Intervista a Francesco Paolo Capone (UGL)

Foto Capone

La partecipazione dei lavoratori costituisce da tempo un pilastro centrale in molti contesti esteri (in particolare dell’area renano-scandinava) che ne hanno saputo fare un fattore strategico in ottica di competitività economica e inclusione sociale; contesti che si distinguono sullo scenario globale per relazioni industriali costruttive e finalizzazione comune verso l’interesse primario aziendale. Quali le potenzialità socio-economiche?

Le potenzialità socio economiche sono rilevanti e rappresentano una vera sfida per le associazioni datoriali e alcune organizzazioni sindacali italiane che, molto più di quanto non si riesca ad immaginare, hanno fondato sulla conflittualità o comunque sulle divisioni tra lavoro e impresa la loro  rappresentanza, le politiche sindacali, costruendo attraverso la conflittualità un ruolo e un peso politico nei confronti delle istituzioni.

Continua la lettura

Intervista a Uliano Stendardi

CV_Uliano StendardiCi parli di lei…

Ho cominciato l’impegno sindacale nel 1975 come delegato, quindi un inizio classico; nel 1979 sono uscito a tempo pieno, sono andato in una federazione nazionale, che era quella degli alimentaristi, e ho seguito attività contrattuale. Nel 1981 ho fatto già un’esperienza confederale: avviammo il primo progetto in Italia di una Federazione dei Consumatori, una esperienza unitaria CGIL CISL UIL insieme alle centrali cooperative. Ho seguito le prime esperienze di autogestione: avevamo un dipartimento per l’autogestione, a quei tempi in confederazione, e anche un centro di promozione delle esperienze di cooperazione e di autogestione.

Continua la lettura

L’attuazione degli articoli 39 e 46 della Costituzione: tre proposte a confronto.

Mercoledì 13 aprile la Rivista Giuridica del Lavoro e della Previdenza Sociale ha organizzato, presso il centro congressi Frantani di Roma, un confronto in merito all’attuazione degli art. 39 e 46 della Costituzione, offrendo una riflessione sullo stato dell’arte e un dibattito sulle proposte presentate dalla CGIL, da Diritti Lavori Mercati e da un gruppo di giuristi napoletani.

Continua la lettura

Sebastiano Fadda – Ripensare il ruolo dell’azione sindacale

C’è un problema di cui i responsabili del sindacato non sembrano rendersi conto. Si tratta della progressiva tendenza a concentrare l’azione sindacale esclusivamente sulla funzione di “microcontrattazione” aziendale abbandonando l’impegno ad agire per incidere sul governo delle variabili macroeconomiche. Se questa tendenza dovesse proseguire, l’azione delle organizzazioni dei lavoratori resterebbe confinata nella intersezione tra l’insieme delle variabili microeconomiche e l’insieme territoriale locale.

Continua la lettura

Pubblicazione del bando della Commissione europea per il rafforzamento delle pratiche partecipative.

Segnaliamo che la Direzione Generale “Occupazione, Affari Sociali e Inclusione” della Commissione europea ha pubblicato il bando “Information, consultation and participation of representatives of undertakings” nell’ambito della linea di budget autonoma 04.03.01.06.

Il bando mira a finanziare attività volte a rafforzare la partecipazione dei lavoratori all’interno delle imprese, ovvero qualsiasi meccanismo, tra cui informazione, consultazione e partecipazione, attraverso il quale i rappresentanti dei lavoratori possono esercitare un’influenza sui processi decisionali dell’impresa – in particolare contribuendo all’opera di sensibilizzazione e applicazione delle leggi e delle politiche comunitarie in materia. Il bando è rivolto ai comitati aziendali o agli organismi analoghi che assicurino la rappresentanza generale dei lavoratori o dei sindacati, e al management di impresa o a organizzazioni che rappresentano i datori di lavoro a livello regionale, nazionale, europeo, settoriale o multisettoriale.

Il budget complessivo del bando è di 7.313.000 euro. La percentuale del cofinanziamento europeo non potrà superare il 90% dei costi ammissibili. Le domande di candidatura vanno presentate entro il 17 giugno 2016.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito web ufficiale della Direzione Generale Employment, Social Affairs & Inclusion., nonché alla pagina dedicata nell’area riservata del sito web della Delegazione di Confindustria.

(www.confindustria.eu, 23.04.2016)

Datore di lavoro e lavoratori, il tema della partecipazione.

La partecipazione dei lavoratori nell’impresa è un argomento che è tornato all’attenzione di esperti giuslavoristi, sociologi del lavoro, imprenditori e sindacati e loro rappresentanti, professional e manager delle funzioni risorse umane, consulenti (del lavoro, fiscalisti e società di compensation) a valle della nuova normativa introdotta dalla legge di stabilità 2016. Le parole chiave sono: detassazione, produttività (ma anche redditività, efficienza e qualità), welfare aziendale, volontarietà. Retribuzioni più elevate per i lavoratori e costo del lavoro più contenuto per le imprese.
Alchimia o magia?

Continua la lettura

La partecipazione “per via gerarchica” è senza alternative?

Nuove pubblicazioni e articoli di stampa confermano la ripresa di attenzione attorno al tema della partecipazione dei lavoratori dentro i processi produttivi aziendali. Sembra più che plausibile che in diversi casi questa ripresa d’interesse abbia una finalità non dichiarata: l’esaltazione della centralità e dell’autonomia del contesto aziendale al fine di depotenziare il contratto nazionale e di ridurre, in generale, il ruolo della rappresentanza sindacale collettiva, confinandola in azienda e restringendola a tematiche tipicamente difensive.

Continua la lettura

Michele Tiraboschi e Francesco Seghezzi – Dar futuro al lavoro

Non solo Jobs Act. Al cuore della grande trasformazione del lavoro c’è il sistema di relazioni industriali perché il vero adattamento alle sfide economiche e sociali si misura necessariamente nei settori produttivi, nei territori e nelle singole aziende dove la legge dello Stato, per definizione generale e astratta, può ben poco. È per questa ragione che preoccupa non poco lo stallo nel rinnovo di uno dei contratti collettivi più importanti, quello del settore metalmeccanico, che coinvolge quasi 2 milioni di lavoratori.

Continua la lettura

La crisi del movimento sindacale in Italia.

Intervista a cura di Andrea Rinaldi, pubblicata su Corriere Imprese, dorso dell’edizione bolognese del Corriere della Sera, l’11 aprile 2016

Professor Ichino il sindacato è in crisi?
Dal punto di vista della quantità delle adesioni, in Italia il sindacalismo confederale e quello cosiddetto autonomo sono assai meno in crisi di quanto lo sono i movimenti sindacali di molti altri Paesi occidentali, anche se si avvertono pure in Italia alcuni segni di marginale perdita di rappresentatività. C’è invece una crisi evidente sul piano, per così dire, funzionale: il sindacato pesa complessivamente molto meno di prima, sia nel sistema delle relazioni industriali, sia soprattutto sul piano politico generale.

Continua la lettura