Il Consiglio dei Ministri ha licenziato qualche giorno fa le “linee guida” per la manovra di bilancio. È prematuro dare un giudizio definitivo su quanto annunciato dal governo, sarà necessario studiare nel dettaglio ogni provvedimento, ma un’idea su quella che sarà la prossima legge di bilancio la posso già esprimere: una manovra senz’anima e senza strategia, un compitino raffazzonato alla bell’e meglio, con un colpo al cerchio ed una alla botte, una manovra – oltre al resto pericolosamente finanziata per due terzi in deficit – che per riassumere posso definire illusoria e velleitaria.
Raffaele Bonanni – Partecipazione dei lavoratori nelle imprese: lo sviluppo delle buone pratiche
È l’ora della partecipazione dei lavoratori.
Quella che i tedeschi chiamano la Mitbestimmung, cioè la presenza di rappresentanti dei lavoratori nella stanza dei bottoni delle aziende, in Italia neanche se ne parla. Eppure la rivoluzione digitale che cambia ogni giorno il modo di lavorare e restituisce a chi lavora la capacità di poter leggere i processi lavorativi e lo strapotere delle big tech dovrebbero consigliare di dare più voce in capitolo a chi lavora e non abbandonarli al populismo.
Partecipazione alle imprese, a Catania una realtà nel CdA del Teatro Massimo Bellini.
A Catania la partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale è una realtà: nel consiglio d’amministrazione del Teatro Massimo Bellini, appena insediato, siede anche Antonio D’Amico, dirigente sindacale della Fistel Cisl, eletto in rappresentanza dei lavoratori.
S. Shekshnia, S. Buchreitz Jensen, L. Engstam – What the world can learn from nordic boards
Robert Scholz – La partecipazione fa bene al clima
Le aziende con una forte codeterminazione aziendale fanno molto di più per ridurre le emissioni e conservare le risorse. Implementano più spesso innovazioni rispettose dell’ambiente, monitorano meglio il rispetto dei diritti umani nella loro catena di fornitura e offrono condizioni di lavoro complessive migliori rispetto ad aziende comparabili con cogestione debole o assente.
A tu per tu con l’autore: intervista a Pietro Ichino sulla partecipazione dei lavoratori (RIDL, 2013)
Un dialogo tra Giorgio Impellizzieri, Emmanuele Massagli e Pietro Ichino
L’intervista prende le mosse dalla lettura del saggio “La partecipazione dei lavoratori all’impresa: le ragioni di un ritardo” (in RIDL, 2013, 1, pp. 861-879) con cui Pietro Ichino ha trattato dell’evoluzione storica della partecipazione dei lavoratori e le ragioni della mancata implementazione dell’istituto in Italia. Le tesi e le argomentazioni contenute nel testo sono particolarmente pertinenti nel tempo presente in cui, anche grazie a una proposta di iniziativa legislativa popolare presentata dalla Cisl, è ripartito il dibattito sulla opportunità di una legge di sostegno alla partecipazione.
Mario Bozzi Sentieri – È arrivato il tempo di applicare l’art. 46 della Costituzione
Siamo alla vigilia di una nuova stagione politico-sindacale? Niente a che vedere – sia chiaro – con la strumentalità di una mobilitazione di piazza, tanto demagogica, quanto inquinata da evidenti commistioni, a sinistra, tra ruolo sindacale (Cgil) e attività di partito (Pd). Le aspettative a cui facciamo riferimento hanno un valore strategico e “di valore” che vanno ben al di là delle contingenze e degli interessi di parte.
Riccardo Pedrizzi – Partecipazione al lavoro, se non ora quando
La legge delega sulla riforma fiscale recentemente varata prevede la possibilità di accedere a una riduzione dell’Ires per quelle imprese che impieghino risorse “in schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili”.
Bill Fotsch e Christos A. Makridis – Unpacking the myths of Employee Ownership
Last year, Pete Stavros, a senior partner at KKR and the founder of Ownership Works, published an article in Fortune championing shared company ownership as the “missing path to the American dream.”
Mediobanca: alta adesione al piano di azionariato diffuso rivolto ai dipendenti.
Si è conclusa con successo la campagna di adesioni a One Share, primo piano di azionariato diffuso e coinvestimento rivolto al personale dipendente del gruppo Mediobanca. Il programma, che prevede la possibilità di investire in azioni Mediobanca su base volontaria e a condizioni agevolate, ha registrato l’adesione del 28% del personale in perimetro, dato di successo rispetto a recenti analoghi piani lanciati nel settore finanziario.