As of August 19, 2019, the Business Roundtable (“BRT”) made what some people see as a very important change in its fundamental statement about corporate governance and what some others see as a palliative to prevent legislation that would be far more burdensome. I think both things happened. The new statement is here.
Walter Jarvis, Natalia Nikolova – What are we teaching in business schools? The royal commission’s challenge to amoral theory
The banking royal commission has seen spectacular resignations, calls for changes in the law, and calls for cultural change within banks. But what about changes in education, which is where much of what’s wrong begins? Business schools teach the people who will one day be the managers and leaders who run banks and other financial institutions. They have had a hand in driving much of what came before the commission – the prioritisation of profit (ends) over how people are treated (means). Continua la lettura
Tutte le potenzialità del nuovo integrativo Luxottica: partecipazione, flessibilità e welfare.
Lo scorso 21 giugno, Luxottica, leader nel settore dell’occhialeria, ha siglato con il Coordinamento Sindacale, costituito dalle organizzazioni di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, e con le RSU del Gruppo il nuovo accordo integrativo aziendale valido fino al 2022. Il contratto integrativo è passato alla cronaca per un aspetto in particolare: l’assunzione a tempo indeterminato di 1.150 lavoratori somministrati. Si tratta di un elemento, che in un periodo di volatilità dei mercati e scarsa crescita economica, appare certamente in controtendenza, ma che non deve essere inteso come esaustivo della portata innovativa dell’integrativo.
Dall’accordo classico al contratto “ad albero”.
Come si è caratterizzata la contrattazione aziendale nel triennio della ripresa economica, tra il 2015 e il 2017, in quelle imprese dell’area bolognese, spesso leader nei rispettivi mercati di riferimento, che durante la recessione hanno mantenuto trend di crescita consistenti ed hanno spesso visto i propri confini d’impresa e mercati internazionali espandersi? E ancora, che cosa è accaduto alle principali tematiche contrattate a livello aziendale (welfare, organizzazione del lavoro, partecipazione dei lavoratori, salario, scelte sulle esternalizzazioni) nelle imprese che sia nel corso della crisi che nel triennio della ripresa hanno sperimentato una dinamica espansiva?
Elena Donazzan aderisce a FdI. Meloni: «È un ritorno a casa».
Giorgia Meloni lo definisce «un ritorno a casa»: Elena Donazzan – storica esponente della destra veneta, un passato da militante giovanile e un presenta da eletta di lungo corso – aderisce a Fratelli d’Italia. Il passaggio è stato ufficializzato in una conferenza stampa, che è stata prima di tutto l’occasione per ribadire l’impegno del partito sui temi del lavoro e del sostegno all’impresa: Donazzan è al terzo mandato come assessore regionale in Veneto. Ha le deleghe al Lavoro, alla Formazione, all’Istruzione e alle Pari opportunità. FdI ha decido di metterla alla guida del Dipartimento lavoro e crisi aziendali.
Casa farmaceutica senza padroni.
E’ una felicita e una responsabilità, perché vogliamo anche costituire un precedente, soprattutto per i lavoratori di altri laboratori: questo vuol dire che si può recuperare il lavoro”, dice a lavaca il presidente della cooperativa Farmacoop, Bruno Di Mauro, dopo che il Tribunale commerciale 16 della città di Buenos Aires ha concesso un’autorizzazione provvisoria affinché le lavoratrici e i lavoratori dell’ex laboratorio Roux Ocefa continuino con l’utilizzo delle due installazioni occupate in forma pacifica dall’ottobre dell’anno scorso.
La codecisione promuove la Responsabilità Sociale d’Impresa.
Benessere e azionariato dei lavoratori, avanza un nuovo “modello”?
Come tutti i fenomeni di portata “epocale”, anche il tema della partecipazione dei lavoratori all’interno delle aziende ha tempi e modalità di lunga durata. Vecchie mentalità sono al tramonto. La conflittualità ideologica non sembra più essere un orizzonte realistico, sia per i lavoratori che per il mondo imprenditoriale. Meglio mediare, costruire percorsi condivisi, fidelizzare i dipendenti, riconoscendone il valore professionale.
Lamborghini, arriva il super contratto integrativo.
Sovranità e lavoro: la “terza via italiana” che sfidò il modello anglosassone.
Ci sono alcuni libri che sono oro. Uno di questi è senza dubbio La terza via italiana: storia di un modello sociale (Castelvecchi, pp. 175, € 23,50) scritto dal giovane studioso Francesco Carlesi. Con «terza via italiana» l’autore intende quel modello sociale che, nascendo con il corporativismo fascista, sopravvisse fin nel dopoguerra dando impulso al «miracolo economico». I princìpi su cui si reggeva questa terza via erano la collaborazione di classe, la partecipazioni dei lavoratori, l’intervento dello Stato, spesa pubblica espansiva, protagonismo economico, programmazione, superiorità della politica sull’economia. Continua la lettura