Premi di produttività

Sono 30.979 i contratti aziendali e territoriali depositati; 9.389 quelli ancora “attivi”[1]

A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività, il Ministero del Lavoro ha reso disponibile la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali. Dopo 60 giorni, termine transitorio per l’invio dei modelli riferiti a contratti sottoscritti nel 2015, a partire dal 15 luglio 2016 il sistema è entrato a pieno regime.

Alla data del 15 marzo 2018 sono state compilate 30.979 dichiarazioni di conformità (moduli), redatte secondo l’articolo 5 del DM 25 marzo 2016.

Il grafico che segue mostra la distribuzione mensile dei moduli depositati[2]:

La tabella che segue mostra la distribuzione regionale delle dichiarazioni:

Alla data del 15 Marzo 2018, 9.389 dichiarazioni di conformità si riferiscono a contratti tuttora attivi; di queste, 7.790 sono riferite a contratti aziendali e 1.599 a contratti territoriali.

La Tabella che segue mostra la distribuzione territoriale dei contratti attivi.

Regione DTL AZIENDALE TERRITORIALE Totale
01-PIEMONTE 877 86 963
02-VALLE D’AOSTA 9 1 10
03-LOMBARDIA 2.358 308 2.666
04-BOLZANO 32 7 39
04-TRENTO 119 139 258
05-VENETO 879 296 1.175
06-FRIULI 232 23 255
07-LIGURIA 170 19 189
08-EMILIA ROMAGNA 1.067 185 1.252
09-TOSCANA 502 211 713
10-UMBRIA 82 16 98
11-MARCHE 138 17 155
12-LAZIO 523 158 681
13-ABRUZZO 138 2 140
14-MOLISE 16 2 18
15-CAMPANIA 227 16 243
16-PUGLIA 120 18 138
17-BASILICATA 39 27 66
18-CALABRIA 55 9 64
19-SICILIA 132 18 150
20-SARDEGNA 75 41 116
Totale 7.790 1.599 9.389

 

Dei 9.389 contratti attivi, 7.400 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 5.423 di redditività, 4.649 di qualità, mentre 1.387 prevedono un piano di partecipazione e 3.870 prevedono misure di welfare aziendale.

Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per sede legale, delle aziende che hanno depositato le 30.979 dichiarazioni, si rileva che il 78% è concentrato al Nord, il 16% al Centro il 6%al Sud.

Una analisi per settore di attività economica evidenzia come il 58% delle dichiarazioni si riferisca ai Servizi, il 40% all’Industria e il 2% all’Agricoltura.

Se invece ci si sofferma sulla dimensione aziendale, si osserva che il 53% ha un numero di dipendenti inferiore a 50, il 32% ha un numero di dipendenti maggiore o uguale a 100 e il 15% ha un numero di dipendenti compreso fra 50 e 99.

Per le 9.389 dichiarazioni di conformità che si riferiscono a contratti tuttora attivi la distribuzione geografica, per sede legale, è la seguente: 75% Nord, 17% Centro, 8% al Sud.

Per settore di attività economica la distribuzione è 59% Servizi, 40% Industria, 1% Agricoltura.

Per dimensione aziendale, si osserva che il 51% di dichiarazioni riguarda aziende con numero di dipendenti inferiore a 50, il 34% aziende con numero di dipendenti maggiore o uguale a 100, il 15% con numero di dipendenti compreso fra 50 e 99.

La decontribuzione per le misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti

A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 12 settembre 2017, è possibile indicare, all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali, la richiesta di decontribuzione per le misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti innovative e migliorative rispetto a quanto già previsto dai contratti nazionali di riferimento o dalle disposizioni vigenti.

Alla data del 15 Marzo 2018 sono state compilate 1.046 dichiarazioni di conformità (moduli) di cui 603 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 443 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione.

765 dichiarazioni si riferiscono a contratti tuttora “attivi”, di cui 407 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 358 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione.

Risultano essere state accettate da INPS 312 istanze di sgravio contributivo presentate da aziende la cui sede per il 69% è a Nord, per il 18% al Centro e per il 13% a Sud.

Queste risultano fare riferimento per il 57% ad aziende nel settore dei Servizi e per il 43% ad aziende nel settore dell’Industria.

In termini di dimensione aziendale la distribuzione risulta per il 43% in aziende con numero di dipendenti inferiore a 50, il 43% in aziende con numero di dipendenti maggiore o uguale a 100 e il 14% con numero di dipendenti compreso fra 50 e 99.

 

[1] Per “attivo” si intende il contratto in cui il “periodo di validità” indicato nel modello comprende il mese di marzo 2018.

[2] La tabella illustra i valori assoluti di tutti i contratti depositati mese per mese, non cumulativi come quelli finora utilizzati nei report precedenti. I valori dei primi tre mesi sono influenzati dal c.d. “periodo transitorio” secondo il quale fino al 16 luglio 2016 c’era la possibilità di depositare i contratti sottoscritti fin dal 1° gennaio 2015.

(www.lavoro.gov.it, 16.03.2018)

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