Nei commenti di Cisl, Uil (meno della Cgil) e in quelli di Confindustria è stata data notevole enfasi ai profili di partecipazione in azienda, per quanto riguarda le relazioni industriali, contenuti nell’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici.
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Metalmeccanici, un contratto per tutti.
È stata raggiunta oggi (26 novembre) l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. La firma di tutte le parti in causa – Federmeccanica/Assistal, Fim, Fiom e Uilm – mette fine a una lunga fase di accordi separati. La delegazione della Fiom dà “un giudizio positivo sull’intesa raggiunta, che non presenta alcun tipo di scambio improprio, allarga diritti, va oltre l’inflazione nel suo costo complessivo, struttura il percorso democratico nel contratto nazionale, richiesta da sempre centrale per la nostra organizzazione”.
Metalmeccanici, accordo innovativo, incremento salariale di 92 euro.
C’è l’accordo sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici e stavolta siglano tutti, comprese le tute blu della Cgil, la cui firma mancava da otto anni. Le parti hanno raggiunto l’intesa su un incremento salariale mensile di 92 euro, come media a regime, alla fine del quadriennio 2016-2019. L’aumento è frutto di una stima perchè, a differenza del passato, nel testo non ci sono cifre sul totale.
Modello contrattuale, c’è l’accordo con Confcommercio.
“La contrattazione torna nel luogo giusto, nel rapporto tra le parti sociali che definiscono le regole. Si determina che il rinnovo dei salari non è più legato all’inflazione, con i rischi che ci sono di sbagliare stagione economica. È invece molto legato all’andamento del settore e questo ci permette anche di discutere di produttività nel secondo livello utilizzando più indicatori che non siano solo quelli dello scambio tra intensità di lavoro e produttività”.
Accordo contrattuale alla USL Romagna.
È stato firmato ieri, un importante accordo sindacale per gli oltre 11.000 dipendenti tra infermieri, tecnici, personale amministrativo, addetto all’assistenza, ecc., dell’USL Romagna (azienda per dimensioni uniche in tutto il paese).
Detassazione sui premi di risultato: applicata da 70 imprese, ne beneficiano 800 lavoratori.
L’accordo in materia di detassazione, che consente l’applicazione dell’aliquota fiscale del 10% ai premi di risultato, siglato il 9 giugno scorso da Confesercenti e Cgil, Cisl e Uil Lombardia, ha già dato i primi frutti. Sono infatti già 70 le imprese che lo hanno applicato nei settori del turismo e del terziario.
Quale evoluzione per gli studi sulle relazioni industriali? Un report sull’11° congresso europeo dell’ILERA.
Questo report riassume i contenuti principali di alcune delle ricerche presentate in occasione dell’undicesimo Congresso europeo dell’ILERA – International Labour and Employment Relations Association (http://www.ileraeurope2016.eu/), tenutosi a Milano dall’8 al 10 settembre 2016.
Fincantieri: welfare e partecipazione all’insegna del nuovo contratto aziendale
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Relazioni industriali – Un nuovo modello partecipativo
Come anticipato, il terzo pilastro su cui si fonda l’impianto dell’accordo di secondo livello, è costituito dal nuovo sistema di relazioni industriali che, orientato ad una maggiore compartecipazione, si pone quale primario obiettivo l’affermazione di opportuni livelli di coinvolgimento, consapevolezza e corresponsabilizzazione delle rappresentanze sindacali e dei lavoratori sugli obiettivi produttivi nonché sulle problematiche di comune interesse.
Contratti: Poletti, sostenere produttivita’ senza indebolire tutele.
Il governo punta a trovare un sistema per legare una parte della retribuzione dei lavoratori alla produttivita’, senza pero’ indebolire le tutele garantite dai contratti nazionali. Lo ha affermato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, a margine del workshop Ambrosetti.
Buone pratiche nel welfare contrattuale del CCNL Turismo: il caso Riva del Sole.
L’assistenza sanitaria integrativa è stata introdotta nel settore turismo con il CCNL 19 luglio 2003 che, all’articolo 156, disponeva l’istituzione, con criteri di rappresentanza paritetica, di un fondo di assistenza sanitaria integrativa rispondente ai requisiti previsti all’articolo 12, comma 4, lettera f), della legge 30 aprile 1969, n. 153 e successive modifiche ed integrazioni.