Pubblichiamo in allegato il recente contributo di Salvo Leonardi sulla partecipazione dei lavoratori all’impresa.
Articoli Taggati → codeterminazione
Forum “Partecipazione incisiva” – Intervista a Salvo Leonardi
Sono un ricercatore della Fondazione Di Vittorio (l’istituto di ricerca e formazione della CGIL nazionale, già IRES e poi Ass. “B. Trentin”), dove mi occupo di relazioni industriali. Mi sono laureato in Scienze Politiche a Catania e ho un dottorato di ricerca in diritto dell’economia. Faccio parte di diversi network internazionali di ricerca e – visto che la Mitbestimmung è il vostro tema – collaboro abitualmente coi colleghi tedeschi della Fondazione Hans Boeckler e della Friedrich Ebert, con cui – di recente – abbiamo pubblicato dei libri e condiviso progetti e conferenze.
Sindacalismi, a confronto tre paesi europei.
Da che mondo è mondo a chiunque si occupi di economia, è giustamente richiesta una preparazione accademica specifica o comunque acquisita per molti anni sul campo. In questo contesto il ruolo delle parti sociali nella gestione delle risorse di un Paese non è affatto marginale.
Intervista a Robbert van het Kaar
Danilo Terra interviewed Robbert van het Kaar, Senior Researcher at the Hugo Sinzheimer Institute for Socio-legal research on Labour and Social Security (University of Amsterdam). Since 1997 Dutch correspondent for the European Observatory for Industrial Relations (EIRO) and since 2003 member of SEEurope, research network on employee participation at company level.
Marco Boleo – Perchè favorire la partecipazione ?
Qualche giorno fa su Avvenire è apparso un interessante articolo a firma Seghezzi-Tiraboschi che ci sentiamo di condividere nello spirito e nella sostanza. Governo, imprese e sindacati hanno di fronte a loro una sfida che debbono raccogliere “per costruire un equilibrio tra le esigenze della singola impresa e dei suoi lavoratori”.
Salvo Leonardi – Partecipazione dei lavoratori, una sfida cruciale
1) Se mai vi è stata un’epoca in cui i temi della democrazia e della partecipazione sono apparsi quanto mai cruciali e ineludibili, ad ogni livello e ambito, questa è la nostra. E del resto, mai come oggi, la loro evocazione ha goduto di una fortuna apparentemente tanto universale. Ciò nondimeno, mai come da molto tempo a questa parte, il loro conseguimento sembra essere divenuto tanto arduo e sfuggente, esposto com’è al pericolo di derive oligarchiche e tecnocratiche.
Volkswagen, i timori della Germania.
Lo scandalo auto imbarazza Berlino, ma se il governo ne era al corrente si appanna anche l’immagine del Paese garante della stabilità europea.
Prima chiudiamo i contratti poi discutiamo di partecipazione.
Camusso replica a Squinzi: i salari vanno aumentati non diminuiti.
(…) In questa stagione il tema nuovo è quello della partecipazione dei lavoratori e della democrazia economica. Confindustria è pronta ?
(…) E la produttività ? Bisogna farla crescere. bisogna rendere il sistema più competitivo. Come ? Con nuovi modelli organizzativi, con l’innovazione, con la partecipazione e con la contrattazione.
(…) Si parla sempre di modello tedesco: imitiamolo, imitiamo la Volkswagen.
(…) Non so se Confindustria sarà interessata a questa forma di partecipazione… So benissimo che hanno sempre cercato di evitare modelli di effettiva condivisione delle scelte in azienda. Ma non mi si dica che la sfida della modernità è il ritorno all’antico.
(R. Giovannini, La Stampa, 13.09.2015)
Intervista a Emiliano Di Carlo (parte III) – Il contesto italiano
Il decreto legislativo n.6 del 17 gennaio 2003 introduce, all’interno di una più ampia riforma del diritto societario, la possibilità per le società per azioni di adottare altri due modelli di governance alternativi rispetto al tradizionale: il monistico e il dualistico, ma senza traccia di codeterminazione.
Considera auspicabile, soprattutto nel contesto italiano caratterizzato da un elevato potenziale conflitto di interessi nei gruppi piramidali, un graduale percorso di lungo periodo che arrivi a inserire strategici elementi di compartecipazione, quali ad esempio la nomina e la revoca degli amministratori, indipendentemente dal sistema di governance adottato dall’impresa?
Danilo Terra – Le potenzialità della codeterminazione strategica nel contesto internazionale e italiano
L’articolo 46 della Costituzione della Repubblica Italiana dichiara:
‘’Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.’’