Premi di produttività: tutti i dati sugli oltre tredicimila contratti depositati.

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in un comunicato stampa, ha reso noto i dati relativi ai contratti aziendali depositati entro lo scorso 15 luglio. Stenta a partire il “coinvolgimento paritetico dei lavoratori” mentre sono oltre duemila i contratti che prevedono l’erogazione di strumenti di welfare.

Con un Comunicato stampa il Ministero del lavoro ha reso noti i dati relativi ai contratti aziendali depositati per via telematica dai datori di lavoro entro il termine, fissato al 15 luglio di quest’anno con riferimento agli accordi sottoscritti nel 2015.

Il Ministero rende noto che, alla data del 15 luglio 2016, sono state compilate 13.543 dichiarazioni di conformità, di cui 10.547 si riferiscono a contratti sottoscritti nel 2015. In testa Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, fanalino di coda le piccole Val d’Aosta e Molise.
Dei 13.543 contratti depositati:
– ben 10.574 si propongono di raggiungere obiettivi in termini di produttività;
– 7.907 puntano ad una maggior redditività;
– 6.121 si sono prefissati obiettivi in termini di qualità.
Soltanto 1.351 degli accordi depositati prevedono forme di coinvolgimento paritetico dei lavoratori: per essi dunque il limite delle somme erogabili con tassazione agevolata aumenta fino a 2.500 Euro lordi; mentre 2.290 prevedono misure di welfare aziendale con la connessa detassazione e contribuzione.
La Legge di Stabilità 2016 ha reintrodotto la tassazione agevolata, con imposta sostitutiva del 10%, in favore dei premi di risultato e delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, entro il limite di 2.000 euro lordi, aumentato a 2.500 euro per le aziende che «coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro», in favore di lavoratori con redditi da lavoro dipendente fino a 50.000 euro.
Il decreto attuativo ha disciplinato sia gli strumenti e le modalità attraverso cui le aziende realizzano il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro che l’erogazione, tramite voucher, di beni, prestazioni e servizi di welfare aziendale , che restano esclusi dal reddito di lavoro dipendente.
(www.ipsoa.it, 19.07.2016)

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