Co-determinazione, la vera forza del modello tedesco.

Renzi invoca il modello indu­striale tede­sco per ten­tare di risol­vere il pro­blema del lavoro e della disoc­cu­pa­zione. Però non dice che quel sistema indu­striale si fonda soprat­tutto sulla co-determinazione (Mit­be­stim­mung), che in ita­liano spesso si tra­duce male con coge­stione). In Ger­ma­nia i rap­pre­sen­tanti dei lavo­ra­tori sie­dono nel cda delle grandi e medie aziende con pari diritti degli azio­ni­sti: infatti per legge tutti i lavo­ra­tori, iscritti e non iscritti al sin­da­cato, eleg­gono non solo il con­si­glio sin­da­cale di fab­brica ma anche i loro rap­pre­sen­tanti nei con­si­gli diret­tivi delle imprese.

(…) I lavo­ra­tori tede­schi non hanno una par­te­ci­pa­zione finan­zia­ria nel capi­tale delle aziende (come invece vor­rebbe la Cisl in Ita­lia) e for­tu­na­ta­mente non sono legati agli utili del capi­tale ma hanno un potere reale sulle imprese. È que­sto il vero segreto della potenza mani­fat­tu­riera tede­sca: i lavo­ra­tori code­ci­dono del destino delle «loro» aziende e natu­ral­mente sono inte­res­sati a svi­lup­parle e a innovare.

(E. Grazzini, ilmanifesto.info, 03.09.2014)

Patto su Fico, assumerà disoccupati.

Visto che il lavoro non c’è, almeno là dove sta per esserci che sia almeno “buona occupazione”. Ovvero, una chance per riconquistare un impiego a favore dei disoccupati di lungo corso e delle persone socialmente svantaggiate. E’ una delle richieste lanciate oggi dalla Cisl di Bologna, ma potrebbe già essere qualcosa di più: entro la prima metà di settembre, annuncia infatti il segretario Alessandro Alberani, sarà firmato un protocollo per fare di Fico l’apripista nel campo della “occupazione buona” a Bologna; ovvero a favore di chi un lavoro non lo ha o l’ha perso.

(…) La Cisl insiste poi per far partire i “comitati di sorveglianza”, cioè rappresentanze dei lavoratori nei livelli della governance delle aziende (a partire da Tper e Fiera di Bologna).

La governance aziendale, in termini di partecipazione attiva dei lavoratori, “è una cosa che ci ha sempre interessato, prima che lo dicessero in Germania, e non vuol dire cogestione. L’avessimo fatto anni fa, l’utile di questi anni che è andato alle imprese sarebbe andato anche ai lavoratori”. 

(viaemilianet.it, 11.08.2014)

Leonardo Scimmi – Cogestione, il modello dualistico renano

Nel 2003 il legislatore, introducendo in Italia (in via opzionale) il sistema dualistico di amministrazione e controllo della società per azioni, ha precisato di aver tratto ispirazione dalla disciplina comunitaria della Società Europea (SE), oltre che dalle esperienze di vari paesi che adottano forme più o meno simili di “governance duale”. Il riferimento storicamente più importante resta, in ogni caso – in ragione della sua diffusione e rilevanza socio-economica – il sistema tedesco o “renano” di disciplina della società per azioni (Aktiengesellschaft). Vale dunque la pena fare alcune riflessioni comparative con il dualistico italiano, onde comprendere quali peculiarità e potenzialità tipiche del modello caratterizzato dalla più significativa esperienza applicativa in Europa sono state recepite, ed in che misura.

Continua la lettura

Amedeo Pugliese e Antonio Vanuzzo – La cogestione significa responsabilizzare i lavoratori

Sebbene l’art. 46 della Costituzione riconosca «il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende», in Italia il tema non è mai stato affrontato davvero. Nel 2009 il governo, con Tremonti e Sacconi, si impegnò a siglare un impegno a promuovere la cogestione. Eppure l’apertura della Cgil sul tema – tramite l’intervento del  segretario Camusso sulle pagine delCorriere – è storia recente, legata alla conquista di Telecom da parte degli spagnoli di Telefonica.

Continua la lettura

Pietro Ichino – Riflessioni e prospettive sulla partecipazione dei lavoratori nell’impresa

MEZZO SECOLO DI SCARSA APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 46 DELLA COSTITUZIONE (E I SUOI PERCHÉ) – QUEL CHE BOLLE IN PENTOLA DALLA XVI LEGISLATURA – UN APPROCCIO DI LAW & ECONOMICS ALLA QUESTIONE

Slides utilizzate per la relazione al Seminario promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, 31 marzo 2014

“ su gentile concessione del sito www.pietroichino.it “

140331 IchinoMilano.31III141

.