Intervista a Cesare Damiano

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Nel corso del convegno sulle nuove relazioni industriali tenutosi a Pescara il 25-26 settembre e organizzato dall’Associazione Italiana di Studio delle Relazioni Industriali, Danilo Terra ha intervistato Cesare Damiano.

Ci parli di lei…

Sono un uomo di sinistra, presidente della Commissione Lavoro della Camera e ex ministro del lavoro nel secondo governo Prodi. Da sempre, dal ’68, mi batto per i diritti dei lavoratori.
Naturalmente non disconosco le ragioni dell’impresa, in primo luogo quello della competitività; non sono dell’idea che per raggiungere quegli obiettivi valga la pena di perseguire politiche liberiste. Io sono un antiliberista e sono un Keynesiano.

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Anche per Confindustria l’importante è partecipare.

E’ di poche ore fa una svolta storica di Confindustria sui contratti di lavoro di cui solo gli osservatori più attenti si sono accorti. Nel suo discorso all’assemblea annuale privata degli industriali, il presidente Giorgio Squinzi ha proposto di rivedere profondamento il modello dei contratti di lavoro legando strettamente retribuzioni e produttività.

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Il fallimento della rappresentanza militare e l’esigenza della partecipazione.

Le capacità di intervento della Rappresentanza militare sono limitate dal mancato riconoscimento di una personalità giuridica, che preclude a qualsiasi potere negoziale. Solo nel 1995 è stata concessa, limitatamente agli organismi centrali (Cocer), la facoltà di “concertazione”, ovvero alla possibilità che questi organismi di rappresentanza hanno nel partecipare alla stesura del contratto nazionale di categoria.

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VW Italia, un bell’esempio di partecipazione aziendale. Intervista a G. di Palma.

In Italia, al di fuori degli specialisti di settore il termine Mitbestimmung (codecisione) dice poco. Basta invece andare appena al di là delle Alpi e raggiungere la Germania per scoprire come intorno a questo modello sia cresciuta un’esperienza partecipativa che ha portato i rappresentanti dei lavoratori nel board delle maggiori imprese pubbliche e private, diventando la spina dorsale della crescita economica e sociale tedesca.

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Conferenza Cgil. Baseotto ai 921 delegati: “Il coraggio di cambiare per continuare a rappresentare e tutelare i lavoratori”.

Con la relazione introduttiva di Nino Baseotto ha preso il via a Roma la sesta Conferenza d’organizzazione della Cgil. Da tutta Italia sono giunti all’Auditorium di Roma 921 delegati, il 61 per cento dei quali espressione diretta dei luoghi di lavoro o delle Leghe Spi: “È la prima volta – ha sottolineato con orgoglio il responsabile organizzativo della Cgil nel corso del suo intervento – che in un’assise nazionale della Cgil si realizzano sia la sostanziale parità di genere, sia una netta prevalenza di compagne e compagni in produzione o militanti di Leghe Spi”.

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