Il recupero cooperativistico d’impresa è un fenomeno esemplare e potenzialmente contagioso di reazione collettiva e solidale alle dinamiche scadenti del capitalismo neoliberale (in primis alla finanziarizzazione delle imprese), che stanno condannando una porzione crescente di risorse – umane e non soltanto – a diventare scarti. Si tratta, peraltro, di esperienze durature di mutualismo in ambito produttivo: 202 delle 218 imprese recuperate prima del 2003 sono durate in media 15,2 anni, di contro ai 12 anni di vita media delle piccole e medie imprese italiane.
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La Corte di Giustizia europea rafforza la democrazia sul lavoro.
Una sentenza della Corte di Giustizia europea (CGE) oggi garantisce che la partecipazione dei lavoratori continui ad applicarsi senza restrizioni alla società di software SAP SE. Al di là del singolo caso, i giudici lussemburghesi hanno lanciato un segnale per la rappresentanza degli interessi dei lavoratori nei consigli di sorveglianza delle società per azioni europee. La legge tedesca sulla codeterminazione prevede seggi per i rappresentanti sindacali nel consiglio di sorveglianza. SAP SE voleva escludere questi seggi garantiti per i rappresentanti sindacali durante la conversione nella società europea da SE.
Disastro in Norvegia.
È fatta. Dal 1° gennaio il nuovo governo norvegese ha abolito qualsiasi incentivo all’azionariato dei dipendenti.
È dunque ora il momento del dibattito politico. Che fare, quale alternativa? Come diceva un primo ministro socialista che ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità in Belgio: “Prima agisco, poi penso”.
Alessandra Servidori – Salari e produttività: il cambiamento deve partire dalle aziende
In Italia, solo il 23% dei lavoratori dipendenti beneficia di regimi di pagamento variabili in base alla produttività e solo il 13,4% delle aziende riconosce bonus ai dipendenti e ai collaboratori legati al raggiungimento degli obiettivi di produttività, efficienza e qualità. E’ quanto emerge dalla relazione della Commissione UE sul mercato del lavoro e sugli sviluppi salariali nel 2018, che sottolinea l’importanza della produttività per sostenere la crescita dei salari. E se l’Italia non brilla nello scenario europeo, per il cambio di rotta determinante sarà il ruolo delle aziende. Una partita ancora aperta? Continua la lettura
Intervista a Peter Scherrer
I am the Deputy General Secretary of the European Trade Union Confederation (ETUC). I served an apprenticeship as a metal worker (since 1974 member of the IG Metall) and studied history and sociology in Berlin, Bielefeld and Newcastle-upon-Tyne. In the field of workers participation I served as a works council, a member of various supervisory boards (ThyssenKrupp, Opel, Vodafone) and I was more than three years with ArcelorMittal as a Labour Director and member of the management committee in a steel plant. From 2005-2011 I was General Secretary of the European Metalworkers Federation (EMF).
Risposta ad Interrogazione a risposta scritta n. 003067-17 su Pilastro diritti sociali e partecipazione dei lavoratori.
In data 26 settembre 2017 è pervenuta la Risposta all’Interrogazione a risposta scritta n. 003067-17 su Pilastro diritti sociali e partecipazione dei lavoratori presentata dall’eurodeputato Enrico Gasbarra (S&D).
Pubblicazione del bando della Commissione europea per il rafforzamento delle pratiche partecipative.
Segnaliamo che la Direzione Generale “Occupazione, Affari Sociali e Inclusione” della Commissione europea ha pubblicato il bando “Information, consultation and participation of representatives of undertakings” nell’ambito della linea di budget autonoma 04.03.01.06.
Il bando mira a finanziare attività volte a rafforzare la partecipazione dei lavoratori all’interno delle imprese, ovvero qualsiasi meccanismo, tra cui informazione, consultazione e partecipazione, attraverso il quale i rappresentanti dei lavoratori possono esercitare un’influenza sui processi decisionali dell’impresa – in particolare contribuendo all’opera di sensibilizzazione e applicazione delle leggi e delle politiche comunitarie in materia. Il bando è rivolto ai comitati aziendali o agli organismi analoghi che assicurino la rappresentanza generale dei lavoratori o dei sindacati, e al management di impresa o a organizzazioni che rappresentano i datori di lavoro a livello regionale, nazionale, europeo, settoriale o multisettoriale.
Il budget complessivo del bando è di 7.313.000 euro. La percentuale del cofinanziamento europeo non potrà superare il 90% dei costi ammissibili. Le domande di candidatura vanno presentate entro il 17 giugno 2016.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito web ufficiale della Direzione Generale Employment, Social Affairs & Inclusion., nonché alla pagina dedicata nell’area riservata del sito web della Delegazione di Confindustria.
(www.confindustria.eu, 23.04.2016)