Ringraziando Mario Bozzi Sentieri per la condivisione dei suoi sempre preziosi contributi di pensiero, pubblichiamo di seguito la sua recensione del libro di Francesco Carlesi.
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La rivoluzione 4.0.
“La Rivoluzione 4.0” è il nuovo libro di Mario Bozzi Sentieri.
L’operaio di Junger oggi potrebbe essere: Il lavoratore 4.0. Chi è? E cos’è l’industria 4.0? E’ il risultato delle applicazioni odierne della tecnologia, con la massimizzazione dell’integrazione uomo/robot sui luoghi di lavoro. Le famose “macchine intelligenti”, cioè il portato di quella Intelligenza Artificiale (IA) le cui ricerche iniziarono nella prima metà del secolo scorso e che oggi hanno ottenuto risultati straordinari ma per certi versi anche inquietanti, con macchine in grado di muoversi autonomamente e derelazionarsi con la manodopera tradizionale, fino a sostituirla.
Presentazione della rivista “Partecipazione”.
Giovedì 24 Novembre alle ore 17:00 verrà presentata la rivista “Partecipazione” presso la Sala del Cenacolo in via Campo Marzio 42 a Roma.
Per partecipare è necessario registrarsi inviando una mail a ispa@
L’incontro verrà registrato e sarà disponibile sul canale dell’Istituto Stato e partecipazione.
Un anno di Stato e Partecipazione e una scienza aperta all’etica e al confronto.
Nel dicembre del 2020 usciva il primo volume dell’Istituto «Stato e Partecipazione», dal titolo L’Italia del Futuro. Con una serie di saggi affidati a professori, studiosi e sindacalisti si cercavano di tratteggiare spunti, analisi e programmi per la (ri)costruzione della Nazione nel dramma della pandemia. Dall’agricoltura all’industria, passando per la politica estera, il sindacato e le periferie, ogni aspetto vitale era toccato, seguendo il filo conduttore della necessità del recupero di ampie fette di sovranità e dell’impostazione di strategie di lunghissimo periodo per l’Italia.
Mario Bozzi Sentieri – La cultura partecipativa come “strategia d’azione”
Ringraziamo l’Autore, main contributor di Mitbestimmung, per averci inviato la sua recensione del libro di Augusto Cocchioni e la costante partecipazione al dibattito sui temi della partecipazione dei lavoratori all’impresa.
L’Idea partecipativa ha radici profonde, che affondano nel Sindacalismo “teorico”, d’impronta nazional-rivoluzionaria, nella Dottrina Sociale della Chiesa, nel mazzinianesimo, fino a diventare norma costituzionale, purtroppo inapplicata.
Intervista a Mario Bozzi Sentieri
La sua intervista a Mitbestimmung risale a ottobre 2017, ci aggiorna sul suo percorso professionale e di studio in questi 4 anni?
I quattro anni trascorsi sono stati segnati, a livello generale, da non poche novità. Per l’Italia il 2017 era iniziato a ridosso dell’ennesima crisi di governo, una crisi determinata dal risultato del voto referendario del 4 dicembre 2016, voluto da Matteo Renzi. Non entro in questioni strettamente politiche. La bocciatura elettorale aveva comunque scongiurato l’abolizione del Cnel (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), considerato da molti un inutile carrozzone, in realtà – a mio parere – espressione, per quanto parziale, del tentativo d’integrazione/rappresentanza sociale a livello costituzionale. A metà del 2017 era uscito, a mia cura, Intervista sul corporativismo (Eclettica Edizioni), libro/intervista finalizzato a ricostruire il pensiero di Gaetano Rasi sul corporativismo e sull’idea partecipativa, anche in funzione di un rilancio del Cnel.
L’idea partecipativa dalla A alla Z, principi, norme, protagonisti.
Che cosa hanno in comune Papa Leone XIII ed il generale Charles de Gaulle, il sindacalismo rivoluzionario e la Dottrina sociale della Chiesa, il socialismo gildista ed il corporativismo ? Apparentemente molto poco, lontani come sono nel tempo, nei luoghi d’origine, nelle culture d’appartenenza.
Il neosocialismo di Thomas Piketty scopre l’idea “partecipativa”.
Il nuovo saggio dell’economista francese, “Capitale e ideologia” recensito da Mario Bozzi Sentieri
L’ultimo libro di Thomas Piketty tradotto in italiano (“Capitale e ideologia”, La Nave di Teseo) è un tomo poderoso: 1200 pagine, più di un kilogrammo di carta sottile. L’economista francese non è nuovo a queste “prove di forza”. “Il Capitale nel XXI secolo”,uscito nel 2013 aveva una lunghezza di oltre 900 pagine, a conferma della volontà visionaria di Piketty, impegnato a misurarsi sui grandi scenari della storia e dei cambiamenti ideologici. Genericamente etichettabile come un neo-socialista, oggi l’autore di “Capitale e ideologia” sposta la visuale dai tradizionali riferimenti di classe a quelli di una più ampia “lotta ideologica” , muovendosi dalle antiche società schiavistiche fino ad approdare alla modernità ipercapitalista. Alla base la convinzione che la diseguaglianza non è provocata dall’economia ma dalla politica e dall’ideologia e proprio per questo è possibile intraprendere un’ altra strada.
Nasce il Circolo SO.R.E.L.
Ringraziamo Mario Bozzi Sentieri per il comunicato stampa inviatoci e di seguito pubblicato, con il quale viene annunciata la costituzione del Circolo SO.R.E.L.