Forum “Partecipazione incisiva” – Intervista a Marco Biasi

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Ci parli di lei…

Sono Ricercatore di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Milano e docente di “Comparative Industrial Relations Law” e di “European Social Law presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, ove ho conseguito il Dottorato di Ricerca in Diritto dell’Impresa nel 2013. Sono stato Visiting Phd Candidate presso l’Università di Jena da marzo 2012 ad agosto 2012 e Visiting Scholar presso la ILR School della Cornell University da luglio 2015 a settembre 2015.

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Contratti, riparte il confronto tra i sindacati.

Estendere e qualificare la contrattazione, a tutti i livelli. Sperimentare nuovi livelli di partecipazione dei lavoratori al governo dei processi produttivi aziendali. Consolidare le regole della rappresentanza definite con il Testo Unico del 10 gennaio 2014 firmato con Confindustria (e con gli accordi raggiunti negli altri settori). Intorno a questi tre capisaldi Cgil, Cisl e Uil intendono costruire una proposta unitaria sul nuovo modello contrattuale da presentare a Confindustria, secondo quanto è stato deciso ieri al tavolo tecnico che si è riunito nella sede della Uil e che verrà nuovamente convocato il 2 dicembre (…).

(G. Pogliotti, Il Sole 24 Ore, 26.11.2015)

Massimo Visconti – Sindacato unico o sindacato unitario

E` ormai sotto gli occhi di tutti la crisi che i sindacati italiani stanno attraversando e che è dovuta alle vicende che, trasversalmente, interessano le sigle storiche non tanto dovute alle “battaglie sindacali” quanto al gossip che riguarda una volta le retribuzioni gonfiate di un segretario generale, l’altra volta l’elezione irregolare di un altro segretario generale o le spese “non inerenti all’attività sindacale” fatte con carte di credito finanziate con i soldi dei lavoratori oppure dalla fuga di iscritti che sembra aver travolto il primo sindacato italiano.

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Furlan: il welfare aziendale non sostituirà il sindacato.

(…) La realtà italiana è fatta di piccole e medie imprese, dove il welfare aziendale è più difficile. Proprio qui deve concentrare i suoi sforzi il sindacato, con la contrattazione a livello territoriale e aziendale.

(…) Porteremo il 70% delle nostre risorse, sia umane che economiche, sul territorio, proprio per potenziare la contrattazione di secondo livello.

(…) Perchè è vero che la CISL ha più di 4 milioni di iscritti ma è anche vero che i giovani sono pochi. E invece bisogna farli partecipare, come bisogna far partecipare tutti i lavoratori alla governance dell’azienda.

(L. Salvia, Corriere della Sera, 28.09.2015)