Il sindacalismo nazional-rivoluzionario ha avuto storicamente due facce: quella più immediata, “pratica” (rivendicativa sul piano dei salari e delle condizioni di lavoro) e quella “teorica” (progettuale e culturalmente eretica rispetto ai vecchi dogmi ideologici di matrice ottocentesca). Quando le due volontà si sono incrociate e “contaminate” ne è nata una delle più interessanti e creative stagioni della storia sociale del nostro Paese.
Partecipazione dei lavoratori e trasformazione digitale.
1. Il rinnovato interesse per il metodo partecipativo nel sistema italiano di relazioni sindacali
Il modello partecipativo ha storicamente occupato una posizione secondaria nel sistema italiano di relazioni sindacali, incentrato fin dall’avvio dell’esperienza repubblicana sul binomio conflitto-contrattazione collettiva.
Un anno di Stato e Partecipazione e una scienza aperta all’etica e al confronto.
Nel dicembre del 2020 usciva il primo volume dell’Istituto «Stato e Partecipazione», dal titolo L’Italia del Futuro. Con una serie di saggi affidati a professori, studiosi e sindacalisti si cercavano di tratteggiare spunti, analisi e programmi per la (ri)costruzione della Nazione nel dramma della pandemia. Dall’agricoltura all’industria, passando per la politica estera, il sindacato e le periferie, ogni aspetto vitale era toccato, seguendo il filo conduttore della necessità del recupero di ampie fette di sovranità e dell’impostazione di strategie di lunghissimo periodo per l’Italia.
L’azionariato dei dipendenti in Europa nel 2021.
L’anno scorso si è registrata una nuova progressione dei dipendenti azionisti in Europa, con una capitalizzazione detenuta pari a 433 miliardi di euro in azioni delle loro aziende, un nuovo record. Buone notizie per tutti coloro che possono beneficiare dei piani azionari per i dipendenti.
Ugl, ieri a Catania il segretario generale Capone: “Patto tra lavoro e capitale”.
“Se la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa in Italia fosse stata già una realtà, moltissime vertenze occupazionali nel paese, come anche in Sicilia e a Catania, neanche sarebbero esistite.” L’ha detto ieri il segretario generale della Ugl, Paolo Capone, intervenendo durante la quarta tappa della conferenza programmatica del sindacato, organizzata nella città etnea per i territori di Sicilia e Calabria dopo gli incontri di Torino, Bari e Mestre.
Lavoratori nel cda Gtt, sindacati contro. La Cisl dice sì: può essere una svolta.
L’annuncio del sindaco, Stefano Lo Russo, sulla volontà di inserire un rappresentante dei lavoratori nel prossimo consiglio di amministrazione di Gtt ha creato «un acceso dibattito» tra i sindacati. Un po’ perché non si aspettavano una decisione del genere, un po’ perché sarebbe un modello di gestione totalmente innovativo in Italia che, a differenza della Germania dove invece è già collaudato, non ha nemmeno una chiara cornice normativa.
Zamagni, il compito del sindacato è restituire un’anima alle imprese.
“Il compito del sindacato è restituire un’anima alle imprese” perché un’organizzazione del lavoro che non consenta la “piena fioritura” della persona umana sarà sempre un’organizzazione del lavoro poco produttiva. Questa la premessa del ragionamento che l’economista Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ha svolto davanti alla platea di First Cisl nel corso della tavola rotonda “Futuro della finanza tra sostenibilità e digitalizzazione”.
Aumentare la partecipazione di lavoratori/trici e cittadini/e nella governance delle imprese per combattere le disuguaglianze.
Segnaliamo il Podcast Agorà proposto da Radio Immagina e pubblichiamo di seguito l’abstract della conversazione.
Nell’ultimo trentennio, segnato dal pensiero neoliberista, si è affermata l’idea secondo cui l’unico scopo dell’impresa sia la massimizzazione del suo valore patrimoniale, a beneficio degli azionisti. Ciò ha portato a trascurare sempre più gli interessi degli altri soggetti essenziali per la vita delle imprese (stakeholders): lavoratrici e lavoratori, imprese fornitrici e acquirenti, comunità che vivono nei territori e nell’ambiente su cui le imprese impattano.
La partecipazione diretta al tempo della trasformazione digitale del lavoro. Il caso italiano.
Ringraziamo i nostri main contributors, Salvo Leonardi per averci messo a disposizione l’allegato Working Paper sulla partecipazione diretta e Aldo Amoretti per il costante supporto nell’arricchire il nostro “archivio”.
Pubblichiamo di seguito l’abstract in italiano del documento.
Lo studio che presentiamo in questo working paper è il prodotto di una ricerca che è stata realizzata fra il 2020 e il 2021 nell’ambito di un progetto europeo (intitolato DIRECT II)†, dedicato al tema della partecipazione diretta dei lavoratori, in relazione ai mutamenti socio-tecnici indotti dalla rivoluzione tecnologica in corso. Esso si dispiega secondo un ordine tematico ed espositivo condiviso coi partner degli altri cinque paesi coinvolti.
Is employee ownership a better way for businesses to beat the Big Quit?
A recent survey says 84% of Canadian workers have experienced burnout during the pandemic, with 34% reporting high or extreme levels of stress. The Ceridian poll finds that 21% are looking for new jobs. In the U.S., a record-breaking 38 million quit their jobs in the Great Resignation, a.k.a the Big Quit, of 2021.