Col suo discorso del 6 maggio, in occasione del conferimento del premio Carlo Magno, Francesco ha inteso scongiurare il rischio eutanasico di un’Europa tentata da una volontà di “dominare spazi più che generare processi di inclusione e trasformazione”. L’obiettivo è l’apertura della ragione pubblica europea, troppo spesso involuta e chiusa in se stessa, come dimostrano i dibattiti cui assistiamo sui mass media e gli stessi dati elettorali che certificano quasi ovunque un avanzamento dei partiti a sfondo populista quando non xenofobo.
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Pietro Moroni – L’economia sociale di mercato è una risposta? Capire l’ordoliberalismo
(www.pandorarivista.it, 02.05.2016)
Impugnare, come spesso avviene, da sinistra, la bandiera dell’economia sociale di mercato come una sorta di conquista o di posizione ideale, rischia di essere una posizione molto ingenua, specie se, come spesso avviene, neanche ci si cura di provare a capire di che cosa si tratti.
Petriccioli e Biasi – Aspettando l’avvento della democrazia economica
Pubblichiamo in allegato gli interessanti contributi di Maurizio Petriccioli, segretario confederale CISL, e di Marco Biasi, avvocato, ricercatore universitario di studi giuridici e professore a contratto presso la Bocconi.
Gianpiero Magnani – La bomba ad orologeria
Presentiamo in allegato un interessante contributo di pensiero di Magnani in merito alla partecipazione dei lavoratori alla gestione degli istituti bancari.
Sixmemos – Democrazia economica
Salvo Leonardi – Employee participation and involvement: the italian case and trade union issues
Pubblichiamo in allegato il recente contributo di Salvo Leonardi sulla partecipazione dei lavoratori all’impresa.
Forum “Partecipazione incisiva” – Intervista a Lorenzo Zoppoli
Studio il Diritto del lavoro praticamente da quando ero bambino e la scintilla furono “i fatti di Avola” del 1968, uno sciopero di braccianti per il rinnovo del contratto di lavoro in cui due manifestanti furono uccisi dalle forze dell’ordine schierate a difesa degli agrari: io scrissi un articolo molto “indignato” sul giornalino della mia scuola (frequentavo la terza media). Da allora ho sempre pensato – e continuo a pensarlo – che non puo’ esserci progresso – in quanto elemento costitutivo del progresso e’ la giustizia sociale – senza rispetto della liberta’ di manifestare per la difesa dei propri interessi e diritti.
Prima chiudiamo i contratti poi discutiamo di partecipazione.
Camusso replica a Squinzi: i salari vanno aumentati non diminuiti.
(…) In questa stagione il tema nuovo è quello della partecipazione dei lavoratori e della democrazia economica. Confindustria è pronta ?
(…) E la produttività ? Bisogna farla crescere. bisogna rendere il sistema più competitivo. Come ? Con nuovi modelli organizzativi, con l’innovazione, con la partecipazione e con la contrattazione.
(…) Si parla sempre di modello tedesco: imitiamolo, imitiamo la Volkswagen.
(…) Non so se Confindustria sarà interessata a questa forma di partecipazione… So benissimo che hanno sempre cercato di evitare modelli di effettiva condivisione delle scelte in azienda. Ma non mi si dica che la sfida della modernità è il ritorno all’antico.
(R. Giovannini, La Stampa, 13.09.2015)
Danilo Terra – Economia sociale di mercato e il valore inclusivo della partecipazione decisionale
La centralità strategica assegnata alla responsabilità sociale di impresa nella visione dell’economia sociale di mercato e il conseguente ruolo cruciale nella tessitura del legame sociale implicano una specifica concezione della struttura e della modalità di gestione del sistema aziendale.