La lettura dell’articolo di Volker Telljohann, preciso e ricco di informazioni, mi ha fatto riflettere sulla vicenda della fusione FCA–PSA relativamente a due aspetti che ritengo significativi: da un lato lo sviluppo del diritto sociale europeo e dall’altro lo studio delle informazioni delle TNC.
Focus FCA-Psa – Fabio Di Gioia “Non lasciamoci folgorare sulla strada del modello partecipativo”
Ho letto con la dovuta attenzione il contributo di Volker Telljohann ed il relativo commento dell’ Avv. Giorgio Verrecchia. In qualità di Rappresentante dei Lavoratori e di membro del Comitato Aziendale Europeo del Gruppo FCA (almeno fino a quando tale Comitato è esistito, dal momento che l’accordo è scaduto senza rinnovo) gradirei condividere alcune osservazioni.
Focus FCA-Psa – I diversi volti della partecipazione
L’ampiezza e la trasversalità delle pratiche partecipative rendono la materia oggetto di ciclici interventi da parte delle rappresentanze politiche; con le dovute eccezioni, si tratta molto spesso di dichiarazioni d’intenti piuttosto generiche o a fini elettorali.
Focus FCA-Psa – Francesco Seghezzi “Nuove relazioni industriali alla sfida della partecipazione”
Nei prossimi mesi capiremo i dettagli, ma la decisione, all’interno dell’accordo FCA-Psa, di includere nel Consiglio d’amministrazione due membri in rappresentanza dei lavoratori è una novità che non può passare in secondo piano. Ad oggi si sa che la scelta è una conseguenza di una norma che obbliga una società nata dalla fusione di garantire il diritto alla partecipazione nel caso in cui in una delle società che si fondono sia presente.
Nasce il Circolo SO.R.E.L.
Ringraziamo Mario Bozzi Sentieri per il comunicato stampa inviatoci e di seguito pubblicato, con il quale viene annunciata la costituzione del Circolo SO.R.E.L.
Welfare aziendale e partecipazione organizzativa nella “grande trasformazione” del lavoro.
Ringraziamo Giovanni Scansani per il comunicato stampa inviatoci e di seguito pubblicato, con il quale viene annunciato l’avvio delle attività di costituzione del Laboratorio di Ricerca “Welfare Aziendale & Partecipazione Organizzativa”.
Renato Costanzo Gatti – Parliamo di cogestione
Non è solo il movimento delle sardine ad evidenziare la crisi afasica dei partiti, incapaci, tranne la Lega, di parlare con i cittadini in uno schietto confronto, soffocato invece dalla trasformazione dei partiti da “intellettuali collettivi” a comitati elettorali; anche su altri fronti si nota la vivacità di altri organismi democratici che sembrano voler ricominciare a fare politica. Mi riferisco alla recente proposta del segretario CGIL Landini per un impegno di governo-sindacati-Confindustria ad affrontare un futuro per il nostro paese che sembra avviato allo sbriciolamento.
Pietro Ichino – Il ruolo del sindacato nell’era della globalizzazione e dell’intelligenza artificiale
La difesa degli interessi dei lavoratori dovrà consistere sempre di più nell’assicurare a ciascuno una libertà effettiva di scelta nel mercato e a tutti un aumento della domanda di lavoro.
Slides utilizzate per la comunicazione del prof. Pietro Ichino al Focus Group promosso da Rivoluzione Positiva a Milano il 15 novembre 2019.
In argomento anche l’articolo del prof. Ichino pubblicato su lavoce.info il 24 settembre scorso, Rappresentanza sindacale: il nodo difficile da sciogliere.
“Unions for all”: così rinasce il sindacato americano (in stile europeo).
Se c’è una cosa per cui gli Stati Uniti non sono famosi, sono i sindacati. E in effetti un motivo c’è. Se a metà degli anni ’50 un terzo degli americani era iscritto a un sindacato, oggi questa quota si è ridotta al 10,5%, di cui il 6,4% sono lavoratori del settore privato. Un declino preoccupante, peggiorato dalla recente abolizione, da parte della Corte suprema statunitense, delle spese di iscrizione a queste associazioni da parte dei lavoratori: secondo la giustizia americana, infatti, l’idea di far pagare una imposta a quelli che, di fatto, sono riconosciuti come degli attori politici, sarebbe contraria alla Costituzione.
Clare Alexander – Employee ownership is less complex than you think… and more beneficial
Employee Ownership is an increasingly popular business model in Scotland, both as an effective succession option as well as a vehicle for engaging staff and boosting productivity. Co-operative Development Scotland (CDS), the arm of Scotland’s enterprise agencies which promotes economic growth through collaborative and employee ownership business models, reports that there are around 110 employee-owned companies in Scotland, with 7,500 employee-owners generating a combined turnover of around £950 million.