Nato nel 1952 dalla collaborazione di Nicola Gemmani e Lanfranco Aureli, il gruppo SCM ad oggi coordina, supporta e sviluppa un sistema di eccellenze industriali articolati in tre grandi poli produttivi altamente specializzati, con oltre 3.300 dipendenti e una presenza diretta nei cinque continenti. Leader mondiale nelle tecnologie per la lavorazione di una vasta gamma di materiali, tra cui il legno che rappresenta il core business storico dell’azienda, il Gruppo SCM ha sottoscritto, in data 6 ottobre 2017, il rinnovo dell’integrativo aziendale in presenza delle RSU, assistite da Fiom, Fim, Uilm. L’ipotesi di accordo, che sarà presentata nelle assemblee sindacali dalla prossima settimana, dovrà essere sottoposta all’approvazione dei lavoratori.
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Storie di azione e contrattazione collettiva – L’integrativo aziendale di Bonfiglioli: un modello sostenibile di relazioni industriali.
Bonfiglioli è un’azienda italiana leader nella progettazione e realizzazione di soluzioni per il controllo e la trasmissione di potenza nell’industria e nelle macchine operatrici semoventi e per le energie rinnovabili. Clementino Bonfiglioli, padre dell’attuale presidente Sonia Bonfiglioli, fonda l’Azienda nel 1956 con la volontà di mettere a frutto la sua esperienza come disegnatore e collaudatore e la sua spiccata propensione all’innovazione.
Sulle rive del Brenta tornano a investire le firme della moda.
Un distretto in controtendenza, rispetto al quadro nazionale, che vede il numero di aziende aumentare (+12 unità, a quota 532); gli addetti passare da 10.032 a 10.389 (+357); le paia sfiorare i 20 milioni (19.822.440 per la precisione, +2,1% rispetto all’anno precedente) e per la prima volta il fatturato superare i 2 miliardi (+6,2%).
Storie di azione e contrattazione collettiva – Il rinnovo dell’integrativo Ferretti: sì alle relazioni industriali partecipative.
Leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht e navi da diporto, Ferretti Group ha sottoscritto il 18 ottobre 2017 il rinnovo dell’integrativo aziendale con le Rsu, assistite da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
I sindacati del settore farmaceutico: “Bene il pharma, ma c’è il nodo isf”.
Non tutto va bene, madama la marchesa. Mentre iniziano i lavori preparatori per il rinnovo del contratto nazionale del chimico-farmaceutico e la nuova legge di Stabilità è in fase di approvazione, i sindacati del settore farmaceutico riconoscono il buono stato di salute del settore. Ma sottolineano anche la presenza di aspetti problematici che vanno risolti quanto prima.
Industria. Dopo 15 anni di contratto raggiunta intesa su integrativo alla Sirti.
“Siamo riusciti a raggiungere dopo 15 anni dall’ultimo contratto, un’intesa con l’azienda attraverso un rinnovato sistema di regole che vedono nella partecipazione dei lavoratori alla vita ed all’efficienza aziendale il perno dell’intesa stessa”. Così il Coordinatore nazionale del Gruppo Sirti Fim Cisl Stefano Lombardi sull’intesa sottoscritta da Fim, Fiom, Uilm Nazionali, dal coordinamento nazionale delle Rsu e ratificato dal 69 % dei lavoratori (circa 1800, su 2644 aventi diritto) per il nuovo contratto integrativo del Gruppo Sirti, azienda dell’ICT con 3958 dipendenti in tutt’Italia, ricordando come nonostante un contesto economico del Gruppo ancora difficile, in Sirti è ancora in essere una procedura di concordato (ex- art. 67e con l’ingresso del Fondo Pillerstone dall’autunno del 2016).
Lavoro, Fonarcom porta al festival di Torino la contrattazione.
L’evoluzione della contrattazione nel nostro Paese è collegata alle nuove dinamiche del mercato del lavoro, che hanno trasformato il modo di gestire e di vivere il lavoro nell’impresa, e quindi anche le relazioni industriali.
Cosa cambia nella regolazione del lavoro in Francia: spunti di riflessione per il caso italiano.
Il Governo francese ha presentato ieri il testo dei cinque decreti che riformano il Codice del lavoro, attuando le disposizioni della legge delega approvata dal Parlamento il 2 agosto scorso.
La Francia di Macron passa alla contrattazione aziendale.
Contrattazione aziendale e fine della «discriminazione sindacale». È questo lo schema che sorregge la riforma francese del codice del lavoro, che il primo ministro Edouard Philippe considera equilibrato. «È la fine del contratto di lavoro», è stato invece il commento di Philippe Martinez, segretario della Cgt, il secondo sindacato del paese, che conferma lo sciopero generale proclamato per il 12 settembre, al quale non parteciperanno però la Cfdt e Force Ouvriére, che hanno adottato posizioni più sfumate.
Le intese a livello aziendale spingono la produttività.
Mese dopo mese continua a salire il numero di contratti aziendali e territoriali sottoscritti per beneficiare della detassazione al 10% dei premi di produttività (o della completa esenzione fiscale in caso di conversione delle somme incentivanti in misure di welfare): al 16 agosto, ha reso noto ieri il ministero del Lavoro, sono stati inviati – attraverso la procedura telematica – 25.349 dichiarazioni di conformità (ben 1.258 in più rispetto alle 24.091 istanze rilevate a metà luglio).