Il governo vuole accelerare sui contratti aziendali.

Stop al contratto nazionale, via libera al salario minimo garantito per tutti i lavoratori e aumento degli incentivi, sotto forma di crediti d’imposta o detrazioni, per favorire la contrattazione aziendale. Sono questi i punti della riforma dei contratti di lavoro a cui sta lavorando il governo, dopo che il negoziato Confindustria-sindacati per arrivare a un accordo condiviso sembra ormai finito su un binario morto.

(…) La svolta studiata da Matteo Renzi, però, non piace né a Confindustria né ai sindacati che temono di perdere consensi nelle rispettive basi.

(M. Di Branco, L’Espresso, 23.12.2015)

Contratti, riparte il confronto tra i sindacati.

Estendere e qualificare la contrattazione, a tutti i livelli. Sperimentare nuovi livelli di partecipazione dei lavoratori al governo dei processi produttivi aziendali. Consolidare le regole della rappresentanza definite con il Testo Unico del 10 gennaio 2014 firmato con Confindustria (e con gli accordi raggiunti negli altri settori). Intorno a questi tre capisaldi Cgil, Cisl e Uil intendono costruire una proposta unitaria sul nuovo modello contrattuale da presentare a Confindustria, secondo quanto è stato deciso ieri al tavolo tecnico che si è riunito nella sede della Uil e che verrà nuovamente convocato il 2 dicembre (…).

(G. Pogliotti, Il Sole 24 Ore, 26.11.2015)

Contratti, sì al confronto, no ai muri di gomma.

“Aggiornare il sistema contrattuale non riguarda solo Confindustria, ma anche altre associazioni datoriali. E non è un’operazione al ribasso dei parametri salariali, come intende fare Squinzi, perché non è di questo che il Paese ha bisogno, se vuole rilanciare lo sviluppo. Per noi, riformare i contratti vuol dire ammodernare il sistema delle relazioni industriali, al cui interno confronto, partecipazione e contrattazione siano considerate delle risorse”. Così Franco Martini, segretario confederale Cgil, stamattina ai microfoni di Italia Parla, la rubrica quotidiana di RadioArticolo1.

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Intervista a Tiziano Treu

Intervista Treu

Danilo Terra ha intervistato Tiziano Treu, Presidente della International Society for Labour and Social Security Law, già Ministro del Lavoro.

Ci parli di lei e del suo punto di vista sulla democrazia in azienda

Mi sono sempre occupato molto di questo tema non solo nell’attività scientifica e politica italiana, ma anche per le mie frequentazioni europee.

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Massimo Visconti – Sindacato unico o sindacato unitario

E` ormai sotto gli occhi di tutti la crisi che i sindacati italiani stanno attraversando e che è dovuta alle vicende che, trasversalmente, interessano le sigle storiche non tanto dovute alle “battaglie sindacali” quanto al gossip che riguarda una volta le retribuzioni gonfiate di un segretario generale, l’altra volta l’elezione irregolare di un altro segretario generale o le spese “non inerenti all’attività sindacale” fatte con carte di credito finanziate con i soldi dei lavoratori oppure dalla fuga di iscritti che sembra aver travolto il primo sindacato italiano.

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Intervista a Cesare Damiano

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Nel corso del convegno sulle nuove relazioni industriali tenutosi a Pescara il 25-26 settembre e organizzato dall’Associazione Italiana di Studio delle Relazioni Industriali, Danilo Terra ha intervistato Cesare Damiano.

Ci parli di lei…

Sono un uomo di sinistra, presidente della Commissione Lavoro della Camera e ex ministro del lavoro nel secondo governo Prodi. Da sempre, dal ’68, mi batto per i diritti dei lavoratori.
Naturalmente non disconosco le ragioni dell’impresa, in primo luogo quello della competitività; non sono dell’idea che per raggiungere quegli obiettivi valga la pena di perseguire politiche liberiste. Io sono un antiliberista e sono un Keynesiano.

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Anche per Confindustria l’importante è partecipare.

E’ di poche ore fa una svolta storica di Confindustria sui contratti di lavoro di cui solo gli osservatori più attenti si sono accorti. Nel suo discorso all’assemblea annuale privata degli industriali, il presidente Giorgio Squinzi ha proposto di rivedere profondamento il modello dei contratti di lavoro legando strettamente retribuzioni e produttività.

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