Intervista a Mario Sai

Mario Sai è responsabile dell’Ufficio Studi della Camera del Lavoro di Milano. Insegnante, pubblicista, dirigente sindacale. Dagli anni ottanta si è occupato del rapporto tra innovazione tecnologica e cambiamenti nel lavoro da diverse angolature. Come presidente di commissione al Cnel, designato dalla Cgil, ha coordinato dal 1998 al 2004 la stesura dei «Rapporti sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione» in Italia.

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Filippo Belloc – Worker participation under the threat of dismissal: a challenge for innovative companies?

In the last ten years, dismissal regulation has been the focus of increased policy concern in the EU, mainly due to its alleged influence on a number of national economic aggregates (such as employment levels and economic growth). Several European countries experienced an increased frequency of reforms addressing the dismissal regulation for permanent contracts, in particular countries with relatively stringent legislations before the crisis, notably Spain, Italy and France.

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Pier Paolo Saleri – Germania felix ?

Il successo economico della Germania, dalla ricostruzione sino ai giorni nostri, viene generalmente attribuito, e a ragione, alla scelta dell’economia sociale di mercato, cioè di un capitalismo solidale che mirava a imbrigliare e indirizzare «gli spiriti animali del capitalismo selvaggio» verso obbiettivi di solidarietà, di partecipazione e di costruzione del bene comune. Quell’Ordoliberalismo che ha non pochi punti di contatto con la Dottrina sociale della Chiesa. È questa la strada attraverso la quale parte, nei primi anni 50, la ricostruzione economica della Germania sotto la regia di statisti del livello di Adenauer e di Erhard.

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Matteo Pirazzoli – Contro l’accordo quadro tra Confindustria e confederali !

LA POSTA IN GIOCO DELL’ACCORDO QUADRO: LA RISTRUTTURAZIONE DEL CAPITALISMO ITALIANO (INDUSTRIA 4.0).

Si è visto che le nuove tecnologie che si vogliono implementare nell’industria permettono una maggior cooperazione, ovvero aumentano il livello di controllo automatico dei ritmi di lavoro, consentendo di produrre di più e con meno operai, scaricando la maggior parte di fatica fisica e mentale sui lavoratori. In questa maniera i padroni tentano di estrarre maggior plusvalore dagli operai, aumentandone lo sfruttamento con accorgimenti che non implicano elevate spese fisse (si pensi al tristemente famoso braccialetto di Amazon).

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Più democrazia per un’economia sostenbile.

Giovedì e venerdì, 8-9 marzo 2018, si tiene a Berna un convegno europeo intitolato “Più democrazia per un’economia sostenibile”. L’evento, organizzato dal PS e dal sindacato svizzero (SGB-USS), vedrà fra i relatori la presenza di Salvo Leonardi (Fondazione Di Vittorio), che interverrà per riferire dell’esperienza italiana in tema di democrazia industriale e partecipazione dei lavoratori all’impresa. Il programma dei lavori è in allegato.

PROGRAMMA

(www.fondazionedivittorio.it, 07.03.2018)

Welfare contrattuale: come ?

Seminario di presentazione del volume:

“Welfare aziendale tra dimensione organizzativa e cura della persona. Analisi di un percorso per creare un nuovo patto tra l’impresa e le persone”, a cura di Franca Maino, ESTE 2017

Coordina M. Carrieri, Sapienza Università di Roma

Introducono A. Ciarini, Sapienza Università di Roma, e A. Ponzellini, Apotema e Direttivo AISRI

Interventi di R. Rizza, Università di Bologna, e M.C. Ambra, Sapienza Università di Roma

Lunedì 5 Marzo 2018, ore 11.00, aula B8, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione, Università degli studi di Roma “La Sapienza”

 

Alberto Orioli – Contratti, la rivincita delle parti sociali sulle parole della politica

In tempi di chimere sovraniste, un’intesa tra imprese e sindacati sull’esercizio di una sovranità micro come quella contrattuale è un segnale che la politica non può non cogliere. Dalle parti sociali arriva tutt’altro che uno scarto centrifugo, ma un accordo razionale, capace di guardare lontano, oltre le fazioni, oltre gli interessi delle singole sigle per dare una stabilità di fondo alle correnti e agli inevitabili conflitti prodotti dall’evoluzione economica.

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Diodato Pirone – Con gli operai 4.0 la soluzione viene dal basso

Possibile che un’operazione svolta da tre operai possa costare meno di quella progettata per essere eseguita da due? Sì, è possibile. E non è una leggenda metropolitana. Questa storiella – che illustra in poche righe che cosa significa cambiare in meglio il lavoro – è accaduta qualche anno fa a Pomigliano, quando nella grande fabbrica d’auto della Fiat si iniziò a produrre la Panda, che precedentemente era assemblata in Polonia.

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