Il Governo francese ha presentato ieri il testo dei cinque decreti che riformano il Codice del lavoro, attuando le disposizioni della legge delega approvata dal Parlamento il 2 agosto scorso.
La Francia di Macron passa alla contrattazione aziendale.
Contrattazione aziendale e fine della «discriminazione sindacale». È questo lo schema che sorregge la riforma francese del codice del lavoro, che il primo ministro Edouard Philippe considera equilibrato. «È la fine del contratto di lavoro», è stato invece il commento di Philippe Martinez, segretario della Cgt, il secondo sindacato del paese, che conferma lo sciopero generale proclamato per il 12 settembre, al quale non parteciperanno però la Cfdt e Force Ouvriére, che hanno adottato posizioni più sfumate.
Le intese a livello aziendale spingono la produttività.
Mese dopo mese continua a salire il numero di contratti aziendali e territoriali sottoscritti per beneficiare della detassazione al 10% dei premi di produttività (o della completa esenzione fiscale in caso di conversione delle somme incentivanti in misure di welfare): al 16 agosto, ha reso noto ieri il ministero del Lavoro, sono stati inviati – attraverso la procedura telematica – 25.349 dichiarazioni di conformità (ben 1.258 in più rispetto alle 24.091 istanze rilevate a metà luglio).
Contratti integrativi, è boom di accordi territoriali.
Gli accordi sui premi di risultato cominciano a conquistare anche le piccole e medie imprese dove non c’è rappresentanza sindacale. Facciamo parlare i numeri. Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero del Lavoro, gli accordi sui premi di produttività oggi attivi sono 11.539. Di questi 2.053 sono legati ad accordi territoriali. Siamo a un soffio dal 20%, quindi parliamo di un accordo su cinque e soprattutto «stiamo parlando di un incremento secco», osserva Pierangelo Albini, direttore dell’area Lavoro, welfare e capitale umano di Confindustria.
MPS, First CISL, servono partecipazione dei lavoratori e investimenti informatici.
“Evidentemente per volgere in positivo i conti di Mps non basta lo straordinario impegno sostenuto dai dipendenti, ma serve procedere a una vera politica di rilancio della banca, possibile con il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione aziendale attraverso strumenti partecipativi di tipo organizzativo e finanziario. In una banca dove il capitale dello Stato è al 53% e potrebbe salire sino al 70% riteniamo ci siano le condizioni perché questo diventi possibile”. Così in una nota Sara Barberotti, segretaria nazionale First Cisl in merito ai risultati del primo semestre 2017 del Monte dei Paschi presentati oggi.
Ora, aggiunge Fabio Brunamonti, responsabile di First Cisl nel Monte dei Paschi, “bisogna immediatamente affiancare allo sforzo dei lavoratori investimenti in sistemi informatici e tecnologici che permettano di bilanciare le 1800 uscite di personale programmate per quest’anno e la prevista riduzione di altre 3700 circa entro 2021”.
È assolutamente necessario, prosegue Brunamonti, “recuperare la fiducia della clientela anche attraverso strategie di vendita rispettose dell’accordo nazionale sulle politiche commerciali, consentendo a Mps di tornare al prestigio conquistato attraverso più di cinque secoli di storia”.
(www.ilroma.net, 11.08.2017)
Gefran, accordo sul premio aziendale, focus team e partecipazione dei lavoratori.
Accordo tra azienda Fim Cisl Brescia e Fiom Valle Camonica Sebino per il rinnovo del premio di risultato della Gefran Spa e Gefran Soluzioni di Provaglio d’Iseo. Qualità, margine operativo lordo, ricavi totali e on time delivery sono i parametri che determineranno il premio che potrà arrivare fino a 1500 euro.
Intervista a Maurizio Del Conte
Maurizio Del Conte con DPR 12 gennaio 2016 è stato nominato Presidente della Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro-ANPAL per un triennio e in data 12 settembre è diventato Amministratore Unico di Italia Lavoro. Professore di Diritto del lavoro all’Università Bocconi, Ph.d in Diritto del lavoro e relazioni industriali europei e comparati nell’Università degli Studi di Pavia, già Direttore della Research Unit of Law and Economics Studies del Centro di Ricerca P. Baffi, è stato Visiting Professor alla University of Richmond, School of Law (USA) e alla Kobe University (Giappone). Membro della Policy Unit presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consigliere giuridico del Presidente del Consiglio dei Ministri dal 2014 al 2016, membro del Comitato Scientifico per l’indirizzo dei metodi e delle procedure per il monitoraggio della riforma del mercato del lavoro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, membro della Consulta degli Esperti costituita dal Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, già consulente per le politiche del lavoro del Comune di Milano, avvocato cassazionista nel Foro di Milano.
Isabella Venturi – Competitività e convenienza economica delle aziende a responsabilità sociale
Alla mia domanda: “Mi vuole dire cosa significa responsabilità sociale di impresa?”
La risposta che ho avuto da parte di responsabili di azienda, professionisti, sindacalisti di età e scolarità diverse, grosso modo è stata: “Ne ho sentito parlare, ma invero non saprei … “
Imprenditori e tute blu d’accordo: il 4.0 chiede un cambio in fabbrica.
Le nuove relazioni industriali e la partecipazione alla gestione delle aziende
I tedeschi attorno al comune riconoscimento dell’economia sociale di mercato hanno costruito un codice condiviso tra imprese e lavoratori che chiamano cogestione, noi saremo mai in grado di costruire qualcosa di altrettanto significativo? Continua la lettura
Edo Billa – Il flusso del potere
Da lungo tempo, ancora prima di iniziare a studiare e cercare di comprendere meglio i contesti economici, i comportamenti sociali, il ruolo delle organizzazioni politiche, il funzionamento delle democrazie avanzate, mi chiedevo come mai, in Italia in particolare, ma anche nel resto del mondo, non si sia sviluppata quella che possiamo definire la democrazia economica o più in generale la democrazia sociale, da affiancare alla bene o male affermata democrazia politica.