“La contrattazione torna nel luogo giusto, nel rapporto tra le parti sociali che definiscono le regole. Si determina che il rinnovo dei salari non è più legato all’inflazione, con i rischi che ci sono di sbagliare stagione economica. È invece molto legato all’andamento del settore e questo ci permette anche di discutere di produttività nel secondo livello utilizzando più indicatori che non siano solo quelli dello scambio tra intensità di lavoro e produttività”.
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Confindustria: dal Veneto parte la corsa verso la ripresa del Paese.
E per il presidente degli industriali di Padova, Massimo Finco “la rivoluzione industriale parte proprio dalla necessità di stringere, con gli attori istituzionali e sociali, un patto per la produttività del Paese e del Veneto spina dorsale manifatturiera del Paese. Al Governo, al maggiore sindacato italiano, la Cgil di Susanna Camusso, Finco e i colleghi delle altre due associazioni territoriali chiederanno gli strumenti e un impegno ad “allargare la contrattazione aziendale.
Imprese e lavoro nella Quarta rivoluzione industriale.
“Cambiare. Imprese e lavoro al tempo della quarta rivoluzione industriale”, è questo il titolo delle Assise generali 2016, per la prima volta congiunte, di Unindustria Treviso, Confindustria Padova e Confindustria Vicenza, che si terranno sabato 19 novembre, con inizio dei lavori alle 10, al Pala Expo Venice di Marghera, Venezia, in via Galileo Ferraris 5.
Almaviva Contact, Antonelli ai sindacati: “Collaboriamo come in Germania”.
Un cambio di paradigma nelle relazioni industriali che stimoli la funzione sociale dell’impresa e affidi un ruolo nuovo ai lavoratori. Almaviva Contact rilancia sulla democrazia partecipativa nelle aziende per affrontare con strumenti innovativi la sfida industriale che il settore dei call center non si può permettere di perdere. Pena la scomparsa dalla scena produttiva italiana.
Patto tra gli attori della fabbrica, incontro a metà novembre.
Confindustria e Cgil, Cisl e Uil definiranno insieme un incontro dopo la metà di novembre su nuove relazioni industriali e patto tra gli attori della fabbrica. E’ questa l’indicazione che giunge dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, interpellato a margine dell’assemblea di Confitarma, sulla convocazione di un incontro sulla proposta per la crescita lanciata sabato scorso dal palco del convegno dei giovani imprenditori a Capri.
Ammortizzatori e crisi, intesa tra le parti sociali.
Un nuovo approccio alla gestione delle crisi e delle ristrutturazioni aziendali, che fa perno sul mix formazione (in vista della ricollocazione dei lavoratori) e sussidi più robusti. Con un duplice obiettivo: ridurre il numero di licenziamenti, e costruire un moderno ed efficace sistema di outplacement, con il coinvolgimento attivo delle imprese e del sindacato, valorizzando, così, la contrattazione.
“I sindacati e la legge”, convegno internazionale a Lucca.
Venerdì 11 e sabato 12 marzo Fondazione Giuseppe Pera e Comparative Labor Law and Policy Journal hanno organizzato, a Lucca presso il complesso conventuale di San Francesco, un confronto internazionale sulle principali linee evolutive in ambito di relazioni sindacali.
Contratti, nuovo ultimatum di Renzi: “Il tempo sta per scadere”.
Sulla riforma della contrattazione “la palla è nelle mani delle parti. Ma il tempo sta per scadere. Se non si sbrigano loro, ci pensiamo noi. E non è una minaccia, ma una semplice constatazione di buon senso”. Lo riibadisce il premier Matteo Renzi in un’intervista al Sole 24 Ore, anche se il responsabile del Lavoro, Giuliano Poletti, smussa gli angoli sottolineando che è opportuno che “vada ancora lasciato giustamente lo spazio alle parti per il confronto”.
Contratti, sindacati divisi sul tavolo della riforma.
Sulla riforma della contrattazione i sindacati restano divisi. All’indomani dell’annuncio del presidente di Confindustria che aveva dichiarato «chiuso» il tavolo interconfederale per «assenza di margini di manovra», ieri sono emerse nuovamente le distanze tra le tre confederazioni.
Massimo Visconti – Sindacato unico o sindacato unitario
E` ormai sotto gli occhi di tutti la crisi che i sindacati italiani stanno attraversando e che è dovuta alle vicende che, trasversalmente, interessano le sigle storiche non tanto dovute alle “battaglie sindacali” quanto al gossip che riguarda una volta le retribuzioni gonfiate di un segretario generale, l’altra volta l’elezione irregolare di un altro segretario generale o le spese “non inerenti all’attività sindacale” fatte con carte di credito finanziate con i soldi dei lavoratori oppure dalla fuga di iscritti che sembra aver travolto il primo sindacato italiano.