Nelle scorse settimane, l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando (PD) ha scatenato un acceso dibattito pubblico sulla necessità di esercitare un potere di controllo e vigilanza nelle aziende che beneficiano degli ingenti prestiti erogati dallo Stato italiano. Richiamandosi all’esempio della Germania, l’esponente del Partito Democratico ha suggerito che lo Stato possa entrare nel Cda delle aziende beneficiarie per un determinato periodo, in modo da garantire che l’impresa mantenga gli impegni assunti nel momento in cui riceve finanziamenti a fondo perduto da parte dello Stato. La proposta ha suscitato grandi polemiche costringendo Orlando a puntualizzare più volte le dichiarazioni fatte.