La Federazione FINCO ha presentato presso le Commissioni congiunte VI Finanze ed XI Lavoro pubblico e privato le proprie osservazioni in merito alle proposte di legge in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’Impresa.
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Il fiume carsico della partecipazione, un seminario del Diario del Lavoro.
La partecipazione è un argomento carsico che periodicamente torna d’attualità. Le trasformazioni nel sistema della contrattazione, e soprattutto la sempre maggiore attenzione che viene prestata alla centralità della persona, riportano oggi in primo piano la collaborazione che è possibile realizzare tra il sistema della produzione e il protagonismo dei lavoratori e delle loro rappresentanze. Il dibattito oggi attraversa vari strati del mondo del lavoro, sia pure con attenzioni e sensibilità differenti.
L’intervista. Francesco Carlesi: “Per rilanciare la Nazione dovremmo ripartire dall’esempio degli uomini dell’Italia del miracolo”.
Francesco Carlesi viene intervistato da La Voce del Patriota e ci racconta del suo ultimo volume, “L’Italia del miracolo”.
Francesco Carlesi, nato a Roma nel 1985, è Presidente dell’Istituto «Stato e Partecipazione», direttore editoriale della rivista “Partecipazione” e docente di Storia Contemporanea e Storia delle Relazioni Internazionali presso UniDolomiti e SSML “San Domenico”. Cultore della materia in Storia Contemporanea e dottore di ricerca in Studi Politici (La Sapienza). Ha scritto per le riviste scientifiche “Nuova Rivista Storica”, “Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale” e “Il Pensiero Storico”, oltre a numerose altre di approfondimento storico e politico come “Storia Rivista”. Ha scritto diversi libri, tra cui Craxi, l’ultimo statista italiano (2016), La Terza Via Italiana.
Partecipazione, capitolo importante delle riforme istituzionali.
Prof. Cassese, intanto: nel sommario delle riforme istituzionali necessarie al Paese, a suo giudizio può essere inserito anche il capitolo della partecipazione dei lavoratori?
Non solo può, ma deve. È dal 1948 che la legge più alta, la Costituzione, prevede la collaborazione dei lavoratori nella gestione delle imprese. Dopo, sulla partecipazione si è fatta tanta retorica, ma la costituzione vivente non è stata mai adeguata a quella che è entrata in vigore nel 1948.
Intervista a Mario Bozzi Sentieri
La sua intervista a Mitbestimmung risale a ottobre 2017, ci aggiorna sul suo percorso professionale e di studio in questi 4 anni?
I quattro anni trascorsi sono stati segnati, a livello generale, da non poche novità. Per l’Italia il 2017 era iniziato a ridosso dell’ennesima crisi di governo, una crisi determinata dal risultato del voto referendario del 4 dicembre 2016, voluto da Matteo Renzi. Non entro in questioni strettamente politiche. La bocciatura elettorale aveva comunque scongiurato l’abolizione del Cnel (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), considerato da molti un inutile carrozzone, in realtà – a mio parere – espressione, per quanto parziale, del tentativo d’integrazione/rappresentanza sociale a livello costituzionale. A metà del 2017 era uscito, a mia cura, Intervista sul corporativismo (Eclettica Edizioni), libro/intervista finalizzato a ricostruire il pensiero di Gaetano Rasi sul corporativismo e sull’idea partecipativa, anche in funzione di un rilancio del Cnel.
Il Cnel rilancia la partecipazione.
Il doping non fa bene nello sport, ma anche sul versante dell’occupazione. Il Rapporto sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva presentato dal Cnel certifica quanto hanno sostenuto da subito soprattutto Cgil, Uil ed Ugl: gli incentivi a pioggia hanno alterato i comportamenti dei datori di lavoro, facendo segnare un picco nelle assunzioni a tempo indeterminato, immediatamente seguito da un rapido decalage, fino ad arrivare alla situazione attuale nella quale il 90% delle nuove assunzioni è a tempo determinato.