Almaviva Contact, Antonelli ai sindacati: “Collaboriamo come in Germania”.

Un cambio di paradigma nelle relazioni industriali che stimoli la funzione sociale dell’impresa e affidi un ruolo nuovo ai lavoratori. Almaviva Contact rilancia sulla democrazia partecipativa nelle aziende per affrontare con strumenti innovativi la sfida industriale che il settore dei call center non si può permettere di perdere. Pena la scomparsa dalla scena produttiva italiana.

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Indagine Eurofound sulla partecipazione dei lavoratori.

Pubblichiamo in allegato l’Executive Summary della terza indagine sulle imprese europee in merito alla partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori, condotta e pubblicata nel gennaio 2016 da Eurofound (www.eurofound.europa.eu), la fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, agenzia tripartita dell’Unione Europea istituita nel 1975.

Eurofound, Terza indagine sulle imprese europee, Partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori, January 2016

Giampiero Bianchi – Imprese-sindacati verso una partecipazione responsabile ?

Non tutto quello che ci viene dalla “globalizzazione” è un problema per il sindacato: può essere anche risorsa e questo è forse il caso dello storico tema della partecipazione. Dalla Scandinavia agli Usa, dalla Germania alla stessa Italia, non son poche infatti le positive esperienze di collaborazione tra sindacati e aziende in cui – anche sulla spinta della grande crisi post 2008, gli attori delle Relazioni sindacali sono spinti a ripensare i propri comportamenti. L’idea dello studio che segue – pubblicato sul n.3/2016 di “Vita e pensiero” – è che il “coinvolgimento del lavoro” nelle vita d’impresa può essere “chiave di successo nella nuova competizione globale”.

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Enrico Grazzini – Che cosa manca nel programma economico dei Cinque Stelle

Il Movimento 5 Stelle ha riscosso un grande e meritato successo elettorale ed è diventato una credibile forza candidata al governo del Paese. Diventa quindi importante valutare quale sia il suo piano di governo per risollevare l’Italia dalla crisi economica che dura ormai da troppi anni. Il programma economico del Movimento fondato da Beppe Grillo – a partire dal reddito minimo per tutti i cittadini per passare poi alla pubblicizzazione della Banca d’Italia, alla riconversione verde della politica energetica, al credito mirato per le piccole e medie imprese, alla rivisitazione del debito pubblico, alla critica all’euro, all’autoritarismo dell’Unione Europea e alle sue politiche di stupida austerità, ecc – è largamente condivisibile. Ma mancano ancora due elementi indispensabili perché questo piano possa diventare realmente efficace e concreto: la democrazia economica e la Moneta Fiscale.

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Conversazione con Donata Gottardi

GottardiDonata Gottardi è professoressa ordinaria di Diritto del lavoro presso il dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona. E’ stata Parlamentare europea, dal 2006 al 2009, componente della Commissione economica e monetaria, della Commissione occupazione e della Commissione parità di genere. Dirige il Dipartimento di Scienze giuridiche dal 2010. Coordina il progetto di ricerca ‘LEGAL_frame_WORK, Lavoro e legalità nella società dell’inclusione”, finanziato dal Ministero dell’Università, per il triennio 2013-2016, il progetto di ricerca ‘Close the deal, fill the gap’, finanziato dalla Commissione europea – Progress, per il biennio 2015-2016 e partecipa al progetto REINDIE, “International industrial relations: increasing and disseminating expertise. Focus on the Mediterranean countries”, finanziato dalla Commissione europea. E’ Presidente dell’IRES Veneto.

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Intervista a Vera Glassner

Foto GlassnerDr. Vera Glassner is Senior Researcher at the Department of Economic and Organizational Sociology at the University of Linz. Her research focus is on labour relations from an international comparative perspective and the dynamics of transnational inequality in Europe.

Workers participation to company represents a concept that has found different forms and levels of application in the international context; which value do you assign to this concept from a competitiveness and corporate social responsibility point of view?

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Jean du Plessis discusses Seoul City’s plan to adopt Mitbestimmung.

Join Deakin Law School Professor Jean du Plessis, as he discusses Seoul City’s plan to adopt a management system called co-determination (Mitbestimmung). Forging a way for employees to have a voice within their company, by giving them seats on their board of directors, the system would greatly impact on the way organisations are currently run. In the name of economic development, companies are resisting this change, arguing that it would get in the way of day to day business.

Professor du Plessis, who has researched this topic extensively, speaks with Alex Jensen from tbs eFM This Morning, South Korea.

http://www.podbbang.com/ch/10101?e=21963000

(lawnewsroom.deakin.edu.au, 04.05.2016)

A lezione di diritto del lavoro con il Prof. Manfred Weiss: Italia e Germania a confronto.

La lectio magistralis del Prof. Manfred Weiss sull’evoluzione del diritto del lavoro e delle relazioni industriali in Germania apre un confronto tra il nostro sistema e quello tedesco, avvalorato dalla possibilità di “accedere” direttamente all’interno di quest’ultimo da un’angolazione privilegiata: il punto di vista di uno dei professori più influenti sul panorama giuslavoristico internazionale, nonché ex Presidente dell’ILERA (International Labour and Employment Relations Association). La lezione tenuta nella Scuola di Dottorato in Formazione della Persona e Mercato del Lavoro di Bergamo offre dunque degli spunti di riflessione rilevanti anche nella prospettiva del nostro ordinamento, toccando alcuni temi, come il salario minimo legale e la partecipazione dei lavoratori in azienda, che campeggiano nell’attuale dibattito politico e sindacale in Italia.

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Intervista a Uliano Stendardi

CV_Uliano StendardiCi parli di lei…

Ho cominciato l’impegno sindacale nel 1975 come delegato, quindi un inizio classico; nel 1979 sono uscito a tempo pieno, sono andato in una federazione nazionale, che era quella degli alimentaristi, e ho seguito attività contrattuale. Nel 1981 ho fatto già un’esperienza confederale: avviammo il primo progetto in Italia di una Federazione dei Consumatori, una esperienza unitaria CGIL CISL UIL insieme alle centrali cooperative. Ho seguito le prime esperienze di autogestione: avevamo un dipartimento per l’autogestione, a quei tempi in confederazione, e anche un centro di promozione delle esperienze di cooperazione e di autogestione.

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