“Oggi si è insediato il Comitato Direttivo dell’Organismo Paritetico Nazionale per la Partecipazione e la Cogestione, previsto dall’art.51 del D.Lgs. 81/2008 e costituito dal sindacato CNAL unitamente all’Associazione datoriale delle medie e piccole imprese FMPI. Rosa Pestilli, abruzzese, sarà Presidente del nuovo Organismo, Vice presidente sarà Sergio Marino di Reggio Calabria”.
L’idea partecipativa dalla A alla Z, principi, norme, protagonisti.
Che cosa hanno in comune Papa Leone XIII ed il generale Charles de Gaulle, il sindacalismo rivoluzionario e la Dottrina sociale della Chiesa, il socialismo gildista ed il corporativismo ? Apparentemente molto poco, lontani come sono nel tempo, nei luoghi d’origine, nelle culture d’appartenenza.
Anche in Francia.
14 milioni di azionisti dipendenti nel modello ESOP solo negli Stati Uniti. Milioni di dipendenti azionisti di piccole e medie imprese, quasi nulla qui. Prosperità per loro, noccioline qui.
Ma cosa c’è di veramente americano nel modello ESOP?
Un Management Buy Out (MBO) è americano? Certo che no, è la finanza, è universale. Anche in Francia.
Come creare un piano ESOP.
Per la partecipazione azionaria dei dipendenti nelle PMI, il piano ESOP è il più semplice ed efficace al mondo. Ecco come fare:
Nasce l’Istituto Stato e Partecipazione.
Bentivogli: “Base Italia sarà una rete per tornare a far vincere il riformismo”.
Marco Bentivogli adesso è un battitore libero, dimessosi da segretario generale della Federazione italiana metalmeccanici Cisl, ha fondato ora l’associazione “Base Italia”: un laboratorio politico pensato per la «promozione e la realizzazione di iniziative di studio e di ricerca in materie economiche, giuridiche, sociali e ambientali a livello nazionale, in materia di lavoro, assistenza, sicurezza, salute, istruzione e formazione, ambiente, finanza ed economia, al fine di sviluppare e promuovere le varie potenzialità del Paese», si legge nel sito.
Francesco Riccardi – Il caso Stellantis, partecipazione aziende-lavoratori all’Anno Zero
Da svolta storica a occasione perduta, il passo rischia di essere breve per le relazioni industriali partecipative nel nostro Paese. L’ingresso di due rappresentanti dei lavoratori nel Consiglio d’amministrazione di Stellantis, la nuova holding a capo dell’alleanza tra Fca e Psa, si è risolta in una delusione per le organizzazioni sindacali nostrane.
Giuliano Cazzola – Dal controllo operaio alla partecipazione, un secolo di speranze deluse
A volta capita – credo non solo a chi scrive – di avvertire, in ciò che in quel momento si legge, delle assonanze con considerazioni e riflessioni espresse in altre letture (più o meno recenti) riguardanti personalità ed eventi, magari lontani nel tempo, ma affrontati – mutatis mutandis – con il medesimo approccio e con la stessa impostazione di cultura politica.
Confintesa: “Unico patto sociale che può salvare Italia è partecipazione.”
ROMA (ITALPRESS) – “Confintesa non può che guardare con interesse alla proposta avanzata al Governo dal Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, relativa alla necessità di mettere intorno ad un tavolo organizzazioni sindacali e datoriali per un Patto Sociale forte per la crescita e l’occupazione”.
Patto per l’Italia. Paolo Capone, Leader UGL: “Necessario piano di sviluppo industriale per tutelare imprese e lavoratori”.
“La proposta di un Patto per l’Italia lanciata da Confindustria per far fronte alla crisi produttiva e occupazionale in corso va nella direzione giusta. Sarebbe opportuno superare la logica dei veti incrociati nella costruzione di un grande piano di rilancio nell’esclusivo interesse dell’Italia.