Contratti integrativi, è boom di accordi territoriali.

Gli accordi sui premi di risultato cominciano a conquistare anche le piccole e medie imprese dove non c’è rappresentanza sindacale. Facciamo parlare i numeri. Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero del Lavoro, gli accordi sui premi di produttività oggi attivi sono 11.539. Di questi 2.053 sono legati ad accordi territoriali. Siamo a un soffio dal 20%, quindi parliamo di un accordo su cinque e soprattutto «stiamo parlando di un incremento secco», osserva Pierangelo Albini, direttore dell’area Lavoro, welfare e capitale umano di Confindustria.

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Rinnovare le relazioni industriali: la proposta di Federmeccanica.

Federmeccanica, nel corso dell’Assemblea Generale tenutasi a Reggio Emilia il 23 giugno 2017, ha presentato la nuova “Carta delle Relazioni Industriali”. Il documento si pone in continuità con la vision adottata dalla Federazione, nel solco tracciato dal Manifesto delle Relazioni Industriali del 2014 e, soprattutto, dall’idea di “Rinnovamento” che ha portato alla firma del CCNL unitario del 26 novembre 2016.

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Italian Exhibition Group: rinnovo contratti completato sulle cinque sedi.

Welfare aziendale, ferie solidali, smartworking, comitati paritetici sono al centro dei rinnovi contrattuali di secondo livello per Italian Exhibition Group SpA, nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che oggi, con la firma del nuovo Contratto Integrativo Aziendale per la location vicentina, completa l’operazione articolata su tutte le sue sedi: Rimini – dove si trovano l’headquarter e il Palacongressi – Vicenza, Milano e Torino.

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Mibact, rinnovato contratto integrativo ai 900 dipendenti di Ales Spa.

Buone notizie per i circa 900 lavoratori dipendenti di Ales Spa, la società in house del ministero dei Beni Culturali e del Turismo, impiegati nei servizi di valorizzazione del patrimonio culturale italiano e di supporto agli uffici tecnico amministrativi del dicastero. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione aziendale il rinnovo del contratto integrativo valido dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2019.

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La contrattazione collettiva in un mondo che cambia: dati e tendenze dal rapporto OCSE Employment Outlook 2017.

Sono molti i cambiamenti che hanno interessato la contrattazione collettiva negli ultimi decenni. A partire dagli anni Ottanta, in seguito a fenomeni quali il declino del settore manifatturiero, l’introduzione di nuove tecnologie e modalità organizzative, la crescita di forme flessibili di lavoro e l’invecchiamento della popolazione, si è assistito ad un progressivo decentramento della contrattazione collettiva, un lento declino nei tassi di partecipazione sindacale e una crescente individualizzazione dei rapporti di lavoro: tendenze queste, che la crisi economica e finanziaria del 2008-09 ha contribuito ad accelerare.

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Premi di produttività: sono 22.835 i contratti aziendali e territoriali depositati.

A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività, il Ministero del Lavoro ha reso disponibile la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali. Dopo 60 giorni, termine transitorio per l’invio dei modelli riferiti a contratti sottoscritti nel 2015, a partire dal 15 luglio 2016 il sistema è entrato a pieno regime. Alla data del 15 giugno 2017 sono state compilate 22.835 dichiarazioni di conformità (moduli), redatte secondo l’articolo 5 del DM 25 marzo 2016.

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Livio Ghiringhelli – Per un nuovo sindacalismo

È indubbio che per risanare le falle dell’attuale sistema economico, con tutti i riflessi negativi esercitati sul funzionamento della società, è necessario coinvolgere al contempo i lavoratori, i consumatori e i cittadini secondo principi di solidarietà e sussidiarietà. Si impone all’attenzione un’economia sociale di mercato, quale si configura nei principi del Trattato di Lisbona (art.2, c. 3), che rispecchi in parallelo la compresenza di concorrenza di mercato e l’equità sociale.

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La nuova “Rivoluzione Metalmeccanica”.

Siamo nell’epoca dell’industria 4.0. Il termine Industria 4.0 (o Industry 4.0) “indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti” (da Wikipedia). Il nuovo contesto produttivo pone non pochi problemi al sindacato confederale. Come sta rispondendo a questa sfida? Ne parliamo con Giuseppe Sabella. Sabella è direttore di Think-in, think tank specializzato in lavoro e welfare nel cui comitato scientifico fanno o hanno fatto parte eminenti studiosi e esperti, quali in particolare Tiziano Treu, Giuliano Cazzola e Sergio Belardinelli. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Rivoluzione Metalmeccanica – dal caso Fiat al rinnovo unitario del contratto nazionale” (Guerini e Associati, 2017). Il libro è da pochi giorni nelle librerie.
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Settore alimentare. Sbarra (Fai Cisl): “Linee guida secondo livello rilanciano partecipazione”.

“Oggi abbiamo lanciato un messaggio unitario, tracciando la via di relazioni industriali incentrate su una più forte partecipazione e capaci di sfidare le imprese su produttività, welfare, organizzazione del lavoro, bilateralità e governance d’impresa”. Lo ha detto Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl che oggi ha introdotto i lavori degli Attivi unitari dei sindacati di categoria, chiamati a elaborare le linee guida sulla contrattazione di secondo livello per il settore alimentare.

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