Torniamo ancora sul tema dell’impresa e della partecipazione, sollecitati dal bel libro di Filippo Peschiera presentato a Roma l’8 novembre scorso, “La collaborazione nella impresa tra capitale e lavoro dal dopo guerra ad oggi: verso il modello renano”. Le Conclusioni del libro sono dell’Ing. Davide Viziano, Presidente del Gruppo Regionale UCID della Liguria e Vice Presidente Nazionale.
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UCID – Papa Francesco e il ruolo dell’impresa per la costruzione del bene comune
1. L’impresa è una grande istituzione per la produzione e la distribuzione della ricchezza e un luogo fondamentale per la costruzione del bene comune.
Questa definizione viene mirabilmente espressa da Papa Francesco nel capitolo quarto dell’Esortazione apostolica sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, Evangelii gaudium.
“La vocazione di un imprenditore è un nobile lavoro, sempre che si lasci interrogare da un significato più ampio della vita; questo gli permette di servire veramente il bene comune, con il suo sforzo di moltiplicare e rendere più accessibili per tutti i beni di questo mondo” (203).
Intervista a Francesco Paolo Capone (UGL)
La partecipazione dei lavoratori costituisce da tempo un pilastro centrale in molti contesti esteri (in particolare dell’area renano-scandinava) che ne hanno saputo fare un fattore strategico in ottica di competitività economica e inclusione sociale; contesti che si distinguono sullo scenario globale per relazioni industriali costruttive e finalizzazione comune verso l’interesse primario aziendale. Quali le potenzialità socio-economiche?
Le potenzialità socio economiche sono rilevanti e rappresentano una vera sfida per le associazioni datoriali e alcune organizzazioni sindacali italiane che, molto più di quanto non si riesca ad immaginare, hanno fondato sulla conflittualità o comunque sulle divisioni tra lavoro e impresa la loro rappresentanza, le politiche sindacali, costruendo attraverso la conflittualità un ruolo e un peso politico nei confronti delle istituzioni.
Marco Boleo – Perchè favorire la partecipazione ?
Qualche giorno fa su Avvenire è apparso un interessante articolo a firma Seghezzi-Tiraboschi che ci sentiamo di condividere nello spirito e nella sostanza. Governo, imprese e sindacati hanno di fronte a loro una sfida che debbono raccogliere “per costruire un equilibrio tra le esigenze della singola impresa e dei suoi lavoratori”.
F. Seghezzi, M. Tiraboschi – Cogestire: la via buona
La rottura delle trattative tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil sulla riforma della rappresentanza sindacale e sui nuovi assetti della contrattazione collettiva è una brutta notizia. Che fa sorridere solo quanti, sempre più numerosi purtroppo, auspicano una prova di forza da parte del governo, cioè una “legge sindacale”.