedere profondamento il modello dei contratti di lavoro legando strettamente retribuzioni e produttività.

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Fiom oltre Cgil, viaggio nel sindacato diventato pre-partito.

Al congresso gadget, rap e Internazionale. Landini: “La concertazione non è servita.”

“Io non sono un informatico – dice non proprio scioltissimo Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, nell’usare il linguaggio dei social network – ma al Presidente del Consiglio lancerei questo hashtag: #matteononstaresereno.”

(R. Mania, la Repubblica, 11.04.2014)