Sixmemos – Democrazia economica

Il tema della governance d’impresa e quello del controllo democratico dei mercati finanziari emerge più evidente dopo la crisi, cosi come quello dell’aumento della disuguaglianza e alla concentrazione del capitale. Esistono nel mondo esempi di corporation avanzate controllate e gestite dai lavoratori, anche fuori dalla logica cooperativa. Il caso della Mitbestimmung in Germania.

Forum “Partecipazione incisiva” – Intervista a Roberta Bortone

BortoneCi parli di lei…

Sono un’allieva di Gino Giugni, con il quale mi laureai a Bari nel lontanissimo 1972 e con il quale ho collaborato fino alla sua morte. Sono stata professoressa di Diritto del lavoro nell’Università di Bari, in quella di Macerata e infine alla “Sapienza”, dove nel 2012 – grazie alla maturazione di ben 43 anni di contributi – ho deciso di andare in pensione anticipata, stanca delle inenarrabili difficoltà contro le quali mi facevano combattere i continui tagli alla ricerca, e da allora vado sperimentando la professione legale dalla quale mi ero astenuta per dedicarmi alla ricerca universitaria. L’impronta giugniana e la scelta del tempo pieno hanno di certo influito sui temi di mio interesse, facendomi privilegiare – oltre alle questioni di genere – gli aspetti legati all’autonomia collettiva piuttosto che gli argomenti più direttamente connessi alle vertenze individuali.

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Lavoro, 2016 può essere l’anno della partecipazione.

Proposte, iniziative, tavoli, negoziati, consultazioni: sono anni, per non dire qualche decennio, che si discute e si tenta di trattare intorno al tema, affascinante e complesso a un tempo, della cosiddetta “partecipazione dei lavoratori all’impresa”. Sono anni che, in sostanza, ci si esercita ai diversi livelli – sindacale e politico-parlamentare – su quelle che possono o potrebbero essere le vie per realizzare forme di intervento dei dipendenti nelle decisioni e nei risultati aziendali.

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“Contratti aziendali e produttività”. La Cisl esulta: convinta anche la Cgil.

È LA SVOLTA buona sui contratti. Dopo mesi di trattative, i sindacati hanno messo a punto una proposta unitaria che verrà presentata a Confindustria a metà gennaio e poi a tutte le altre organizzazioni di lavoro e al governo. Il pacchetto prevede contratto nazionale, contrattazione aziendale o territoriale legata alla produttività e alla qualità del servizio, partecipazione dei lavoratori nell’azienda sul modello tedesco. «Su questo siamo ormai tutti d’accordo, noi Uil e Cgil», svela la leader della Cisl Annamaria Furlan.

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Forum “Partecipazione incisiva” – Intervista a Lorenzo Zoppoli

IMG_1038Ci parli di lei…

Studio il Diritto del lavoro praticamente da quando ero bambino e la scintilla furono “i fatti di Avola” del 1968, uno sciopero di braccianti per il rinnovo del contratto di lavoro in cui due manifestanti furono uccisi dalle forze dell’ordine schierate a difesa degli agrari: io scrissi un articolo molto “indignato” sul giornalino della mia scuola (frequentavo la terza media). Da allora ho sempre pensato – e continuo a pensarlo – che non puo’ esserci progresso – in quanto elemento costitutivo del progresso e’ la giustizia sociale – senza rispetto della liberta’ di manifestare per la difesa dei propri interessi e diritti.

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Rappresentanza, al lavoro sul modello di partecipazione.

Sperimentare con la contrattazione collettiva le varie forme di partecipazione dei lavoratori all’impresa: è uno dei punti della proposta di riforma del modello contrattuale su cui stanno lavorando Cgil, Cisl e Uil.

(…) Il tema ha storicamente diviso i sindacati: tranne la Cisl, che da sempre ha puntato sull’adozione di modelli partecipativi, in termini di democrazia economica, partecipazione alla gestione e ai risultati; soprattutto su questo ultimo aspetto la Cgil finora ha avuto una posizione piuttosto critica.

(…) Per i sindacati il problema è come realizzarla concretamente: con i contratti collettivi si potranno individuare le modalità rispetto alle peculiarità di ciascun settore, ma anche il governo viene chiamato in causa. Dovrebbe favorire questo processo partecipativo, sostenendo le imprese che si muovano in questa direzione, ad esempio con la costituzione di comitati paritetici.

(G. Pogliotti, Il Sole 24 Ore, 10.12.2015)

Il governo vuole accelerare sui contratti aziendali.

Stop al contratto nazionale, via libera al salario minimo garantito per tutti i lavoratori e aumento degli incentivi, sotto forma di crediti d’imposta o detrazioni, per favorire la contrattazione aziendale. Sono questi i punti della riforma dei contratti di lavoro a cui sta lavorando il governo, dopo che il negoziato Confindustria-sindacati per arrivare a un accordo condiviso sembra ormai finito su un binario morto.

(…) La svolta studiata da Matteo Renzi, però, non piace né a Confindustria né ai sindacati che temono di perdere consensi nelle rispettive basi.

(M. Di Branco, L’Espresso, 23.12.2015)