Salariati o soci ? Fim Venezia si confronta sulla partecipazione dei lavoratori all’impresa.

Scriveva Giulio Pastore, il fondatore della Cisl, che “La partecipazione agli utili, al capitale azionario ed il controllo dell’amministrazione, rendono l’operaio non più salariato ma cooperatore interessato e responsabile”.  Non era un pensiero eversivo, si ancorava piuttosto alla (allora) nuovissima Costituzione repubblicana che all’art. 46 dispone “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.

Ad oggi non si sono realizzati in Italia grandi esempi di partecipazione dei lavoratori nel senso indicato da Pastore. E’ prevalsa, per molti decenni, una visione sindacale e imprenditoriale di separazione degli interessi tra lavoro e capitale, se non antagonista. Non così per la Germania che nel secondo dopoguerra ha costruito la loro potenza industriale e sindacale sulla Mitbestimmung (cogestione) e in Svezia dove, per legge, dagli anni ’70 i lavoratori siedono nei CdA con poteri di vigilanza e decisione.

Il tema è però tornato all’ordine del giorno e in Italia non manca quale esempio di partecipazione esaminato nella ricerca che Matteo Mangiaracina presenterà al convegno “La partecipazione dei lavoratori all’impresa” che la Fim Cisl di Venezia ha promosso  per martedì 15 luglio prossimo al Quid Hotel di Mestre. Perché quello della partecipazione, sottolinea l’economista Alberto Berrini, relatore al convegno è rimasto un punto fisso nelle teoria economica della Cisl, oggi più rilevante che mai visto che la crisi pone seri problemi di crescita.

Oggi si può fare, conferma il segretario della Fim di Venezia, Stefano Boschini, anche per le mutate condizioni politiche generali e per maggiore apertura che si può riscontrare tra le parti interessate. Lo si capirà meglio nella Tavola Rotonda  che si svolgerà nell’ambito del convegno a cui interverranno anche Marco Bentivogli (Segretario nazionale Fim Cisl), Lino Gottardello (Cisl Venezia) e Marcello Sorrentino, responsabile delle relazioni istituzionali di Fincantieri.

La presenza di Sorrentino al convegno riveste particolare interesse in quanto l’azione delle sigle sindacali a Fincantieri di Venezia si è caratterizzata finora da una profonda diversità di concezione e di ruolo del sindacato nell’ambito delle relazioni industriali (vedi le recenti vicende sulla riorganizzazione del lavoro collegata alle commesse Vikjng). Fincantieri si è però recentemente quotata in Borsa accompagnando questa scelta con una proposta di azionariato aperta anche ai dipendenti. Come nel caso di Finmeccanica (citato nella ricerca di Matteo Mangiaracina) anche per Fincantieri si apre la strada della partecipazione dei lavoratori vista come fattore in grado di aggiungere capacità competitiva nei mercati.

Tratto dal sito www.cislveneto.it

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