Una svolta tedesca. “Non come quella della legge elettorale “, annota la segretaria della Cisl Annamaria Furlan. “Proponiamo una mossa per tentare di rilanciare il sistema produttivo e cambiare il volto del capitalismo italiano: mettere in campo le risorse dei fondi pensione contrattuali per favorire gli investimenti, in cambio di una partecipazione azionaria dei lavoratori nelle imprese”.
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Welfare aziendale: le azioni dell’industria, le opportunità per i lavoratori.
C’è l’assicurazione sulla vita ma anche il maggiordomo aziendale, ossia un incaricato dall’azienda che aiuta il lavoratore a portare l’auto dal carrozziere o a ritirare la spesa, c’è la palestra aziendale e i gruppi di acquisto, e poi ancora il car-sharing, la convenzione con il medico della ditta per gli esami del sangue, i corsi di inglese e l’orto aziendale. La lista è lunga, si tratta di alcune delle opportunità che un lavoratore può avere in ciò che viene definito welfare aziendale.
Premi di produttività per 5 milioni.
Poco più di cinque milioni di dipendenti, quasi 16.400 accordi e un premio medio di 1.500 euro a lavoratore: è la fotografia, aggiornata a fine novembre, dell’applicazione nelle “fabbriche” della detassazione dei premi di produttività, reintrodotti quest’anno dalla precedente legge di Bilancio, fino a 2mila euro di somme “incentivate” con la cedolare secca al 10% (2.500 euro, in caso di accordi paritetici nell’organizzazione del lavoro) e per redditi fino a 50mila euro lordi annui.
Il dg di Federmeccanica: “Il nuovo contratto darà più forza alle aziende e tutele ai lavoratori”.
“L’inizio della via italiana alla partecipazione”: forte è la scossa che il nuovo CCNL dei metalmeccanici dà alla discussione sulle pratiche partecipative. Dopo il primo stimolo ricevuto dalla detassazione dei premi di risultato, arriva dalle parti sociali un programma strutturato che esprime fiducia nel connubio partecipazione-produttività. (nota del Redattore)
Maurizio Ballistreri – Contratto metalmeccanici: il valore della partecipazione
Nei commenti di Cisl, Uil (meno della Cgil) e in quelli di Confindustria è stata data notevole enfasi ai profili di partecipazione in azienda, per quanto riguarda le relazioni industriali, contenuti nell’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici.
Metalmeccanici, accordo innovativo, incremento salariale di 92 euro.
C’è l’accordo sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici e stavolta siglano tutti, comprese le tute blu della Cgil, la cui firma mancava da otto anni. Le parti hanno raggiunto l’intesa su un incremento salariale mensile di 92 euro, come media a regime, alla fine del quadriennio 2016-2019. L’aumento è frutto di una stima perchè, a differenza del passato, nel testo non ci sono cifre sul totale.
Modello contrattuale, c’è l’accordo con Confcommercio.
“La contrattazione torna nel luogo giusto, nel rapporto tra le parti sociali che definiscono le regole. Si determina che il rinnovo dei salari non è più legato all’inflazione, con i rischi che ci sono di sbagliare stagione economica. È invece molto legato all’andamento del settore e questo ci permette anche di discutere di produttività nel secondo livello utilizzando più indicatori che non siano solo quelli dello scambio tra intensità di lavoro e produttività”.
Confindustria: dal Veneto parte la corsa verso la ripresa del Paese.
E per il presidente degli industriali di Padova, Massimo Finco “la rivoluzione industriale parte proprio dalla necessità di stringere, con gli attori istituzionali e sociali, un patto per la produttività del Paese e del Veneto spina dorsale manifatturiera del Paese. Al Governo, al maggiore sindacato italiano, la Cgil di Susanna Camusso, Finco e i colleghi delle altre due associazioni territoriali chiederanno gli strumenti e un impegno ad “allargare la contrattazione aziendale.
Imprese e lavoro nella Quarta rivoluzione industriale.
“Cambiare. Imprese e lavoro al tempo della quarta rivoluzione industriale”, è questo il titolo delle Assise generali 2016, per la prima volta congiunte, di Unindustria Treviso, Confindustria Padova e Confindustria Vicenza, che si terranno sabato 19 novembre, con inizio dei lavori alle 10, al Pala Expo Venice di Marghera, Venezia, in via Galileo Ferraris 5.
Confindustria: più crescita. Cisl: bene Renzi e Boccia su riforma dei contratti.
“La crescita deve essere il nostro progetto per il Paese”. Lo afferma il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia dal palco dell’Assemblea di Assolombarda: “Partiamo dagli effetti sull’economia reale – spiega – individuiamo strumenti e poi consideriamo i saldi di bilancio, non facciamo l’errore di partire dai saldi di bilancio”.