Prima parte – Il lavoro a Milano e in Lombardia
- E’ un grande arlecchino, specchio del lavoro oggi, ma ancora in cambiamento
- Frammentazione dei tipi e delle forme (Settori, dimensioni, livello tecnologico)
- Polarizzazione spinta dei ruoli
Prima parte – Il lavoro a Milano e in Lombardia
Grazie a Mario Bozzi Sentieri per l’invio del comunicato stampa.
E’ in distribuzione il n. 4 di “Partecipazione”, rivista dell’Istituto Stato e Partecipazione, edita da Eclettica. Nell’articolo di apertura, Francesco Carlesi, Presidente dell’Istituto, conferma l’impegno della rivista a riaffermare ed attualizzare l’Idea Partecipativa, attraverso i temi della valorizzazione dei corpi intermedi; della programmazione nazionale «impegnativa e concertata» tra categorie; della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese e al processo politico, fino a un vero e proprio sforzo etico e scientifico allo stesso tempo che abbia al centro l’idea di uomo sociale e non dell’homo oeconomicus.
Mentre l’azionariato individuale dei dipendenti è tipico delle grandi aziende, l’azionariato collettivo è la forma più adeguata alle PMI.
Il dibattito attorno all’opportunità o meno dell’approvazione di un salario minimo legale (proposta unitariamente presentata dalle forze di opposizione, eccetto Italia Viva) ha polarizzato il confronto recente in materia di lavoro. La contesa mediatica è facilmente vinta da chi sostiene gli effetti salvifici di un pavimento stipendiale di 9 euro lordi imposto a qualsiasi posizione lavorativa: il messaggio è semplice e accattivante, costruito attorno a un (doveroso!) desiderio di maggiore dignità del lavoro.
Mercoledì 19 luglio, dalle 17:30 alle 19:00, viene presentato il n. 4 della rivista Partecipazione edita dall’Istituto Stato e Partecipazione.
L’evento avrà luogo presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati in via degli Uffici del Vicario 21 a Roma.
Per prenotazioni: info@istitutostatoepartecipazione.it, amorese_a@camera.it
Il 10 luglio è nato l’embrione che punta a fare ciò che finanza ed enti pubblici hanno solo detto di volere davvero. Cuore del progetto: la produzione di cargo-bike e pannelli solari di nuova generazione. I rischi e le incertezze non mancano ma la vicenda è già fonte di preziosi insegnamenti. Economici, sociali ma soprattutto politici. Continua la lettura →
“È la prima volta che Fratelli d’Italia non presenta una proposta di legge in parlamento sulla partecipazione agli utili dei lavoratori e/o al capitale delle imprese da parte degli stessi. E non lo ha fatto per un’unica ragione: la Cisl ci aveva annunciato una propria proposta di legge sulla partecipazione.
Il movimento sindacale italiano ha avuto storicamente il merito di saper accompagnare nel sostegno ogni passaggio difficoltoso della Repubblica, nell’idea che la arretratezza del paese, le difficoltà economiche, gli attacchi terroristici interni, fossero motivi più che sufficienti per impegnare la propria realtà rappresentanza di interessi specifici nella società, anche per la tenuta delle istituzioni. Ha saputo così rappresentare i propri interessi di “classe”, dentro la logica più vasta della comunità nazionale.
Prof. Cassese, intanto: nel sommario delle riforme istituzionali necessarie al Paese, a suo giudizio può essere inserito anche il capitolo della partecipazione dei lavoratori?
Non solo può, ma deve. È dal 1948 che la legge più alta, la Costituzione, prevede la collaborazione dei lavoratori nella gestione delle imprese. Dopo, sulla partecipazione si è fatta tanta retorica, ma la costituzione vivente non è stata mai adeguata a quella che è entrata in vigore nel 1948.
E’ possibile creare un sistema finanziario al servizio del benessere delle persone? Può sembrare un’utopia, ma in fondo è una delle finalità di base dell’economia: distribuire le risorse equamente per massimizzare i benefici. Come fare? Intanto offrire una formazione adeguata a tutti, indipendentemente dallo status socio-economico.