Il 4 maggio scorso, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, nel corso di un incontro con le rappresentanze sindacali dei lavoratori di GTT (Gruppo Torinese Trasporti, società in house del Comune), ha presentato l’idea che il Consiglio di amministrazione della stessa venga allargato da tre a cinque membri, includendovi anche una persona designata dalle rappresentanze dei lavoratori.
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L’idea partecipativa dalla A alla Z, principi, norme, protagonisti.
Che cosa hanno in comune Papa Leone XIII ed il generale Charles de Gaulle, il sindacalismo rivoluzionario e la Dottrina sociale della Chiesa, il socialismo gildista ed il corporativismo ? Apparentemente molto poco, lontani come sono nel tempo, nei luoghi d’origine, nelle culture d’appartenenza.
La società delle macchine intelligenti: urgenza di un’alleanza fra capitale e lavoro
Si è svolto Sabato 23 febbraio, presso l’Unione Industriale di Torino, il convegno, moderato da Ezio Ercole, Vice-Presidente dell’ Ordine dei Giornalisti del Piemonte, dedicato all’ Industria 4.0: partecipazione e cogestione dei lavoratori nell‘era dell‘intelligenza artificiale, organizzato dall’associazione Europa Nazione Cristiana in collaborazione con l’ UCID, l’ Ordine dei Giornalisti, Alpina e Poesia Attiva.
Riportiamo qui di seguito una breve sintesi degli interventi dei partecipanti e il testo integrale del discorso di Riccardo Lala. Continua la lettura
Salvo Leonardi e Donata Gottardi – Why no board-level employee representation in Italy ?
Pubblichiamo in allegato il recente, ampio ed esaustivo contributo di Salvo Leonardi, main contributor di Mitbestimmung, e Donata Gottardi sulla rappresentanza dei lavoratori in Italia negli ambiti aziendali deputati a orientare, definire e attivare le decisioni strategiche.
Consorzio Logistica e Servizi – Percorso seminariale sulla Cooperazione
Il percorso seminariale sulla Cooperazione avviato lo scorso 18 Maggio 2018 ad Ascoli Piceno con il titolo “…. E si fece Impresa”, ha visto svolgersi venerdì 13 Luglio 2018 a Roma, presso l’Accademia della Cooperazione, via dello Scalo Ferroviario di San Lorenzo 16, il suo secondo appuntamento dal titolo “….E perché si fece Impresa” . A questi due primi appuntamenti, seguiranno a breve due ulteriori iniziative di cui la prossima a fine Settembre a Perugia e l’ultima a fine Ottobre a Bologna.
Pier Paolo Saleri – Germania felix ?
Il successo economico della Germania, dalla ricostruzione sino ai giorni nostri, viene generalmente attribuito, e a ragione, alla scelta dell’economia sociale di mercato, cioè di un capitalismo solidale che mirava a imbrigliare e indirizzare «gli spiriti animali del capitalismo selvaggio» verso obbiettivi di solidarietà, di partecipazione e di costruzione del bene comune. Quell’Ordoliberalismo che ha non pochi punti di contatto con la Dottrina sociale della Chiesa. È questa la strada attraverso la quale parte, nei primi anni 50, la ricostruzione economica della Germania sotto la regia di statisti del livello di Adenauer e di Erhard.
Le nuove sfide del lavoro e l’urgenza di ripartire dalla persona.
«Un martello può piantare un chiodo o schiacciare un dito. La responsabilità di ciò che accade è nostra». Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha esordito con questa analogia al convegno “Industria 4.0 e lavoro” promosso ieri, venerdì 19 ottobre, dall’Istituto Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense, insieme all’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e alle fondazioni “Etica ed Economia” e “Tarantelli”.
Interesse primario dell’azienda come principio-guida e bene comune.
Siamo lieti di presentare “Interesse primario dell’azienda come principio-guida e bene comune” (G. Giappichelli editore), il nuovo libro del prof. Emiliano Di Carlo (https://www.mitbestimmung.it/intervista-a-emiliano-di-carlo-parte-i/), al quale va il nostro sincero ringraziamento per averci concesso la pubblicazione in esclusiva dell’Introduzione e del paragrafo “La definizione di azienda e il suo interesse primario”.
E. Di Carlo_Interesse primario dell’azienda come principio-guida e bene comune
Intervista sul corporativismo.
Nel lessico contemporaneo il termine “corporativismo” rappresenta una parola tabù, su cui è calata una sorta di damnatio memoriae, che ne ha snaturato la ragione d’essere e sterilizzato le radici storiche.
Assimilato al fascismo, il corporativismo è stato così ridotto ai margini del confronto politico-sociale, diventando da una parte sinonimo dell’autoritarismo e del controllo dello Stato, dall’altro segno dell’affermazione esclusivistica degli interessi di uno o più settori di società. Eppure le radici di questa dottrina politica e sociale sono tutt’altro che banali: affondano nella cultura romana, si rafforzano nel Medioevo fino a rappresentare l’ossatura della Dottrina Sociale della Chiesa, poi del fascismo e, nel dopoguerra, della destra sociale.
Verso le settimane sociali. La partecipazione presidio per il lavoro libero e creativo.
«Libero, creativo, partecipativo e solidale’: il titolo programmatico scelto per la 48° ‘Settimana sociale’ dei cattolici italiani in programma a Cagliari dal 26 al 29 ottobre è quanto mai pertinente e condivisibile.