La Cisl ritiene che il ruolo delle parti sociali sia indispensabile in un paese moderno per la realizzazione di un modello di democrazia diffusa e rispondente ai principi costituzionali che affermano il lavoro come elemento fondante della nostra repubblica. L’impresa e il lavoro sono l’asse costituente del nostro sistema economico e sociale ed i soggetti su cui costruire le prospettive di sviluppo e di benessere nel superamento di questa crisi che occorre sconfiggere. La regolazione dei rapporti di lavoro nell’ambito delle imprese e la certezza delle regole della rappresentanza delle parti sociali sono elementi centrali per il nostro sistema paese.
Intervista a Emiliano Di Carlo (parte I) – Partecipazione e responsabilità sociale d’impresa
Presentiamo l’intervista in tre parti di Danilo Terra a Emiliano Di Carlo.
E’ inoltre Vicedirettore del Master in Procurement Management e membro del Laboratorio sull’Impresa Sostenibile e Responsabile (COVISION).
Le sue attuali attività di ricerca e formazione si concentrano, tra l’altro, su tematiche di corporate governance, finalismo aziendale, responsabilità sociale d’impresa, business ethics e conflitto di interessi, dilemmi etici.
Imprenditori e dipendenti, il confine è sempre più labile.
Sempre più labile il confine tra lavoratori e datori di lavoro. Mai come ora, infatti, è stata sentita l’esigenza da parte dei lavoratori di essere parte integrante dell’azienda per cui lavorano. E se questo vuol dire scommettere anche parte dei propri guadagni, ben venga. Una ricerca condotta dall’Economist mostra, infatti, come ben 32 milioni di lavoratori americani negli ultimi anni abbiano deciso di partecipare all’economia dell’azienda.
Cogestione come partecipazione attiva dei lavoratori.
La sinistra italiana ahimè, eccettuato il Psi e l’Avanti!, ancora non discute abbastanza sulla cogestione delle imprese, è ferma ad una visione lottaclassista e vetero-comunista del mondo imprenditoriale, dell’economia. Insomma la sinistra italiana ha ancora quella visione di contrapposizione tra i lavoratori e le imprese che ingessa il nostro paese, lo cristalizza e lo rende poco competitivo. Invece è d’idee che circolano reticolarmente che abbiamo bisogno, d’idee libere, non più ideologie(astratte-astruse-arabeschi), non più il parlare ex cathedra, la così detta infallibilità del Romano Pontefice, elevata a indiscutibile dogma, come facevano i marxisti ortodossi un tempo vintage, ahimè ancora presenti.
Estratto dalla “Piattaforma per il rinnovo del CCNL Federmeccanica/Assistal 2016-18”.
SISTEMA DI INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
La partecipazione rappresenta un avanzamento importante delle relazioni sindacali e costituisce un elemento di una nuova cultura organizzativa caratterizzata dalla maggiore responsabilizzazione delle Parti per lo sviluppo del sistema e delle condizioni dei lavoratori.
Più partecipi, più produttivi.
L’organizzazione efficiente degli orari la strada per guadagnare competitività in azienda.
La ricetta dell’incremento (quantitativo e qualitativo) della produttività di un’impresa ? E’ nel coinvolgimento dei lavoratori, vera chiave di volta per servirsi degli strumenti innovativi “in modo intelligente”. E, soltanto così, l’Italia si potrà adeguare al mercato internazionale (attuando “la rivoluzione dei network globali”) e affermarsi all’estero. Parola di Luciano Pero, docente di Organizzazione al Politecnico di Milano (…)
(S. D’Alessio, Italia Sette, 27.07.2015)
Più forza ai contratti aziendali.
(…) Dal lavoro a termine alla somministrazione, dalla modifica delle mansioni al part-time, si sono modificati, con le aperture del decreto legislativo 81/2015, gli ambiti nei quali gli accordi di secondo livello possono modificare le regole generali dei singoli istituti.
(A. Rota Porta, Il Sole 24 Ore, 27.07.2015)
Capone (Ugl): ‘’Serve nuovo modello contrattuale con partecipazione lavoratori’’.
“Sicuramente c’è bisogno di un nuovo modello contrattuale. Fermo restando la centralità del contratto collettivo nazionale di lavoro, il contratto di secondo livello ci vede disponibili all’apertura di un tavolo legato a un antico principio che seguiamo fin da quando siamo stati fondati come Cisnal nel 1950, che è la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa“. Così Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, con Labitalia, interviene sul tema ‘caldo’ della contrattazione.
Giovani cooperatori: “Partecipazione per uscire dalla crisi”.
Partecipazione come elemento-chiave per perseguire l’innovazione e, attraverso la partecipazione stessa, “elevare l’impresa oltre le singole persone, applicando realmente la proprietà collettiva”.
Progetto partecipazione lavoratori a governance aziende, Poletti sceglie Vicenza.
Nuovo aggiornamento sul percorso di sperimentazione della partecipazione dei lavoratori agli sviluppi della loro impresa. Una rivoluzione nella governance delle aziende che partirà da Vicenza. Confindustria e sindacati vicentini hanno incontrato i tecnici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per analizzare la fattibilità del progetto sul territorio vicentino.